22 Luglio 2024

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Corona virus e corona junior: nessuno puo’ fermare questo Catanzaro

scritto il: domenica, 04 Aprile 2021 - 16:00

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Catanzaro, sei grande. Come sei sono i risultati utili consecutivi che da un mese a questa parte ti vedono protagonista del girone C. E non solo: perché dopo essere balzata agli onori della cronaca per essere l’unica compagine ad aver sconfitto la Ternana, da sabato hai dimostrato come si possono avere dei positivi in squadra (e non pochi) eppure si può scendere in campo e vincere. Un’impresa che merita ribalta nazionale in uno stivale dove, capita, che per solo o due tre positivi le partite vengano rinviate. Unico questo Catanzaro, come spesso accade. Unico, e grande. Grande anche grazie ai piccoli. Che sia di statura, capitan Corapi, o di età, il giovane Pierno, le Aquile dimostrano di essere un gruppo coeso e forte, dotato di cuore ma anche tecnica, esperienza ma anche freschezza. Un bel mix che si rispecchia anche nei ragazzi della Berretti. Berretti, anche lì Catanzaro sei grande. Anche lì, infatti, sei risultati consecutivi con in più il primo posto in classifica. Il tutto questa volta grazie solo e soltanto ai piccoli, d’età, i ragazzi di mister Spader che stanno onorando la maglia che indossano come i colleghi senior allenati da mister Calabro. Come onoravano la maglia gli eroi del 2004, tra cui su tutti il bomber Giorgio Corona. Un nome che fino a un anno era indimenticabile solo a Catanzaro, e ora è famigerato in tutto il mondo. E nel giorno in cui il Corona più brutto, il virus, si abbatte sul Catanzaro calcio, ecco che quello più dolce ritorna sulla scena. Perché Giorgio è stato un grande, Giacomo, suo figlio, è ancora piccolo ma col Palermo nella gara contro la Berretti ha provato a fare uno scherzetto siglando il gol del 2-1. Ma questo Catanzaro, sia prima squadra o Berretti, è grande e alla fine arriva il pareggio. Insomma un’altra bella giornata di sport per i tre colli, di quelle che resteranno nella storia. Come nella storia è un altro sabato santo, anche quello risalente all’anno di grazie 2003. Con Corona infatti un altro che onorava la maglia era Fabrizio Ferrigno. Ecco lui, il 10 aprile 2004, sabato santo appunto, segna il gol: non un gol, ma la rete da metacampo indimenticabile. Indimenticabile per bellezza ma anche per significato come quello di Curiale al Bisceglie, meno bello ma sicuro altrettanto importante e storico. Che aggiungere di più a una vigilia di Pasqua che di belle storie ne ha scritte abbastanza? Forse solo che nel giorno dedicato alle sorprese la Catanzaro tifosa si sveglia consapevole che le sorprese sono solo positive e, dopo un periodo così bello, forse non sono nemmeno più tanto sorprese. Questo Catanzaro, tutto, dai grandi ai piccoli, dal presidente al magazziniere, è una certezza. La più bella certezza in questo periodo di insicurezze.

Foto: US Catanzaro 1929

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