L’attività di una società di calcio non si ferma alla sola gestione tecnica, ma dietro le quinte c’è un apparato parallelo che ha il compito di trovare le risorse necessarie. In molti negli ultimi giorni hanno etichettato il sodalizio di via Gioacchino da Fiore fermo al palo e trincerato nel silenzio assoluto in una sorte di stato vegetativo, noi siamo andati oltre all’apparenza raccontandovi la piena operativa che in prima persona sta portando avanti soprattutto il presidente Floriano Noto.
E’ vero, il presidente attraversa uno stato di forte delusione per l’ennesima uscita dai play off, e i danni del Covid hanno fatto il resto. Si fa presto a dire che le attività della famiglia Noto non hanno subìto danni, è vero la Grande Distribuzione Alimentare con la Coop é andata avanti. Ma le attività imprenditoriali del gruppo sono diversificate anche in altri settori che hanno subìto gravi danni mettendo a serio rischio la sopravvivenza di diverse famiglie. Da questo scenario partono i cedimenti emotivi.
Anche nell’incontro con il sindaco c’è molta strumentalizzazione e che va solo in un verso, quello del disfattismo. In questa città, e dobbiamo prenderne atto, non siamo abituati alla cooperazione, quello che potrebbe essere rappresentato sotto forma di sinergia viene invece spacciato per colletta e venduto per accattonaggio. Diventa assai difficile capire che più forze imprenditoriali forti economicamente si spartiscono gli oneri più compatto sarà il fronte comune per ottenere successi. Va anche detto che la Holding Noto, ha comunque la forza necessaria e sufficiente per reggere le redini, deve forse apprendere un concetto ormai indispensabile nel calcio: i campionati si vincono con la competenza tecnica ed organizzativa di chi sta dietro ad una scrivania, doti che verranno poi proiettati in campo. Con soli 11 Ronaldo in campionati non si vincono. Sarà solo un bagno di sangue per le casse societarie e che inevitabilmente finiranno con lo sfiancare anche una proprietà economicamente forte come quella della famiglia Noto.
Ed è in questa ottica che la proprietà ha comunque cercato di mettere in moto un processo produttivo per migliorare l’efficienza organizzativa. Nei giorni scorsi avevamo dato indicazioni che fosse stata individuata una figura di prestigio a cui eventualmente affidare l’incarico di Direttore Generale, siamo un po’ rimasti sul vago dando in esclusiva solo l’indicazione che la figura individuata è un personaggio di grande esperienza in grado davvero di contribuire in maniera importante e decisiva, ed avevamo indicato il suo segno zodiacale: Capricorno.
Dietro a quel segno c’è un volto ed un nome si tratta di Giorgio Perinetti una lunga carriera da dirigente sportivo costellata da grandi successi, tra lui è il Catanzaro c’è un discorso aperto. Lo conferma lo stesso Direttore in esclusiva a catanzarosport24.it
“Sì, con il Catanzaro ho un discorso aperto. Ho avuto modo di conoscere il presidente Floriano Noto, mi ha fatto una buona impressione. Un presidente innamorato del suo club, che ha sofferto per le due eliminazioni dai play off ma che ha comunque la voglia di voler fare bene”
Se dovesse darci una percentuale di accordo quanto è vicino Perinetti a chiudere con il Catanzaro?
“Non esistono percentuali, per il calcio in questo momento c’è un complicato processo di rimessa in moto a causa dello stop per il coronavirus. Sono tante le società che rischiano di finire cancellate, è giusto che il presidente faccia le sue doverose considerazioni su che strada intenderà muoversi”.
Si è sempre detto che un dirigente debba conoscere la piazza dove va ad operare, noi invece siamo dell’avviso che debba conoscere il calcio e la sua brillante carriera lo testimonia.
“Catanzaro è una piazza con una importante tradizione calcistica, credo che questo sia sufficiente per chi vi si approccia, è una piazza passionale che ha fame di grande calcio”.
Catanzaro è una piazza di suo gradimento?
