21 Luglio 2024

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Abbonamenti: “Uno, nessuno, Centomila”, i Catanzaresi abbandonano il Catanzaro

scritto il: giovedì, 09 Settembre 2021 - 18:54

Tempo di lettura: 2 minuti

Si chiude definitivamente a 752 il numero complessivo degli abbonamenti, di cui 140 circa staccati grazie all’intervento degli sponsor. Solo ed appena 612 quelli finiti nelle mani della tifoseria. Davvero uno cifra irrisoria che dovrebbe far riflettere, soprattutto se a gran voce si chiedono acquisti di spessore e si invoca la Serie B.

Vada e passi per  l’aggravante del covid, ma che comunque non può essere accampata come alibi, altrimenti la proprietà Noto si sarebbe dovuta tirare indietro nel calcio mercato evitando di allestire la grande squadra (poi parlerà il campo) che tutti andiamo dicendo di avere e che è costata fior di euro.

I più maliziosi faranno notare che il Covid ha risparmiato dalla crisi il settore della grande distribuzione alimentari, che come sappiamo è l’attività principe della Holding Noto, attenzione però a non essere “populisti” perché sono diversi i mercati del lavoro sui cui si concentra l’attività imprenditoriale della famiglia.

Numeri alla mano, il quadro tracciato da Confindustria e Cerved nel Rapporto regionale Pmi 2021, che ha messo in luce quali settori siano stati più colpiti (o favoriti) nel primo anno di Covid – e in quale misura. “Il Covid-19 ha determinato una crisi senza precedenti per l’economia italiana”, si legge nel rapporto, “conseguenze fortemente diversificate. Nell’ordine le Pmi che hanno subito le maggiori riduzioni nei ricavi sono state quelle attive nell’Organizzazione di convegni (-67,2%), le Agenzie di viaggi (-54,6%) e trasporti aerei (-50,4%).

Fra i settori più colpiti, quelli che registrano un maggior numero di imprese attive sono la ristorazione (8.020 Pmi il cui fatturato è sceso del 40,3%) e gli alberghi (3.520 Pmi; -50,4%).

Sul versante opposto, quello delle Pmi favorite dal lockdown, stacca tutti il commercio online, i cui ricavi sono saliti del 19% e le Pmi attive nella produzione di pasta (+9,5%), Riso (+7,3%), Specialità Farmaceutiche (+ 7,2%) e Distribuzione Alimentari Moderna (+ 5,5).

Come andiamo ripetendo ormai da diverso tempo, il successo di una squadra di calcio di provincia, così come lo siamo noi, passa anche attraverso una sinergia di intenti, che si sviluppa attraverso uno spirito di collaborazione tra il tessuto cittadino (imprenditori, politica e società civile) e la stessa società di calcio. Tutto questo non succede a Catanzaro, soprattutto nella classe politica che ancora una volta è stata assente ingiustificata, nel sottoscrivere un sostegno economico all’U.S. Catanzaro attraverso una cooperazione che raccogliesse al loro interno l’idea di unirsi proponendo l’adesione come soci sostenitori, ad eccezione di qualche singolo ed isolato caso di qualche consigliere comunale che l’abbonamento lo fa da anni come ragione di vita e di fede. Il resto farà la corsa alla richiesta dell’accredito, se ne ricordi la società dell’U.S. Catanzaro cosi come ce ne ricorderemo noi!!!

Assenti anche le Associazioni di Categoria, inutile elencarvele le sigle sono note, nessuna di loro ha mosso un dito!!!

Ci viene in mente l’opera di Pirandello, “Uno, nessuno e centomila” che  ha un significato profondo, importante per capire la complessità e l’evoluzione dei rapporti umani. In quest’ opera, l’autore  completa tutta la sua vasta produzione letteraria e manifesta più chiaramente il suo  pensiero affrontando un tema particolarmente importante come “l’io” di ciascuno, talvolta messo a dura prova e scombussolato da un fatto puramente casuale come accade al protagonista  che alla fine si ritroverà con l’”io” ormai completamente frantumato nei suoi “centomila” alter ego.

Cara Catanzaro è davvero il caso di dirlo: “U.S. Catanzaro quando vinci sei di tutti, quando perdi sei di pochi”.

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