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Scomparsa Cosentino, chiuse le indagini per quattro medici

scritto il: lunedì, 06 Settembre 2021 - 16:59

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La Procura di Reggio Calabria ha chiuso l’inchiesta nei confronti di quattro medici della “Casa di cura Caminiti” di Villa San Giovanni indagati per la morte dell’ex presidente dell’U.S. Catanzaro Giuseppe Cosentino deceduto il 13 luglio 2020 al Policlinico di Germaneto . L’avviso di conclusione indagini, firmato dal procuratore Giovanni Bombardieri, dall’aggiunto Gerardo Dominijanni e dal pm Nunzio De Salvo, è stato notificato nelle settimane scorse a un chirurgo, un anestesista, un cardiologo e un medico di guardia accusati di omicidio colposo . L’imprenditori di Cinquefrondi, secondo l’accusa, sarebbe stato operato per una colecistectomia in via laparoscopica nonostante le linee guida avrebbero imposto di rinviare l’intervento di almeno 12 mesi da un precedente impianto di stent coronarici effettuato nel settembre 2019. Stando all’indagine, in assenza di una condizione critica del paziente che giustificava l’intervento chirurgico”, Cosentino sarebbe stato esposto al rischio concreto di emorragia addominale, di fatto verificatasi. Inizialmente erano stati iscritti nel registro degli indagati 9 operatori sanitari, tra medici, infermieri e paramedici. Alcuni dei sanitari sono usciti dall’inchiesta mentre quelli nei confronti è stato emesso l’avviso di chiusura indagini sono: Antonio Trimarchi, 62 anni di Palmi, chirurgo responsabile dell’equipe operatoria della casa di cura; Maurizio Tescione, 70 anni, di Reggio Calabria, anestesista; Domenico Antonio Foti, 53 anni, di Reggio, consulente cardiologo; Luca Messina, 44 anni, di Reggio, medico di guardia. L’accusa nei loro confronti è omicidio colposo. Titolare dell’inchiesta è il sostituto procuratore reggino Nunzio De Salvo mentre come parte offesa è stata indicata Ambra Cosentino, figlia dell’ex patron giallorosso.

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