“Guardi le faccio l’ultima confidenza e poi la chiudiamo qua, io e il Catanzaro ci siamo cercati a vicenda. Io so che persona è il Presidente Noto e lui sa che persona è Perinetti… se son rose fioriranno.. senza illudere nessuno”
Insomma non è tutto a bocce ferme in casa giallorossa, si lavora dietro le quinte e si lavora tutti i giorni su più fronti. Fa male chi si ferma a pensare che l’U.S. Catanzaro sia in uno stato vegetativo, c’è un cuore che batte nel cuore di Catanzaro, che si vinca o che si perde (parafrasando Venditti)…. Noto sembra dire Catanzaro io ti amo ancora
Se son rose fioriranno. Io spero che si possa concludere l’accordo con un dirigente tra i più stimati in Italia. Vincere non è facile ma progettare correttamente per farlo è un dovere per una società come la nostra. La piazza di Catanzaro sosterrà a pieno il progetto è sappiamo che oltre alle critiche sa anche dare passione e sostegno come poche in Italia. Aspettiamo che fioriscano le rose finalmente????❤️????❤️
Avevo già letto un accenno del DG su Tutto C e mi era sembrato che qualcosa di buono stesse nascendo,adesso arriva la conferma e quando due amori si cercano il passo del matrimonio è breve. Amor con amor si paga. E se il Presidente Noto ha preso questa decisione,di farsi circondare da persone competenti ed esperte,vuol dire che è stanco di vivacchiare in questa categoria e vuole andare in serie B è questo è un dato di fatto perchè la piazza merita ancora di più,come ai vecchi tempi,e poi in serie B vuoi ammettere che ci sono sponsor,diritti tv, ecc…e quindi anche da un punto di vista economico la categoria è importante,anche perchè a Catanzaro qualcuno ha promesso e dato poco…..come al solito…..Come ho già detto,ci sarà un cambiamento radicale e saranno tante le valigie …..Se tutto si avvererà come credo,spetterà ai tifosi farsi trovare pronti,magari raggiungendo quota 5000 abbonamenti, i tifosi non hanno mai tradito,hanno sempre risposto presente anche in momenti difficili e nelle delusioni più cocenti.Speriamo a presto la lieta e consueta conferenza stampa del Presidente dandoci in anteprima la chicca che aspettiamo da tempo.
IO NON CREDO ALL ‘ ARRIVO DEL DG PERINETTI . . . . ( PERSONA DI LIVELLO ) NE TANTOMENO A QUESTI ALLENATORI CHE VIAGGIANO A CIFRE AL DI FUORI DI QUESTA SOCIETÀ . CARISSIMI . . . . DA 3 ANNI ASPETTO UN BOMBER , DA 3 ANNI ASPETTO UN ALLENATORE , ( IL CALCIO È BELLO PERCHÉ OGNUNO LO VEDE A MODO SUO ) UNA COSA È CERTA , QUESTO CAMPIONATO NON SI VINCE CON LO SPETTACOLO . . . È SE POI , TI MANCA IL BOMBER, TI MANCA LA DIFESA . . . NON VAI DA NESSUNA PARTE . CON IL SIG AUTERI FAI QUELLE BELLISSIME 8 / 10 PARTITE E POI A DICEMBRE TI RITROVI A – 10 / 12 PUNTI DALLA PRIMA IN CLASSIFICA. LO GIUDICE ? NON RIESCO A CONTESTARE NULLA , PERCHÉ SE IL DATORE DI LAVORO NON METTE SULLA BILANCIA I SOLDI . . . . IL DIRETTORE PRENDE UN BOMBER DI TERZA FASCIA . . . ( CON IL DS LO GIUDICE IL CATANZARO HA GIÀ VINTO “CON AUTERI MAI”) SE DOVESSERO ARRIVARE QUESTI PERSONAGGI ECCELLENTI, SCENDO A PIEDI DA BOLOGNA . . . PER USCIRE DA QUESTA CATEGORIA , DIFESA FORTE. . . UN BOMBER . RINFORZI A CENTROCAMPO DI PERSONALITÀ ( AL CATANZARO MANCANO ) Cordialissimi Saluti Alessandro Ritrovato Bologna
Condivido appieno la tesi del Signor Alessandro,sognare non costa nulla ma la realtà è questa purtroppo. La domanda che tutti si pongono ,almeno penso io,qualora arrivassero un DG di alto livello e giocatori di altrettanto livello,quanto costerebbero gli ingaggi e stipendi? Il Presidente sarebbe disposto a mettere sul piatto milioni di euro ? Perchè bisogna parlare pure di cifre importanti,i calciatori forti costano,DG e DS con curriculum di primo piano costano, e senza sponsor adeguati,il Presidente investirà solo con solo le sue forze economiche? E’ vero che ha investito cifre importanti ma il campionato che abbiamo fatto è il risultato di investimenti sbagliati,mentre tante squadre con giovani interessanti,sono state un livello superiore al nostro,è altrettanto vero che con Mister Auteri non è che abbiamo eccelso, il gioco del Mister è sempre lo stesso,ormai tutti gli avversari conoscono bene come giocano le squadre di Auteri,,anche se la base è quella,a volte ha cambiato modulo ma con risultati deludenti e con calciatori fuori ruolo. Speriamo bene.
