Branduani 6 – È reattivo, nel primo tempo,su improvvisa conclusione di un avversario dalla lunghissima distanza, ed è bravo, nella seconda parta di gara, a leggere in anticipo una situazione che poteva diventare piuttosto pericolosa. Nel restante arco di partita è spettatore non pagante sotto la pioggia, sebbene i compagni lo chiamino spesso in causa con diversi retropassaggi.
Scognamillo 6 – Da centrale di destra, non deve svolgere molto lavoro, in quanto i padroni di casa si affacciano molto raramente nei pressi dell’area del Catanzaro. Partecipa spesso allo stucchevole ed inutile giro palla fra i difensori, tentando ogni tanto il lancio lungo. Per un breve tratto di gara, nella ripresa, è schierato come quarto di destra, ruolo nel quale non eccelle.
Fazio 6,5 – Probabilmente, l’unica vera luce di una squadra che, per 90 minuti, più recupero, ha avuto poche e confuse idee. Giganteggia sull’espertissimo Reginaldo nella prima frazione e sul sostituto Gerardi nella ripresa, chiudendo anche sugli esterni quando necessario. Preciso e sicuro in fase di possesso basso, prova a proporsi in attacco sulle azioni da palla inattive, ma senza particolare fortuna.
Martinelli 5,5 – Una leggerezza nel primo tempo, ma tutto sommato benino nella zona di competenza. Per converso, tante scelte sbagliate in fase di impostazione, con frequentissimo ricorsoal lancio lungo, soprattutto nella prima parte di gara.
Rolando 6 – Costantemente raddoppiato, non ha molte opportunità per mettersi in evidenza sulla corsia di competenza. Tuttavia, in due circostanze, una per tempo, riesce a confezionare altrettanti buoni cross nel cuore dell’area avversaria. Inspiegabilmente sostituito al minuto 60, proprio nel momento in cui il tecnico opta per il cambio di modulo.
Verna 4,5 – Il suo ruolo è quello di interditore, di cagnaccio che insegue i portatori di palla avversari, mordendo loro le caviglie. Se posizionato come play, soprattutto nel secondo tempo, perché Cinelli è marcato quasi ad uomo, lo si espone a brutte figure. Il numero 8, infatti, non è rapido nella trasmissione e non ha piede educato.
Cinelli 4,5 – Controllato molto da vicino da un avversario, non riesce quasi mai a proporsi come soluzione per i compagni, specie nella costruzione dal basso. Ad inizio ripresa, prova a spostarsi qualche metro più avanti, con Verna che ne surroga i compiti (o meglio che prova a farlo, con risultati disastrosi). La conseguenza che l’ex LR Vicenza finisce per scomparire dalla scena.
Porcino 5 –Spinta costante a sinistra, sulla quale, al pari di Rolando, è sempre raddoppiato dal laterale e dall’esterno dei padroni di casa, con la conseguenza di dover quasi sempre scaricare il pallone all’indietro. A differenza dell’omologo, non propone alcun traversone verso il centro dell’area avversaria. Gara anonima.
Vandeputte 5,5 – Mezzala di squilibrio nel primo tempo, esterno nell’ultimo terzo di gara, riesce ad accendersi soltanto di rado. In particolare, in una veloce transizione (unica della sfida…) nella ripresa ed in un tentativo di conclusione dal limite, terminato alto. Sempre nei primi 45 minuti, pressoché nullo il suo contributo sugli esterni, in particolare a sinistra, a differenza di quanto accaduto nella prima gara contro la Virtus Francavilla.
Carlini 6 – Un buon primo tempo, nel quale, oltre ad usare la sua intelligenza, ed a spostarsi (come sempre) in varie zone del terreno di gioco, si rende protagonista di un buon servizio per Vázquez (purtroppo sciupato) e di una conclusione personale, di testa, su cross di Rolando, ottimamente deviata dal portiere dei lucani. Nella ripresa, invece, scompare dalla scena, al di là di eccellente servizio che libera Cianci di fronte al bravo portiere del Picerno. Nella frazione in argomento, ed in particolare negli ultimi 30-35 minuti, a seguito del cambio di modulo, il Conte Max sembra confuso (anche perché cambiato spesso di posizione).
