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U.S. Catanzaro: comincia lo show… e mi pareva strano…

scritto il: mercoledì, 22 Settembre 2021 - 18:15

Tempo di lettura: 3 minuti

Ci sono uomini che hanno lasciato una impronta indelebile del loro passaggio, uno di questi è il grande Albert Einstein che in eredità ci ha lasciato, oltre le scoperte scientifiche, una grande passione per la filosofia, attraverso frasi e pensieri che possono darci lezioni di vita. Una di queste recita: “Impara dal passato, vivi nel presente, spera nel futuro“.

Se oggi Einstein fosse in vita capirebbe che la filosofia ha poco o niente da spartire con il calcio, perché dal passato, in certi ambienti calcistici, non si fa tesoro, e forse riuscirebbe ad inventare una formula magica che farebbe contento ogni tifoso, una formula che farebbe vincere tutte le partite.
Eh già, perché da quel passato noi a Catanzaro non riceviamo insegnamenti, perché riteniamo di essere più furbi degli altri, e soprattutto siamo di memoria corta.


Dopo appena 4 giornate si invoca l’esonero di mister Antonio Calabro, ritenuto un pilota non all’altezza di guidare una Ferrari. Eh già, perché quel Catanzaro è davvero una macchina potente, ma occhio ad individuare già i colpevoli con un campionato ancora tutto da giocare.

Lo dice la recente storia, lo dice lo stesso Calabro che lo scorso anno si è classificato al secondo posto con qualche brocco nell’organico. E se proprio vogliamo andare a ritroso nella valle dei tempi le similitudini non possono non rispecchiarsi nel campionato 1989-90 quando anche allora il Catanzaro che partecipò al campionato di serie B fu definito una Ferrari, guidata dal pilota Fausto Silipo.

Il povero Faustino pago a caro prezzo l’ebrezza di guidare una Ferrari, fu sollevato dall’incarico a furor di popolo dopo la quattordicesima giornata per poi ritornare alla ventunesima, ma cosa ancora più amara il Catanzaro retrocedette in C1 anche perché si era sfaldato l’ambiente dalla squadra.

Mi viene in mente una canzone di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, “Mi pareva strano” che fa cosi: “E mi pareva strano, e gli pareva strano e ci pareva strano, ma strano strano strano che fosse tutto giusto, che fosse tutto a posto che non ci fosse un guasto o qualcosa che non va..


E a voi non vi pare strano che ogni anno non c’è ne una che va, o che dovrebbe andare per il verso giusto? E state pur tranquilli che se quel qualcosa di strano non c’è, non esiste, noi siamo davvero imbattibili ad inventarcela.
Soprattutto di quei famosi “sotuttoio”  che nell’immediato post gara di Palermo annunciavano un summit dirigenziale in corso per decidere le sorti di Calabro.

Posso capire l’illustrissimo Michele Criscitiello, direttore di Sportitalia e Tuttomercatoweb che circa tre ore fa a tuttobari.it ha dichiarato: “Il Catanzaro per me ha una gestione un po’ approssimativa e non credo possa far bene…“. Nel frattempo sarà stato, cosa a noi sconosciuta, in stretti rapporti con il presidente Noto, tanto da convincersi di questa gestione approssimativa.

Sia chiaro che qui nessuno è difensore di Calabro, tant’è che su quattro gare nelle nostre pagelle ha rimediato due volte un quattro, ma da qui a volerne la testa ce ne corre, lo abbiamo “tutelato” lo scorso anno ritenendolo un allenatore in grado di fare cose importanti, Soprattutto perché siamo rispettosi del lavoro altrui.
Non ci farebbe male un bel bagno di umiltà, invece non solo non tuteliamo il nostro patrimonio, ma in questi anni ci siamo riempiti la “gargia” di “vave” con la presunzione di leggere il futuro delle nostre corregionali (Cosenza, Crotone e Reggina) alle quali noi catanzaresi avevamo delineato un futuro catastrofico  legato alle vicissitudini, fuori dal campo, delle rispettive proprietà. Ed invece calcisticamente ci hanno fatto una pernacchia e salutato e si godono alla faccia nostra la Serie B. È anche un bel schiaffo morale per la holding Noto, o meglio lo è stato visto che sembra aver capito l’andazzo che per fare calcio in maniera seria e costruttiva servono investimenti, competenze e passione. Passione che però non deve mischiarsi con lo stato umorale della tifoseria, che per indole è inclina a chiedere sempre la testa di un colpevole.

Altra categoria a parte sono i “corvi‘ di professione, quelli che pur di dimostrare le proprie ragioni e “competenze” venderebbero l’anima al diavolo. Tanti di questi allo stadio non mettono piede, li trovi al comodo sul divano, sono coloro che ci piace definirli come una canzone dei Moda’, “Comincia lo show“: “Tutti seduti comodi con i fucili carichi in cerca di nuove vittime…

Ricordiamo che il Catanzaro giocherà lunedì sera al “Ceravolo” alle 21: 00 contro il Catania e la gara sarà trasmessa in diretta dai RAI Sport, caro Calabro vuoi dargli modo di parlare a chi sta comodo sul divano?!?

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