Egregio SALVATORE , QUESTO CAMPIONATO NON SI VINCE CON LA QUANTITÀ DI CALCIATORI , MA CON LA QUALITÀ DI CALCIATORI. PER IL Sottoscritto I GIOCATORI ARRIVATI A GENNAIO SONO ECCELLENTI ( IN UN ALTRO CONTESTO . . . . . . . CON UN NUOVO ALLENATORE ) PENSO CHE SIANO 6 / 7. . . . . NE MANCANO ALMENO ALTRI 6/7 DI QUALITÀ (IN PRIMIS CI VUOLE UN BRIANO . . . UN CORONA , UN ALLENATORE DI CATEGORIA ( ANCHE UN CAPUANO, UN MOTIVATORE . . . ) MA POI IL SOTTOSCRITTO CHIAMEREBBE IL N1 GARANZIA DI SUCCESSO , IL BARONETTO DI POSILLIPO A CATANZARO HA SEMPRE VINTO , INSIEME A LO GIUDICE . N.B IL CROTONE DA OLTRE 20 ANNI , NEL CALCIO CHE CONTA . . . SERIE B . . . OGGI SERIE A . . . CON BEPPE URSINO UN CALABRESE CON LE PALLE . PER GLI AMANTI DEI RICORDI E STATO ANCHE A CATANZARO. . . CON CAV PINO ALBANO , MA È STATO SUCCESSIVAMENTE ALLONTANATO . . . OGGI I RISULTATI DI URSINO SONO SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI. LA RESPONSABILITÀ DEL PRESIDENTE NOTO È NON RIESCE A FARE INFIAMMARE LA PIAZZA DI ENTUSIASMO . . . QUESTO LO SA FARE BENE IL BARONETTO. . . DI POSILLIPO ! Cordialissimi Saluti Alessandro Ritrovato Bologna
Condivido,la mia risposta è stata una considerazione su come tante squadre sono state allestite con giocatori giovani e di qualità non di quantità, penso anch’io che il Presidente non ha la caratteristica di infiammare la piazza,magari ha un carattere più pragmatico,riflessivo,non esplosivo e vulcanico come alcuni presidenti, ognuno di noi ha un DNA diverso, c’è chi è tranquillo,chi è fatto per mettersi nei guai, altri sono vulcanici, a volte la personalità si acquisisce dopo brutte esperienze. Detto questo, condivido anche sulla personalità dell’allenatore,un personaggio come Carletto Mazzone, motivatore e di personalità in campo e fuori. Come vede signor Alessandro,sono d’accordo con Lei e con tanti tifosi che come Lei bene o male la pensiamo tutti allo stesso modo ma ci sono dei cicli di vita che prima o poi finiscono,i geni sono geni e non si replicano facilmente,esiste un altro Corona ? Un Graziani ,un Bettega, un Platinì ,un Ronaldo? Ecc…Tanti sono i giovani e di talento che vengono accostati a calciatori importanti,però poi il loro ciclo finisce,non è costante,ed anche qui dipende pure dal proprio DNA.Tutto sta nel nostro DNA nasciamo sotto una stella,che è il nostro destino di vita. Mi scuso ma non volevo essere scortese nell’esprimere un concetto,condivido tante cose coi tifosi e sono d’accordo su tante,allenatori,calciatori, Società,il calcio è un mondo particolare e devi essere furbo.Cordialità. Salvatore