Il tecnico del Catanzaro Antonio Calabro ai microfoni del sito ufficiale del club giallorosso ha commentato il successo casalingo per 3-1 ai danni della Virtus Francavilla.
“Qualche elemento non è ancora al top. Cianci, vista la prestanza fisica e l’aver saltato la preparazione, ha bisogno di minutaggio e continuità e da parte nostra serve pazienza . Per altri ci può stare accusare un po’ di pressione che faccia spendere energie nervose durante la settimana. Ma è una situazione normale che capita ovunque. C’è da lavorare finché non arriverà sicuramente la condizione ideale. Camminiamo insieme da un anno e mezzo! Se i ragazzi sono tranquilli, riusciranno ad esprimersi al meglio anche dal punto di vista tattico. “Mi è piaciuta la soluzione di Rolando a sinistra e l’utilizzo delle due punte oggi però, per poterla proporre, è opportuno che tutti corrano e stiano bene fisicamente. Nella prima mezzora abbiamo avuto più volte l’occasione per far gol e serve concretizzare, altrimenti alla fine si paga l’errore perché le risorse fisiche si appannano o ci si abbassa. Se vogliamo giocare in questo modo, dobbiamo essere incisivi e migliorare sul passaggio quando abbiamo palla. Adesso valuteremo la caratteristica dei prossimi avversari, per vedere se avremo spazi e dove sarà possibile colpire. I ragazzi devono capire che ogni situazione, in entrambe le fasi, diventa vitale però serve tranquillità mentale nel tentare la giocata che crea superiorità numerica, come un dribbling o l’uno contro uno”
Foto: US Catanzaro 1929
… che detto con altre parole significa che a Pagani si torna con una punta sola.
Finalmente segniamo anche noi su palle inattive: due gol oggi, da angolo e da punizione. Spero che sia più il frutto di un rinnovato impegno a studiare ed applicare movimenti anche in queste fasi che il cattivo posizionamento della difesa della F. Andria che rimane una delle più perforate del campionato.
Leggo su questo sito commenti secondo cui non abbiamo un gioco fluido. Sono d’accordo. Non sottovaluterei, però, che, statisticamente parlando, il 37% dei goal di serie A (non conosco il dato della C/C ma ipotizzo non sia dissimile) nasce da palle inattive (calci d’angolo, caldi punizione e rigori). Anche oggi due dei nostri tre goal partono da palla ferma. E noi stessi, ad oggi, abbiamo subito goal solo da palla ferma. Lo staff tecnico deve curare molto di più di quanto non sia sia visto finora gli schemi di posizionamento su palle inattive. Se non abbiamo un gioco fluido, almeno sfruttiamo quelle, come abbiamo fatto oggi
È vero: tutto è bene quel che finisce bene. La vittoria di ieri ci ha permesso di risalire la classifica, e questo fa morale e tranquillità, ma dalle dichiarazioni che leggo e dai voti in pagella assegnati sembra che tutto sia andato per il verso giusto. Non mi sembra proprio il caso. Per larghi tratti della partita ho visto una squadra che aveva schemi di gioco, non buttava la palla e cercava, con i suoi stessi limiti, di proporsi in avanti con delle soluzioni offensive (molto sterili) per trovare la via del gol (Andria). Dall’altra parte una squadra (( la nostra) che dopo aver trovato il gol al 4, minuto, su calcio piazzato, si smarriva a tal punto di subire prima una traversa dagli avversari su palla giocata, per poi subire il pareggio su punizione. Meno male che, sempre su calcio piazzato, il buon Martinelli ci ha messo lo zampino, altrimenti saremmo andati nello spogliatoio con il risultato di parità. Secondo tempo con poco gioco, pochissime occasioni create e, solo al 92 il terzo gol. Questa è l’analisi della partita. Sempre forza. Aquile