Con la presentazione del nuovo DS Alfio Pelliccioni inizia una nuova stagione dopo l’ennesima sconfitta ai play off, la decima nell’arco degli ultimi 25 anni. Smaltita ormai la delusione per il modo con cui il Catanzaro ha affrontato la coda finale del campionato, gli obiettivi della società sono orientati ormai da qualche giorno all’allestimento di una rosa che ha l’obbligo di puntare alla vittoria finale. Dal momento che l’eliminazione nel corso dei play off è diventata ormai un’amara consuetudine, non resta che provare a raggiungere la vetta al termine della prossima stagione che si preannuncia ancora più infuocata di quella appena trascorsa. Lo dimostra la presenza nel girone meridionale di squadre del calibro di Messina, Taranto, Cosenza oltre alle ormai note Bari, Avellino, J. Stabia, Foggia (targato Zeman), Catania, Palermo…. Una sorta di serie B allargata dalla quale il Catanzaro dovrà uscire vittorioso. Per farlo è indispensabile puntellare (non ricostruire!) un organico già valido ma da rinforzare un po in tutti i reparti, specie in attacco vero tallone d’Achille di una squadra il cui apporto nella precedente stagione è stato minimo, pur avendo raggiunto i giallorossi un insperato (nelle previsioni della vigilia) secondo posto.
Il compito del nuovo DS non sarà dunque facile ma la scelta societaria di affidarsi all’esperto dirigente sanmarinese (25 anni di onorata carriera condita da ben 9 promozioni) sembra essere, sulla carta, quella più idonea per poter presentarsi già a partire dal ritiro precampionato in programma il prossimo 22 luglio, con una rosa preferibilmente al completo o quasi, onde evitare gli errori commessi nella passata stagione allorquando mister Calabro fu costretto ad effettuare la preparazione con un organico largamente incompleto e con tanti giovani della primavere di belle speranze. Sarà importante infatti iniziare da subito a lavorare con tutti gli elementi che, tra vecchi e nuovi, dovranno, si spera, ripercorrere il cammino della Ternana. E’ chiaro che sarà difficile che ciò avvenga, almeno nei termini con cui gli umbri hanno disputato il loro campionato, pero il Catanzaro 2021-2022 ha l’obbligo di provarci. Per far questo il duo Calabro-Pelliccioni dovrà portare sui tre colli gente esperta di categoria, non necessariamente dal nome altisonante e soprattutto non troppo in là con l’età e quindi pressoché al culmine della carriera. In questa fase, sebbene la campagna acquisti debba ancora ufficialmente iniziare già si fanno i primi nomi, le trattative iniziano a dettare banco a dimostrazione che la società del Presidente Noto vuole fare sul serio e non ha alcuna intenzione di far trascorrere l’intero periodo del calciomercato senza aver concluso le operazioni più importanti.
Gli sforzi maggiori dovranno essere effettuati, come si diceva, nel reparto avanzato nonostante i ritorni di Di Piazza e di Mangni dai rispettivi prestiti. Sembra infatti che i due non rientrino nei piani del tecnico pugliese, così come appare in dubbio la permanenza di Curiale pur essendo legato alla società giallorossa da un altro anno di contratto. In dubbio al momento anche la posizione di capitan Corapi che ha trascorso una stagione un po’ travagliata a causa dei problemi al ginocchio che lo hanno costretto a star fermo per diverso tempo, prima e dopo il primo dei due interventi chirurgici cui è stato sottoposto e che non gli ha consentito di disputare le gare play off.
Da valutare anche quanti, oltre a Corapi, sono in scadenza di contratto e chi sarà meritevole di un rinnovo. Fatto sta che i maggiori interventi sul mercato riguarderanno le corsie esterne di centrocampo, almeno un paio di difensori, un centrocampista di manovra in grado di dettare i tempi di gioco e bravo sui calci piazzati e almeno 3-4 attaccanti tra cui il classico centravanti d’area in grado di garantire la doppia cifra in termini di marcature,.
Siamo ancora gli inizi ma già il motore Catanzaro è caldo e sembra ben disposto a ripartire per un solo obiettivo: migliorare la seconda posizione in classifica
Foto: Romana Monteverde/ US Catanzaro 1929
Parole sante, ma come al solito smentite dall’operato di chi competono tali operazioni. Ormai tifo CATANZARO a prescindere… sono un perdente orgogliosamente di successo….. Forza Aquile sempre….. ❤️
Si continua a dire ‘puntellare’, ma vi è chiaro il significato di questa parola? Qui c’è da rifare mezza squadra e questo non si chiama puntellare. L’attacco è tutto da rifare (l’unico valido, Di Massimo, era in prestito), serve un regista valido, a destra abbiamo Garufo in prestito e il mediocre Casoli, in difesa Scognamillo e Gatti in prestito, io li terrei ma sarà possibile? Non prendiamoci in giro, non basta puntellare, mezza squadra è da rifare
Giusto, comunque senza Casoli, Garufo e Scognamillo. È il calciatore con più espulsioni ed ammonizioni di tutta la serie C. E poi vedete come costruisce da dietro? Facendo il passaggio…………..dietro. Detto ciò, è vero: Mezza squadra è da rifare, altro che puntellare.
L’attacco è fondamentale. Se avessimo avuto dei “veri attaccanti” e non 3 nonnetti forse eravamo in serie B. Anche gli esterni debbono cambiare, abbiamo dei veri cessi che non sanno dribblare e fare un cross. Tutti a casa compreso Garufo. E poi qualcuno che sappia tirare le punizioni dal limite. Quest’anno un record un solo gol su punizione di Corapi, ma con deviazione della barriera. Ragazzi ma di che cosa stiamo parlando??
…per puntare alla vittoria….Dio ci scansi da un ritorno di De Risio, per carità,il Bari non ha caso ha fallito la stagione,pensavano di vincere col mini blocco del Catanzaro….mi viene sia da ridere che da piangere