Diciamoci la verità: basterebbe vincere anche per 1-0 con un autogol al novantesimo. La premessa è fondamentale per capire l’importanza della partita contro la Ternana. E non già e non solo perché si sconfiggerebbe la capolista imbattuta, quanto perché i tre punti servono come il pane per iniziare al meglio la settimana cruciale del campionato che dopo gli umbri vedrà lo scontro contro l’Avellino e quindi la trasferta di Teramo. Cominciare il trittico con un successo sarebbe importantissimo. Riuscirci? Si può. Leggere per credere i cinque motivi per sperare nell’impresa di imporre alla Ternana il primo ko stagionale.
1 – NULLA DA PERDERE
Con la Ternana non ci ha vinto nessuno, e allora perché dovrebbe riuscirci il Catanzaro? Quello che a una prima lettura può sembrare un alibi, altro non è che uno stimolo per scendere in campo con la mente libera e sgombra. Nessuno chiede ai ragazzi di Calabro di battere chi è imbattuto: non riuscirci sarebbe normale e la forza dell’avversario verrebbe prima dei demeriti dei nostri. Di contro però, vincere vorrebbe dire dare un segnale forte soprattutto che la squadra sta bene mentalmente perché avrebbe affrontato il match con la giusta concentrazione e la idonea pressione: mente libera non vuol dire distratta. Da questo punto di vista l’assenza del pubblico, paradossalmente, potrebbe aiutare.
2 – LA FAME E LA SETE
Il Catanzaro dell’ultimo mese è un bel Catanzaro: vince e gioca anche bene, non dimostra di essere inferiore a nessuno e soprattutto sembra aver trovato quell’ “animus pugnandi” smarrito a Pagani. Da subito dopo quella gara il Catanzaro ha dimostrato di avere fame: aggressivo, compatto, unito. Ha mostrato voglia, ha tirato fuori i muscoli ma usando la testa. E, nel momento migliore della stagione, ma anche quello più importante, anche gli attaccanti che tanto hanno “mangiato” in termini di gol sembrano pronti a trovare la giusta cattiveria sotto porta. Servirà per soddisfare la sete di rivalsa contro chi, all’andata, inflisse cinque gol alla squadra giallorossa. La sconfitta peggiore della stagione che ora è tempo di riequilibrare. Non per forza nel punteggio ma con una vittoria che farebbe capire che il vero Catanzaro è tornato, che, quello combattivo, “cazzuto”, puzzolente che Calabro invocava a inizio stagione finalmente c’è.
3 – AVVERSARIO DISTRATTO
La Ternana vola: in classifica e sulle ali dell’entusiasmo. La serie B sembra cosa fatta ed il record di imbattibilità sembra importare poco in Umbria dove si sono già fatti calcoli e tabelle per capire quando festeggiare. In più, questa settimana, l’attenzione è ricaduta sul progetto del nuovo avveniristico stadio che dovrebbe vedere la luce proprio in vista della cadetteria, con tutto il corollario di polemiche e provocazioni nato dall’idea di fare allenare i rossoverdi a casa dell’acerrima nemica Perugia. Un po’ come se il Catanzaro si allenasse al “S.Vito”. Tutto ciò ha oscurato la partita col Catanzaro: l’ambiente pare distratto, sembra dare per scontato il match e gli argomenti di interessi sono altri. D’altronde anche il calendario, che blocca l’Avellino per il consueto turno di riposo, fa sì che non ci si debba preoccupare nemmeno di quello che avviene sugli altri campi. Insomma, il rischio di credere il viaggio a Catanzaro come una scampagnata potrebbe esserci, con la scusante già pronta del “tanto, prima o poi, doveva succedere”.
4 – L’ANNATA DELLE GRANDI IMPRESE
Avellino, Foggia, Palermo: il Catanzaro, come già scritto qualche giorno fa, in questa stagione sa come fare a rompere gli incantesimi, a rendere possibili imprese che sembravano tabù irrecuperabili. Su campi dove non si era mai vinto (o quasi mai) i ragazzi di Calabro hanno ottenuto successi che hanno riscritto la storia. Ora l’arrivo della Ternana, imbattuta, sembra l’appuntamento perfetto per scrivere un nuovo capitolo nel libro del campionato giallorosso, e rendere, definitivamente, questa stagione come quelle delle imprese possibili rovesciate. Il calcio è pieno di storie come queste, e le annate sono caratterizzate da punti specifici che si ripetono con continuità dando una peculiare specifica a quel torneo. La speranza dunque è che quella di questa strana stagione sia l’abilità di riuscire a fare cose impossibili.
5 – IL RICORSO STORICO
E c’è stato un tempo, nemmeno troppo lontano, che il Catanzaro era la Ternana. Era la stagione 2008/2009, quella del dottor Provenza in panchina, di Falomi che non segnava mai, dei deltaplani sul S. Vito e del servizio di sky all’unica squadra imbattuta di Europa. Già, imbattuta in Europa, proprio come l’attuale Ternana. Non nella stessa posizione di classifica ma, se è per quello, anche più forte poiché le zero sconfitte in campionato, erano un unicum in tutto il continente non solo nei 5 massimi campionati, come viene contato quello dei nostri prossimi avversari. Un grande record, che, come tutti però, si spense a causa di un gol dell’Igea Virtus. Era il mese di febbraio, del 2009, e a interrompere la striscia fu una squadra giallorossa. Febbraio più squadra giallorossa è la combo perfetta, la formula magica, evidentemente, per infrangere i tabù. E allora come non attaccarsi anche a questo, come non credere a Gian Battista Vico e alla sua teoria dei “corsi e ricorsi storici” per sperare nell’impresa.
D’altronde per portare a casa questi tre punti troppo importanti, al di là che li si ottenga contro la capolista, serve tutto. Per ottenere un successo determinante in un momento determinante contano tutte le armi. Per brindare a una vittoria che segnerebbe sicuro la storia del campionato fin ad adesso e, molto probabilmente, anche quella del futuro, vale tutto. Anche, diciamoci la verità, vincere per 1-0 con un autogol al novantesimo.
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