22 Luglio 2024

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Il prossimo avversario: Latina

scritto il: martedì, 19 Ottobre 2021 - 09:00

Tempo di lettura: 2 minuti

Dalla storica promozione in serie B al sogno della serie A, poi il fallimento e la nuova ripartenza dai bassifondi del calcio dilettantistico fino alla riconquista del professionismo.

IL TECNICO
Il giovane Daniele Di Donato ha appeso le scarpette al chiodo da qualche anno, ma resta saldamente sul podio dei giocatori con più presenze in serie B. Nei suoi trascorsi da calciatore c’è anche la serie A, conquistata con il Palermo ma disputata con il Siena.

Nel suo futuro una promettente carriera da allenatore.
Dopo le buone esperienze con Arezzo e Vis Pesaro, arriva il Latina fresco di promozione in Lega Pro.

Di Donato è la figura giusta per dare alla giovanissima rosa laziale l’imprinting necessario per calarsi nel professionismo e ritagliarsi una fetta di celebrità.

Celebrità che l’ambiente di Latina ha assaporato nel recente passato conquistando la serie B con Sanderrae addirittura sfiorando la serie A con Breda. Poi la parabola discendente e dopo qualche anno è ancora serie C.

Di Donato è chiamato a mettere le basi per un nuovo ambizioso progetto societario che parte dai giovani, molti dei quali arrivano dal vivaio dei grandi club.

LA ROSA
Per la stagione 2021/2022 sono stati infatti ingaggiati il portiere Cardinali e il centrale Spinozzi (cresciuti nel vivaio della Roma), il laterale Tessiore e il terzino Ercolano (entrambi di scuola Sampdoria), infine la punta Same (Hellas Verona).

Altri giovani interessanti sono il laterale di centrocampo Teraschi e la seconda punta Mascia. L’asticella dello spessore tecnico si alza con i due ex giallorossi Jefferson e Di Livio, il mediamo Amadio (fortemente voluto dallo staff tecnico) e l’esperto difensore centrale Andrea Esposito.

Il Latina non ha i numeri per ambire a posizioni di alta classifica, ma tanta energia nelle gambe per tentare di giocarsela a viso aperto puntando sull’intensità e sulla rapidità della manovra.

L’impatto con la stagione calcistica non è stato dei migliori, ma alcuni buoni risultati consentono alla squadra laziale di conservare un moderato livello di ottimismo per salvare la categoria.

COME GIOCA

L’impianto di gioco è il classico 4-4-2 con Amadio basso davanti la difesa e Barberini o Spinozzi che si spingono in avanti per fare da raccordo con le due punte.

Il reparto offensivo soffre una certa sterilità e le motivazioni sono molteplici: innanzitutto l’assenza di movimenti senza palla rendono lo sviluppo della manovra fin troppo prevedibile e poi c’è da considerare che la spinta sulle corsie è data con una certa continuità solo sul versante sinistro.

A sinistra giocano Nicolao e Tessiore, quest’ultimo ad oggi rappresenta uno degli elementi più continui della rosa. Il terzino invece garantisce una discreta fase difensiva.

La corsia destra pecca dell’inesperienza di Ercolano, mentre sulla mediana si alternano Di Livio e Teraschi con maggiori compiti di accentrarsi e minori di verticalizzare. In questo caso la libertà di manovra del laterale di centrocampo è subordinata alla capacità del terzino di alzarsi in copertura, cosa che non sempre riesce. Da qui la scelta di accentrarsi sfruttando il movimento a scalare dell’interno di centrocampo.

In difesa spiccano le figure di capitan Esposito e del terzino Nicolao, notevole la caparbietà di De Santis, da rivedere invece Ercolano che spesso si lascia attirare in rischiosissimi uno contro uno.

Il Latina ha disputato le prime gare di campionato dando il massimo nei primi quarantacinque minuti di gioco e dimostrando un vistoso e preoccupante calo di concentrazione nella ripresa.

Il tecnico sta lavorando tanto sull’approccio alla gara quanto sulla continuità di prestazione, per il momento con alterni risultati.

Foto: Latina calcio

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