Vázquez 5 – Ha un paio di possibilità per realizzare il punto del vantaggio, ma in entrambe le occasioni, una per tempo, i suoi colpi di testa si rivelano morbidi appoggi in favore del guardiano di casa.
Bombagi 5,5 – Rileva Rolando al minuto 60, quando Antonio Calabro decide – finalmente! – per un cambio di modulo. Su ordini dello stesso tecnico, cambia spesso posizione, agendo come trequartista centrale o esterno sinistro… e finendo, al pari dei compagni di reparto, di partecipare alla confusione generale. Il voto sarebbe 5, ma uno splendido calcio di punizione, quasi allo scadere, magistralmente deviato in angolo dal portiere del Picerno, gli vale mezzo punto in più.
Cianci 5,5– Subentra contemporaneamente a Bombagi, sostituendo Vázquez e sistemandosi come prima punta nel 4-2-3-1 disegnato dal Mister. Ha una buona occasione, su invito di Carlini, ma la sciupa malamente. Un suo calcio di punizione, invece, termina alto sulla traversa. In ogni caso, l’ex Potenza e Bari non sembra aver ancora trovato il ritmo partita, sebbene non sia calciatore che, come suol dirsi, tiri indietro la gamba.
Bearzotti e Risolo S.V. – Disputano gli ultimi 15 minuti di partita, al posto, rispettivamente, di Scognamillo e Cinelli. Purtroppo, a parte la volontà, non hanno possibilità di dimostrare altro.
Antonio Calabro 4 – Ripropone la stessa formazione che, sei giorni prima, ha sconfitto la Virtus Francavilla, con la sola eccezione di Scognamillo al posto di Gatti, con Martinelli sul centro-sinistra del pacchetto arretrato. Fin dai primi minuti di partita, appare chiaro che i padroni di casa, peraltro privi di qualche elemento (fra cui il cervello Dettori), baderanno soprattutto a difendersi, sistemandosi tutti dietro la linea immaginaria della sfera. La conseguenza è un lungo ed inutile giro palla fra i tre difensori, fra i quali Martinelli si affida spesso al lancio a scavalcare la mediana, quasi sempre preda dei difensori di casa. Con Cinelli marcatissimo, immediatamente si dovrebbe intervenire per liberarlo, regalando sia qualità sia capacità di inserimento. Vale a dire, fuori già nel primo tempo Verna ed un centrale (Scognamillo) per far posto a Welbeck e Bombagi. Fra l’altro, i costanti raddoppi sulle fasce, da parte del Picerno, con i due esterni che si aggiungono ai laterali, imporrebbero la scelta di avere almeno parità numerica sulle corsie medesime. Invece, Rolando e Porcino si trovano, appunto, da soli contro due avversari, e son quindi costretti a scaricare all’indietro. Insomma, lettura pessima da parte del tecnico, e non sono attenuanti le due o tre occasioni create nella prima frazione né il possesso, che è sempre dato relativo. Come se non bastasse, ad inizio ripresa è ancora Verna ad essere dirottato nella posizione di Cinelli, con risultati disastrosi (il numero 8, come già rilevato, è un incontrista), con il 18 sistemato qualche metro più avanti, ma in sostanza nella morsa di due avversari. Soltanto dopo un’ora di gioco il Mister si rende conto (alla buon’ora…) che è il caso di cambiare schema… ma commette un altro errore. Dentro Bombagi (giusto), ma negli spogliatoi Rolando (uno dei migliori crossatori della squadra, oltre che molto forte in fase di spinta), con Scognamillo, un centrale difensivo, dirottato a quarto di destra. In breve, un altro grazioso regalo ai volenterosi, ma modesti avversari. Passeranno altri quindici minuti prima che Calabro si renda conto dello sbaglio. Tuttavia, avrà il tempo per commetterne un altro. Risolo per Cinelli, con Nana Welbeck che continuerà a scaldare la panchina, quando le sue capacità di inserimento potrebbero creare qualche grattacapo in zona centrale, e magari schiacciare l’undici ospitante negli ultimi 20-25 metri. Nel finale di partita, le urla per cambiare continuamente la posizione degli esterni e del trequartista non fanno altro che mandarli in confusione. Se esistesse un premio per il peggiore, questa volta Antonio Calabro lo vincerebbe a mani basse.
