Settima giornata di campionato e ben 9 punti di distacco dalla capolista Bari. Una differenza che rischia di fare sprofondare tutto l’ambiente catanzarese nella più sconfortante delle depressioni. E sarebbe anche giustificata perché le aspettative della vigilia erano sicuramente di spessore diverso.
Nulla a che vedere con gli isterismi da tastiera, a chi cerca di ritagliarsi uno spazio autoproclamandosi conoscitore di calcio e portatore di verità assoluta.
Il calcio giocato e tutt’altra cosa un progetto non nasce e non muore alle prime difficoltà, sarebbe come ricadere negli stessi errori del passato, lasciandosi trascinare dall’emotivita del momento. Ed il passato ci insegna di quanto sia stato deleterio cedere alle pressioni emotive.
Che piaccia o no, da due stagioni il club giallorosso ha aperto un nuovo corso, progettualità e continuità, due elementi imprescindibili per potere fare calcio coltivando ambizioni in grande. E nessuno meglio di noi catanzaresi può comprendere quanto sia davvero difficile riuscirci.
Per anni abbiamo addossato la colpa alle varie proprietà che si sono succedute alla guida del club, di certo non si poteva far finta che il club è stato in mano a soggetti truffaldini che hanno badato più al tornaconto personale che al raggiungimento dei traguardi sportivi.
E quando finalmente possiamo essere più che fieri di avere oggi una proprietà forte e invidiata i successi non arrivano lo stesso. La Ferrari in mano a Calabro fischia di sbandare si invoca da più parti proprio l’esonero del pilota Calabro a detta di tutti incapace di pilotare questo bolide. Montano anche le congetture su qualche giocatore che vorrebbe già scappare da Catanzaro. Chiacchiere da bar, che però rischiano di riportare il Catanzaro nel solito circolo vizioso dove il volersi fare male da soli diventa inevitabile.
Battere l’Andria diventa necessario per la sopravvivenza delle stesse ambizioni, 8 punti non sono nulla dopo appena 7 giornate, un ennesimo pareggio sarebbe invece il crollo emotivo e tecnico definitivo. Niente scuse e nessun alibi mai come questa volta la vittoria è sinonimo di vita o di morte.
Foto:US Catanzaro 1929
Caro Direttore, nessun isterismo da tastiera, ma la e’ la realta’ dei fatti, quindi nessuna giustificazione ha chi ha in mano la squadra, in quanto solo fumo e parole, ma in realta’ ancora nessun amalgama della stessa dopo 7 giornate, anche il Bari ha rifondato la squadra, dove si trova ora, A lei la risposta
Mi sembra strano che alcuni giornalisti siano diventati morbidi pure troppo morbidi.
La realtà chi ha il coraggio di vederla la vede e nessuna colpa sino alla partita di Avellino da dare alla società, però è evidente che ancora non abbia preso provvedimenti ormai è palese Calabro non ha la patente per guidare una grossa cilindrata e non serve a nulla cambiare il pilota dopo che si è ribaltato
Mi associo. Nessun isterismo da tastiera, caro La Cava, ma la percezione che anche quest’anno sia finita. Molti di noi hanno giocato a calcio; personalmente il sottoscritto a Voghera, Saluzzo, Belluno ecc. Non millanto di essere scienziato ma è Vox populi che il pur bravo ( come persona) e degno Calabro non riesce a trovare il bandolo. E non è una colpa. Non tutti siamo in grado di guidare un’auto, pur se siamo bravi a tenere il “tarallo” in mano. Giocare a 4 in casa, dietro, e con 15 mezze punte vuol dire che uno pensa a : prima non prenderle. Vediamo se ci sarà qulcs di nuovo domani. FORZA GIALLOROSSI
Complimenti per l’articolo soft e pacato ed è quello che manca ai tifosi giallorossi: la tranquillità e la pacatezza. Ok stiamo arrancando decisamente ma io continuo ad assere fiducioso. Forza aquile
Mi dispiace Lorenzo, ma le tue affermazioni sui tifosi giallorossi mi sembrano davvero poco “giustificate”. La pazienza, si dice, ha un limite e questo “confine” non può essere infinito, anche perchè le prestazioni fornite dalla squadra in queste 6 giornate, organico voluto e formato da questo Mister (persona corretta e perbene), indeboliscono, di molto, la sua proverbiale bravura. Non a caso, gli esempi che, ad oggi, ci troviamo di fronte ( Bari, Reggiana, Padova) rappresentano un calcio propositivo e concreto, con squadre che, seppur rinnovate in 4-5 elementi rispetto allo scorso anno e con alla guida nuovi mister, hanno già raggiunto ottime posizioni in classifica, senza troppo strafare. Sono altrettanto condivisibili le considerazioni del Direttore quando parla di progetti, programmi, organizzazione societaria che devono avere dei tempi congrui per “materializzarsi” in risultati, ma tutto questo oggi è ancora lontano. Aspettiamo la partita di domani per trarne le dovute conseguenze: di certo, se le prestazioni ovvero il risultato dovesse rispecchiare quello delle gare precedenti, mi auguro non si dia la colpa ai tifosi giallorossi “spazientiti”. Forza Aquile.
Persino Tobia 1986 87 ha ” attraversato il deserto” per il gioco ed i risultati iniziali diesel, poi con un campionato vinto. I risultati mettono d’accordo tutti…..Ed arriveranno. Con buona pace di B.. raglia
Ma quale Ferrari e Ferrari … a parte che porta pure sfiga questo paragone perché come si sa la Ferrari non vince il campionato da decenni (e noi auspichiamo proprio di vincerlo il campionato…). Questa squadra al momento ha dimostrato di essere addirittura più scarsa di quella dello scorso anno (a parte i risultati e il gioco deprimente..). Abbiamo perso il perno di centrocampo Corapi e l’attaccante decisamente più forte e decisivo (Di Massimo). I sostituti per ora non si sono dimostrati all’altezza (mi riferisco a Cinelli e Vandeputte il cui rendimento sarà decisivo per le sorti della squadra dato che ricoprono i ruoli più decisivi per la fase offensiva). Abbiamo migliorato con Rolando sulla fascia dx e con Vasquez in attacco. Bombagi finora è una palla al piede, Cianci si sta confermando il temuto bluff, dove sarebbero i componenti di questa Ferrari?
Purtroppo il progetto (parola che mi sta sul cazzo) sarebbe iniziato già 4 anni fa,questa è la quinta stagione dell’era Noto,proprietà forte ed invidiata ,ma che non porta a dei risultati che attendiamo,ed io avevo chiesto d’approfondire altri aspetti che vadano oltre l’allenatore, ma non ho letto nulla.Oggi il Bari se non si tireranno la mazza sui coglioni è destinato a vincere il campionato anche perché molto probabilmente spendono più del Catanzaro, noi avevamo un vantaggio su di loro maturato nella scorsa stagione, ma fino ad oggi l’abbiamo buttato nel cesso….speriamo tra qualche partita di fare discorsi diversi,ma dubito