Contro l’Andria si doveva vincere e si è vinto. Missione compiuta, ma sempre con qualche patimento di troppo, il Catanzaro torna alla vittoria e manda via le nubi di una crisi.
Il grande Don Nicola Ceravolo era solito dire: “da una crisi tecnica si esce, da una crisi societaria no”. Troppo pressante ed esigente l’ambiente nei confronti di Calabro, finito spesso e volentieri sui carboni ardenti come se fosse l’unico capro espiatorio su cui scaricare le responsabilità.
Quando una squadra vince il merito è di tutti quando una squadra perde il colpevole è sempre l’allenatore perché è la via più breve per cercare di invertire la rotta.
Il Catanzaro visto contro l’Andria ha dimostrato segni di crescita, ma anche una palese condizione fisica ancora precaria. Ma ha dimostrato soprattutto la forza del gruppo, un gruppo che ha voluto mandare un segnale inequivocabile: “Siamo tutti con Calabro”, i gol e la corsa verso la panchina con quell’abbraccio a Calabro valgono più di mille parole.
Si vince e si perde tutti insieme, ma soprattutto si vince se c’è una società forte che ha una presa di posizione non incline allo stato umorale di una piazza esigente che giustamente vuole vincere ma a volte è troppo invadente.
La proprietà Noto ha assunto una direttiva ben precisa da due anni, quella di creare una società con figure dirigenziali che si assumessero il delicato compito di riportare il Catanzaro ai fasti di un tempo. Dal canto suo la Holding Noto ha messo sul piatto della bilancia fior di milioni di euro, a Foresti e Pelliccioni il compito di “far quadrare i conti” sul campo.
Calabro ha un compito ben preciso, quello di scegliere, domenica dopo domenica gli interpreti che sul campo devono far “quadrare i conti” che si determinano con le vittorie, Calabro sa che deve arrivare primo, ci deve provare convincendo, ma sa anche che non può concedersi il lusso che a dicembre i sogni di gloria possano essere già rinchiusi in un cassetto con un Bari già irraggiungibile.
Martinelli e Verna (due degli autori dei tre gol, l’altro è Scognamillo) ieri in sala stampa hanno parlato di un nuovo inizio di campionato per il Catanzaro, la vittoria contro l’Andria, se pur sofferta, dovrebbe aver quindi sancito due principi fondamentali: il primo la squadra è con Calabro, il secondo è quello dell’autostima e di un consapevolezza di ripartire di slancio perché non ci possiamo permettere il lusso di perdere terreno. A Pagani per vincere… avanti Catanzaro!!!
Decisamente concordo. Tutti insieme con Calabro
Dr. La Cava, ribadisco ancora una volta: tutto è bene quel che finisce bene. Se una vittoria sana tutti i problemi emersi in questi mesi, e se il diritto di commentare, laddove evidenziasse, nei contenuti, limiti di espressione e schemi di gioco visti in questi mesi, peraltro già palesi dallo scorso anno, rischiando di essere considerati “troppo invadenti”, evitiamo, per il “bene e la tranquillità di squadra e società”, ogni ulteriore considerazione. Forza Aquile
Le prestazioni e i risultati arriveranno con la serenità e la sicurezza che man a mano si acquisirà.
Tifosi, opinionisti ecc ecc abbiamo il delicato compito di sostenere la squadra, tutta, nei momenti di difficoltà, sempre senza risparmiare le giuste critiche quando sono fondate.
Paventare esoneri, alimentari stati d’animo negativi n o n s e r v e.
Probabilmente non siamo la Ternana dell’anno scorso, ok, ma ora vinciamo, recuperiamo il Bari e giochiamocela fino alla fine!!!
Forza Calabro, Forza Ragazzi e FORZA CATANZARO.
la vittoria ci voleva x i 3 punti. ma la media punti partita è ancora bassa siamo a 1,50
Vedremo se domenica con la Paganese ci sarà la svolta tanto auspicata.
I campionati si vincono fuori casa e di perdono in casa.
“I campionati si vincono fuori casa e si perdono in casa”… verissimo.
Aggiungo che i campionati si hanno buone possibilità di vincerli con una media di almeno 2 pt a giornata. Noi per arrivare ad avere 76 pt finali (2 a partita), dovremmo mantenere una media – nelle prossime 31 partite – di 2,22. Difficile ma non impossibile..
E infatti i detrattori per questa giornata sono in silenzio stampa.. torneranno a commentare al prossimo passo falso
Io sono uno di quei detrattori, non e’ che vincendo una partita abbiamo risolto il problema, siamo senza gioco, il Bari vola , il nostro obiettivo quest’anno era migliorare la posizione dello scorso anno, cioe’ arrivare primi, ma con questo allenatore non si va’ sa nessuna parte, sempre forza giallorossi
Io mi accodo ad Alfonso,chi muove delle critiche o chiede come me di approfondire degli aspetti che vadano oltre il classico tiro all’allenatore,lo fa perché vorrebbe vedere il Catanzaro in B almeno, ed al di sopra dei corregionali, arrivare primi sarà molto complicato abbiamo al momento buttato via un vantaggio che avevamo sul Bari lo scorso anno ,quindi qualcosa non è andato,se poi accadrà di vincere il campionato, sarò ben contento di cospargermi il capo di cenere e di merda
Ben vengano le critiche, Calabro non è Dio, fa e farà sempre qualche cavolata, come del resto i calciatori, io dico soltanto che buttare tutto il progetto nel cesso, per aspettare quale altro illuminato non si sa, può soltanto essere nocivo. Neanche a me è piaciuto il secondo tempo e ritengo che si possa fare molto di più. A Pagani per confermare le intenzioni, oppure per continuare a soffrire.
Tre punti d’oro ma i problemi restano