Foto: Gazzetta del Sud
Mi sembrano voti ingenerosi: non mi sembra equilibrato dare voti alti se si vince e voti bassi, a prescindere, se si pareggia o perde. Ieri abbiamo pareggiato ma abbiamo creato 5 nitide palle gol con un avversario che non ha fatto un solo tiro in porta (se non una velleitaria punizione da metà campo). Contro una squadra che gioca in 11 a difendersi non è facile per nessuno. Il Catanzaro a me non è affatto dispiaciuto. Ci vuole un pò di fortuna a metterla dentro; ma le palle gol le abbiamo create comunque. Nessuno dei nostri ha giocato male. Difesa sempre attenta (con un Fazio da altri prosceni). Secondo me con queste difese bisogna giocare con due vere punte: quindi avrei messo dentro Vazquez e Cianci, con Carlini e Vandeputte dietro. Vazquez a me ricorda Pippo Inzaghi: riesce sempre a farsi trovare libero anche se è impreciso
Per me.subito calabro fuori dalle palle.
Hai ragione, ma Calabro ci mette sempre del suo, quindi fa fare brutte figure, iniziamo toglie Ronaldo che e’ l’unica in quel momento a mettere palloni in mezzo, sposta Scognamillo quarto di dx, tiene in campo Verna e Cinelli che sono marcati a vista, si accorge della cazzata fatta e rimedia ma avevi regalato 15 minuti all’avversario, comunque io lo ribadisco ancora una volta e’ un’incapace, puo’ allenare squadrette medie ma non squadre attrezzate per il salto di categoria, attenzione ancora si fa’ in tempo a mandarlo via, altrimenti sara’ un’altra annata magra
Senza essere ripetitivi e pedanti. Io sono d’accordo con Francesco. L’ho detto in altro post e lo ribadisco: Senza malanimo, senza acredine e rabbia. Lasciamoci così, senza rancore. Si, siamo arrivati secondi l’anno passato( perché Bari e Avellino avevano mollato), ma quest’anno dobbiamo andare in B. O adesso o mai più. Quindi, dott. Noto, dirett Foresti, ds Pelliccioni, una mano sul cuore e prendete la fatale decisione. È un vs dovere, altrimenti vuol dire che vendete fumo
Cari Francesco ed Eugenio ma non è meglio che guardate altre partite di altre categorie, se alla seconda si pareggia perché la squadra contro cui giochiamo ha chiuso tutti i varchi? Non è possibile mettere sui carboni ardenti mister Calabro, il calcio è anche questo, ma perché non vi proponete voi come allenatori di calcio?
Luigi l’ho sempre detto.. Catanzaro purtroppo è questa!!!
Seconda partita (peraltro non persa) e già piovono le critiche. Vogliamo un attimo attendere, vogliamo smettere di fare gli allenatori. Contro una squadra che non ha giocato ma si è difesa in 11 solo un episodio poteva cambiare il risultato.
Ancelotti Sarri e mou. Tremate. Mazzuca e C. vedono cose che noi umani neanche dopo 60 anni di calcio siamo certi di vedere. Loro hanno solo certezze. Calabro arrenditi!