“La squadra è con me, i ragazzi sono eccezionali e mi seguono, si lavora alla grande e sono convinto che i risultati arriveranno”. Così il tecnico Antonio Calabro alla vigilia della gara al Ceravolo contro la Fidelis Andria, che non considera una partita “da ultima spiaggia”. “L’Andria un avversario insidioso – commenta Calabro – dobbiamo approcciare la partita come abbiamo sempre fatto, con la giusta intensità. C’è solo voglia di fare bene ed arrivare alla vittoria”. Il tecnico giallorosso non è preoccupato per i punti di distanza dalla vetta della classifica: “Ci sono ancora tante partite da giocare e ne abbiamo disputata una in meno. L’importante è trovare la strada giusta e quindi dare continuità ai risultati”. Quanto ai pochi gol realizzati Calabro studia nuove soluzioni: “Stiamo lavorando anche sugli inserimenti per vie centrali. Cerchiamo di riempire l’area di rigore in maniera omogenea per sfruttare al meglio i tanti cross che arrivano dall’esterno”. Recuperato probabilmente Ronaldo, dalle fasce Calabro si aspetta “che in fase di finalizzazione ci siano diverse soluzioni, non solo sui cross, ma anche sull’uno contro uno o nelle entrate centrali degli interni”. Per il tecnico “la quantità degli attaccanti è l’ultimo dei problemi rispetto alla finalizzazione”.
Foto: US Catanzaro 1929
Bisognerebbe studiare meglio anche le situazioni tattiche sulle palle inattive.
Nello scorso campionato di serie A (non conosco dati sulla serie C/C) il 22% dei goal realizzati è scaturito da azioni iniziate con un calcio d’angolo. Il Catanzaro, tranne la partita con l’Avellino, quest’anno ha collezionato molti calci d’angolo nel corso delle partite effettuate: nessun goal ne è , però, scaturito. Sarà un caso, ma questa scarsa (anzi, nulla) prolificità su calci d’angolo è coincisa con la circostanza che quasi mai il calcio d’angolo è stato giocato sul primo palo che, generalmente, crea più problemi ai portieri avversari rispetto al lancio sul secondo palo o in centro area.
Inoltre abbiamo subito quest’anno goal solo da palle inattive (rigori e calci d’angolo). Sui calci d’angolo la squadra attua una difesa a uomo mista, che è molto efficace se ben impostata ma se non si hanno uomini adeguati è molto meglio una marcatura a zona mista.
Concordo.
Solite parole e frasi di circostanza, vedi di far cambiare fisionomia alla squadra e basta nascondersi dimostra di essere un allenatore all’altezza della situazione invece di essere un ciarlatano
Richiudiamo i distinti e tutto si aggiusterà 🙂