Fabio Bonetti è un impiegato di banca. Si trova al lavoro quando riceve un’inaspettata telefonata dalla moglie Livia. “Voglio fare l’amore con te!”. Accanto a lui la segretaria-amante, Valeria. “Ma come ti viene in mente? – le dice imbarazzato – Lo sai che oggi c’è la partita, il recupero Roma-Catanzaro”.
Riagganciato il telefono, Fabio viene rincorso dall’amante che in modo spregiudicato gli propone di fare l’amore. L’impiegato non ne può più è sbotta: “Ma possibile che ve le inventate tutte a cinque minuti dall’inizio della partita!”
E’ la scena iniziale del film di Alberto Sordi “Io so che tu sai che io so”, uscito nelle sale italiane nel settembre del 1982. Ma non è tutto. La sequenza successiva vede il protagonista, interpretato da Alberto Sordi nazionale, seduto in poltrona a tifare per la magica.
Sul televisore scorrono le immagini del match, con la telecronaca di Enrico Ameri Bonetti (Sordi) incita Falcao, ma è il Catanzaro ad andare in gol con Edi Bivi, imbeccato da Piero Braglia.
Alla rete calabrese, la camera inquadra un furibondo Alberto Sordi che urla “Porca mignotta” e apostrofa come “imbecilli” i difensori della Roma che si sono fatti beffare dal giovane attaccante.
La partita utilizzata da Sordi nel suo bel film-commedia con Monica Vitti è Catanzaro-Roma giocata al Comunale il 13 gennaio 1982. E’ un recupero perché la gara in programma all’undicesima giornata era stata rinviata a causa del forte vento.
…E purtroppo dopo aver visto l’indegno primo tempo di oggi e ringraziamo la nebbia, ci si rifugia nel solito amarcord…contenti voi….io ribadisco mi sono rotto da tempo