22 Luglio 2024

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Criscitiello e quella comunicazione “approssimativa” sul Catanzaro.

scritto il: giovedì, 23 Settembre 2021 - 20:41

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Un giornalista non è un sarto, così quando si tratta di mettere toppe a “pezze” involontarie – o chissà, fatte ad arte perché “simpatizzanti” di una concorrente diretta – ecco, quando accade questo il giornalista sarebbe meglio si rivolgesse a qualcuno che di mettere toppe se ne intende. Altrimenti si rischia di essere fraintesi e si fa credere di avere una “gestione approssimativa” della comunicazione.
È quello che è successo al giornalista Michele Criscitiello che in un’intervista per un sito di Bari ha detto che il “Catanzaro ha una gestione approssimativa e non credo possa fare bene”. Il problema è che di approssimative ci sono le sue parole, dette così senza ulteriori spiegazioni, senza specifiche, senza riferimenti al concetto di gestione: tecnica, societaria? In cosa sarebbe approssimativo il Catanzaro? Non è dato saperlo visto che a specifica richiesta di chiarimenti, lo stesso Criscitiello non risponde. E anzi, nella sua personalissima gestione approssimativa della faccenda quasi accusa il sito di Bari della solita “estrapolazione di un concetto più ampio”. Vale a dire, quello che intendevo dire io l’ho detto ma non è stato pubblicato. Ponzio Pilato sarà invidioso di questo lavaggio di mani.
Da un lato il giornalista di Avellino (sarà un caso?) al sito di Bari elogia i pugliesi e li da per favoriti, poi al nostro sito non risponde e dice che tuttobari.com che lo ha intervistato non ha fatto bene il suo lavoro. Eppure la possibilità per chiarire le sue parole e magari difendersi da quei cattivoni pugliesi che gli hanno tagliato l’intervista gli è stata data e non in maniera approssimativa. Lui ha deciso di non rispondere sicuramente, dirà lui, per mettere fine a delle polemiche inutili. E ha ragione: è inutile discutere su una personalissima opinione anche se poco chiara, inutile cercare di venire incontro a un personaggio diviso, esperto di tutto il calcio, dalla serie A alla C, che ha deciso di rimanere in una piccola tv nazionale nonostante le richieste pervenutegli da Sky, Rai e Mediaset che se lo sono conteso a suon di milioni.
Per quello forse ha preferito parlare con tuttobari invece di accettare un’intervista da un sito che si occupa della piccola e approssimativa Catanzaro calcio, il cui presidente, Floriano Noto, ha investito anche nella sua Avellino rilevando un’azienda sull’orlo del fallimento e dandole nuova vitalità. Ma qui esuliamo dal calcio e noi, che non siamo tuttologi come Criscitiello, preferiamo rimanere sul campo di pallone. Li la sfida potrebbe essere alla pari con il collega avellinese, almeno che non ci sia un guardalinee che non veda un fuorigioco grande quanto il “Partenio”.
Oppure potrebbe essere una sfida dura come i derby tra Catanzaro e Cosenza. Partite sempre tese e ricche di sfottò con le due tifoserie. Che invece Criscitiello riesce a unire perché entrambe potrebbero sfotterlo per la sua comunicazione approssimativa, ma che fa ben sperare. Nella città dei bruzi, infatti, ricordando ancora la sua dichiarazione di questa estate: “Il Cosenza ha solo il 30% di possibilità di disputare il torneo di Serie B”. Se tanto mi da tanto quel “non credo che il Catanzaro possa fare bene” fa già sognare tutti sui tre colli.

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