22 Luglio 2024

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U.S. Catanzaro, la sterilità offensiva e un calendario difficile…

scritto il: lunedì, 20 Settembre 2021 - 21:01

Tempo di lettura: 3 minuti

I dubbi sono di più delle certezze, a dispetto della continuità tecnica su cui il Catanzaro faceva molto affidamento per garantirsi una partenza sprint, nel secondo anno della gestione Calabro. Invece dopo quattro giornate di campionato le aquile sono già costretti a rincorrere in classifica: a -4 dalla vetta occupata momentaneamente dal Bari, gap colmabile ma in questo momento la classifica conta poco con una rosa composta da ben 16 elementi nuovi che ha la necessità ancora di amalgamarsi ma è evidente che la squadra di mister Calabro deve trovare il più breve tempo possibile il bandolo della matassa. 6 punti in 4 partite, rappresentano un raccolto che va al di sotto delle aspettative da parte del club e della tifoseria. E il calendario, in rapida successione, di certo non aiuta.

Contro Catania e Avellino si tratterà di due match importanti (in particolar modo contro gli irpini dell’ex Braglia), e questo andrà ad aumentare la pressione per l’attacco del Catanzaro.

I numeri del reparto offensivo giallorosso

A questo punto non può assolutamente steccare i due match contro etnei e irpini per cercare una svolta, il cambio di svolta che è stato l’elemento principale del Catanzaro della passata stagione.

Nelle ultime tre uscite di campionato, (la trasferta sul neutro di Potenza contro il Picerno, il match del Ceravolo con il Potenza e la trasferta di Palermo), si è registrato il digiuno di gol su azione che dura da ben 349 minuti (ultima rete in campionato su azione siglata da Vandeputte al 79′ all’esordio contro la Virtus Francavilla) e troppe occasioni sprecate sotto porta.

I numeri degli attacchi degli altri club del girone C

L’unica soluzione è aggrapparsi alle idee dello staff tecnico che in queste settimane dovrà lavorare soprattutto dal punto di vista psicologico per provare a tirare fuori il meglio di un attacco che non riesce a trovare continuità. Ma anche gol, visto che con 4 reti (la doppietta di Vazquez nel match contro la Virtus Francavilla, la rete di Cianci sul calcio di rigore nel pareggio contro il Potenza e la rete Vandeputte sempre all’esordio contro la Virtus Francavilla) all’attivo quello del Catanzaro è il quart’ultimo attacco del campionato assieme a Campobasso, Latina, Palermo, Juve Stabia e Potenza mentre a quota 3 reti troviamo la Virtus Francavilla, la Turris, il Catania e il Monterosi a seguire a quota 2 l’Avellino, la Vibonese e il Monterosi mentre chiude a quota 1 il Picerno.

Urge cambiare rotta

Questo è il dato in casa Catanzaro che deve essere sovvertito se si vuole cambiare rotta: se si fa il paragone con le big del girone il Bari ha trovato la via della rete con le punte cinque volte ( tre volte con Simeri e un centro per Antenucci e Cheddira), senza dimenticare il Monopoli seconda forza del torneo che può contare su Starita capocannoniere del girone C con quattro centri e Grandolfo autore di un goal, i pugliesi non sono una big di nome ma di sicuro lo sono per quello che hanno dimostrato nelle passate stagioni, una realtà ormai consolidata nel girone C.

Sette giorni per recuperare l’equilibrio

In questi sette giorni ci sarà molto lavoro da fare per Calabro, che dovrà trovare in fretta i correttivi necessari per dare equilibrio al Catanzaro. La solidità difensiva è un ottimo punto di partenza, ma per volare in alto c’è bisogno di restituire brillantezza ed efficacia all’attacco. Con i pareggi non si va lontano.

L’auspicio che già da lunedì sera contro il Catania la musica cambi, e gli attaccanti giallorossi possono regalare il secondo sorriso in campionato ai supporters delle aquile, perché per raggiungere traguardi importanti c’è bisogno degli acuti delle punte perché per sognare in grande è necessario che quelli di professione fanno i bomber la buttino dentro.

Foto: US Catanzaro 1929

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