22 Luglio 2024

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Basta polemiche, ora è il tempo di amare il Catanzaro!

scritto il: martedì, 07 Settembre 2021 - 09:00

Tempo di lettura: 2 minuti

“Amare se stessi è l’inizio di una storia d’amore lunga tutta la vita” così scriveva lo scrittore inglese Oscar Wilde alla fine dell’ottocento. Amare se stessi, equivale ad amare le proprie cose/ passioni, e vivere con esse. Per ogni tifoso giallorosso, il Catanzaro è una fede, a volte anche uno stile di vita spesso, un diverso modo di amare se stessi. Amare il Catanzaro è amare le proprie convinzioni e le proprie convinzioni vanno sostenute, alimentate, colte nell’animo del loro essere con la gioia di chi le ha prodotte. Amare il Catanzaro è l’emozione di vedere la squadra competere e battere (seppur in Coppa Italia) squadre di categorie superiori ed esultare come si faceva da bambini, orgogliosi dei propri colori e del proprio simbolo, quasi esso fosse sinonimo di “vanto”, quasi esso fosse un sinonimo di appartenenza. Ed alzi la mano chi si è emozionato nel vedere la rete di Vandeputte contro la Virtus Francavilla o la rete in acrobazia di Vazquez contro i pugliesi, che ha fatto balzare dalla sedia i più scettici.

Sarà stata la contingenza, qualcuno sarà rimasto deluso dallo 0-0 contro il Picerno, ma quanto era vera quell’emozione nel momento della sua espressione? In fondo il calcio è questo, il calcio deve essere questo, un nido di emozioni come quelle che sta offrendo e che offriranno le aquile in questa stagione. Dopo i due punti persi contro la squadra lucana, giunge la prima “mezza battuta d’arresto” e questo già basta per smorzare gli entusiasmi che troppo facilmente o meno si erano “creati”. Abbiamo letto, sui social, di chi invoca allenatori con navigata esperienza in C, chi l’ipotesi, secondo “gli allenatori da tastiera” che questa squadra non sia competitiva per la vittoria del campionato . Ipotesi della tifoseria,  come abbiamo spesso sostenuto, certamente “calda” ma troppo condizionabile dai risultati.

C’è la tendenza a cambiare idea nel giro di novanta minuti; ad idolatrare a seconda di una formazione messa in campo o di una sostituzione, o di una idea di gioco o assenza di esso, un “ambiente” che non rende facile l’amalgamarsi di una rosa che conta ben 14 elementi nuovi, mettere tutto in discussione dopo solo due giornate non ha senso.  Nel match contro il Picerno, tutto si può dire alla squadra tranne che non ci ha provato,  perciò dopo due giornate così sarebbe giusto chiudere in armadio le polemiche, i dubbi e le depressioni, e che ciascuno di noi torni al “Ceravolo” sin dal match di domenica contro il Potenza ad amare il Catanzaro e trascinare la squadra verso i tre punti perché il Catanzaro non si discute, si ama!!.

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