22 Luglio 2024

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Analisi tecnico / tattica: Paganese – Catanzaro 0-2

scritto il: domenica, 10 Ottobre 2021 - 20:43

Tempo di lettura: 4 minuti

Il Catanzaro s’impone a Pagani con una prestazione maiuscola fatta di tanta intensità. Idee chiare, trasmissione rapida e pressing efficace. I giallorossi conquistano la prima vittoria esterna e il secondo posto in classifica.

PRIMO TEMPO
La prima frazione di gioco ha visto il Catanzaro nettamente superiore alla Paganese, che dopo un timido avvio con una buona apertura per Firenze si è lasciato sopraffare dall’intensità degli ospiti.
I giallorossi hanno sfruttato molto le corsie esterne dove a destra Rolando e a sinistra Vandeputte hanno messo alle corde Sbampato e Scanegatta. La prova dei giallorossi sulle corsie esterne è stata impreziosita dalla capacità di mettere in atto scambi rapidi che liberavano il compagno per il cross. Il classico dai e vai che ha messo gli esterni di centrocampo e i fantasisti Bombagi e Carlini in condizione di superare agevolmente l’avversario per poi crossare in area.
La buona prova sulle catene laterali è stata accompagnata da una ficcante fase di pressing che ha spesso messo in difficoltà la retroguardia dei padroni di casa.
Inizialmente Tissone è riuscito a raccogliere il primo passaggio dalla difesa per poi verticalizzare immediatamente imbeccando Firenze oppure Castaldo, ma il suo raggio d’azione è stato prontamente limitato dagli ospiti che hanno chiuso i corridoi centrali recuperando moltissimi palloni e innescando pericolose ripartenze.
Il Catanzaro è più reattivo, più aggressivo, più determinato dell’avversario. Intorno al 20esimo Cianci ha una doppia chance di infilare Baiocco, ma Schiavi si frappone murando le conclusioni dell’ariete giallorosso.
Al 24 esimo le aquile conquistano un calcio di rigore con Rolando che dialoga con Bombagi sulla corsia destra. Il 10 batte velocemente la rimessa laterale per Rolando che supera Sbampato in area e viene successivamente atterrato da Tissone. Dagli undici metri Carlini spiazza Baiocco.
La Paganese accusa vistosamente il colpo e si rifugia in una serie di pretestuosi lanci per Firenze e Castaldo. I due fanno il possibile per difendere palla e far salire la squadra, ma Scognamillo e Fazio non concedono nulla, Verna raddoppia, Carlini e Bombagi si propongono sulle due fasi per ribaltare l’azione.
I padroni di casa sono, in evidente difficoltà, finiscono per sistemarsi a zona cercando di chiudere le linee di passaggio. Vandeputte in giornata di grazia è talmente più veloce degli avversari da tentare spesso l’uno contro uno per poi crossare in area. Quando vede Rolando libero apre sul fronte opposto con una semplicità disarmante.
È un altro Catanzaro rispetto alle prime giornate, si tratta decisamente di una squadra diversa, finalmente con la mentre sgombra e la necessaria verve agonistica che i tifosi vogliono.
SECONDO TEMPO
La ripresa si apre con Firenze e Guadagni nel ruolo di esterni. Il tentativo di Grassadonia è quello di sfibrare la difesa avversaria, ma non è la giornata giusta per Guadagni che soffre terribilmente la fisicità di Scognamillo mentre invece Firenze finisce lontano dal cuore della manovra oscurato dalla padronanza di Martinelli.
Castaldo non incide, Bombagi invece fa la differenza scodellando in area per Cianci. La palla arriva a Rolando che tira a botta sicura costringendo Baiocco a un intervento miracoloso, ma sulla ribattuta Rolando non si fa pregare e insacca il 2-0.
Grassadonia manda in campo Sussi al posto di Scanagatta e schiera i suoi con il 4-3-3 (arretrando Manarelli), ma il copione non cambia.
I giallorossi allentano un po’ la tensione riconcedendo a Tissone la facoltà di impostare la manovra, ma è tutto previsto, tutto calcolato. La Paganese si scopre troppo e il Catanzaro rifiata sornionamente ben conscio che può sfruttare le ripartenze. In ben due occasioni,tre contro tre,le aquile sprecano prima con Bombagi (alto sulla traversa) e poi con Carlini che serve Verna in ritardo di un soffio.
In campo si vede una sola squadra, Vandeputte ci prova due volte dalla distanza ma con scarsa fortuna, poi è Bearzotti e impegnare severamente Baiocco.
Nei minuti finali c’è spazio anche per il rientro di Cinelli che ha bisogno di riacquistare il ritmo partita.

CONSIDERAZIONI
Guardare la partita di oggi e confrontarla con quelle appena trascorse non restituisce la misura del cambiamento. Si tratta pur sempre degli stessi giocatori, ma in realtà oggi si è vista proprio un’altra squadra.
Ed è proprio questo il concetto di fondo, cioè che oggi il Catanzaro ha giocato da squadra. Non c’è stata una sola azione o anche un movimento senza palla che non sia stato accompagnato da un pensiero corale, da un’idea collettiva.
La capacità degli esterni di centrocampo di affondare sulle corsie esterne non è arrivata per gentile concessione degli avversari, bensì per l’intuizione di Carlini e Bombagi di aggredire gli spazi cercando la sovrapposizione con triangolazioni tanto elementari quanto efficaci.
I movimenti di Cianci a venire incontro giocando spalle alla porta sono stati accompagnati dagli inserimenti delle mezzali e tutto questo mandava in bambola la difesa avversaria completamente priva di punti di riferimento.
Tutto questo dinamismo nella trequarti avversaria è arrivato anche e soprattutto per via del gioco di Wellbeck e Verna che alternativamente hanno girato davanti la difesa, garantendo pertanto linee di passaggio comode per ribaltare velocemente l’azione.
I due interni si sono proposti in fase offensiva facendo coincidere le loro discese con l’arretramento di Carlini, che di contro di tanto in tanto abbassava il ritmo per non esaurire le proprie energie. In questo elastico dinamico di ruoli e posizioni emerge l’acume tattico di una rosa che è capace di bilanciare gli sforzi profusi mantenendo sempre un’alta pericolosità nello sviluppo della manovra.
Come anticipato nella nostra rubrica sul prossimo avversario, la Paganese oggi ha pagato il dazio di una rosa i cui elementi di maggior esperienza sono apparsi attempati e quelli ancora in erba del tutto inermi. Grassadonia dovrà lavorare molto per accorciare gli spazi e per coordinare un supporto maggiore a Firenze che è l’unico dei suoi ad alzare l’asticella.
Per Calabro invece solo sorrisi e tanta soddisfazione per la prestazione dei suoi ragazzi. Testa al prossimo match dunque, ma con un pensiero alla sfida del 30 ottobre che già promette scintille.

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