21 Luglio 2024

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Analisi tecnico / tattica: Latina – Catanzaro 0-2

scritto il: giovedì, 21 Ottobre 2021 - 00:00

Tempo di lettura: 4 minuti

Un Catanzaro con la testa ai prossimi match mantiene i ritmi bassi per tutti i 90 minuti, capitalizza due palle inattive e porta a casa i tre punti con una facilità disarmante. Latina ingenuo ma volenteroso.

FORMAZIONI

Di Donato sorprende tutti schierando i suoi a specchio con un inedito 3-4-2-1 che vedeva Cardinali in porta, DeSantis Esposito e Giorgini in difesa, Teraschi Amadio Marcucci e Nicolao a centrocampo, Sane e Tessiore dietro la punta Carletti.

Calabro propone un mini turn-over schierando dal primo minuto DeSantis al posto dell’acciaccato Martineli più Curiale e Vazquez in avanti. Per il resto formazione ormai confermata con Branduani fra i pali, DeSantis Fazio e Scognamillo in difesa, Rolando Verna Wellbeck e Vandeputte a centrocampo, Curiale e Bombagi dietro Vazquez.

PRIMO TEMPO

Il match è iniziato con un certo dinamismo, entrambe le squadre hanno provato a ribattere colpo su colpo producendopiù vitalità che pericolosità alla manovra. Al 14° Teraschi ingenuamente interviene con la mano su angolo di Vandeputte, l’arbitro decreta il rigore che Vazquez realizza di potenza.

Nei restanti successivi trenta minuti di gioco succede poco o nulla. I padroni di casa cercano ripetutamente l’imbeccata giusta per il tridente offensivo, ma la retroguardia giallorossa controlla agevolmente sia il centroboa Sane che le rare iniziative di Carletti.

Il numero 9 neroazzurro, ben contrastato da Fazio per tutto l’arco della prima frazione di gioco, intorno al 30°esimo minuto prova a ingannare l’arbitro lasciandosi cadere dopo un contrasto spalla a spalla con Scognamillo.

Forte del vantaggio e in pieno controllo del gioco, il Catanzaro rinuncia alla fase di pressing contando sulle proprie capacità di recupero e ripartenza, tuttavia di veri contropiede non se ne vedono. Di contro i padroni di casa si sono limitatia una abbozzata costruzione dal basso che si esauriva nel primo passaggio per Marcucci, poi era un susseguirsi di lanci di medio corto raggio che non hanno mai sorpreso la difesa ospite.

La padronanza nel controllo di Amadio è risultata discreta, ma inefficace per dare respiro allo sviluppo della manovra che è quasi sempre scivolata sulla corsia sinistra dove Nicolao e Tessiore hanno incontrato l’arcigna fase difensiva di Rolando e DeSantis. Quest’ultimo all’esordio da titolare si è dimostrato all’altezza della situazione.

Le poche volte che il Catanzaro ha deciso di alzare i ritmi, Curiale e Bombagi hanno fatto molto movimento consentendo a Vandeputte e Vazquez di ricevere palla e tirare. In particolare Bombagi si è distinto in due occasioni recuperando palla sulla trequarti, mentre Curiale ha provato a replicare la sua giocata tipica di ricevere e difendere palla spalle alla porta in attesa dell’inserimento del compagno.

SECONDO TEMPO

A inizio ripresa Di Donato effettua due cambi mandando in campo Rosetti al posto di un inconcludente Sane e poco dopo Atiagli e DiLivio, piazzati sulla corsia sinistra (la destra del Catanzaro) forse ritenendo di sfruttare un ipotetico punto debole dei giallorossi per la presenza di DeSantis.

I giallorossi iniziano al piccolo trotto e realizzano agevolmente il raddoppio sugli sviluppi del secondo calcio d’angolo. Scognamillo non interviene di testa ma di petto deviando la palla quel tanto che basta per mettere in chiaro che quando il Catanzaro attacca può e sa far male.

Lo 0-2 demotiva i neroazzurri che faticano a trovare il bandolo della matassa, mente i giallorossi amministrano con eccessivo lassismo le velleità dei padroni di casa tant’è che le urla di Calabro finiscono per sovrastare i cori dei tifosi.

Di Donato corre ai ripari e ridisegna la corsia sinistra mandando in campo il velocissimo Atiagli e l’ex Di Livio, Tessiore viene dirottato sulla corsia destra. La manovra del Latina si fa più interessante, il fraseggio più preciso, ma bisognerà aspettare altri 15 minuti per veder cambiare qualcosa e cioè quando farà l’ingresso in campo un altro ex: Jefferson.

Nei minuti finali la squadra di casa si dimostra più volenterosa che precisa, Jefferson si danna l’anima per mettere i compagni in condizione di concludere ma Carletti e Barberini non dimostrano la necessaria lucidità nelle uniche due buone occasioni costruite.

Il Catanzaro continua ad amministrare e Calabro effettua qualche cambio più per dosare le energie che per chiare esigenze tattiche. L’ingresso di Carlini, Bearzotti, Risolo, Tentardini e Cianci restituisce la misura del divario fra due compagini agli antipodi di una classifica che inizia a delinearsi come le rispettive società meritano.

CONSIDERAZIONI

Nonostante le dichiarazioni pre-partita di Calabro e qualche sua sfuriata odierna (ndrper un’eccessiva rilassatezza dei suoi), il Catanzaro è sceso in campo ben consapevole della propria forza. Senza voler mancare di rispetto agli avversari, ma oggi sembrava che i giallorossi avessero la testa ai prossimi due match più che a quello in corso.

Il Latina ha provato a giocare la sua onesta partita prima schierandosi a specchio e poi cercando di sfruttare la corsia meno forte dei giallorossi (quella di competenza di DeSantis), ma riuscendo solo ad annoiare Branduani che nell’unico intervento degno di nota non si è fatto sorprendere dal tiro ciabattato di Barberini.

Troppo ampio il divario fra le due squadre, troppo forte la truppa giallorossa al cospetto dei padroni di casa che hanno cercato di sorprendere gli avversari con lanci sulla corsia sinistra per Tessiore oppure cercando il gioco di sponda di Sane.

Il più pericoloso dei neroazzurri (ndr Carletti) ha provato a ingannare l’arbitro per ben due volte forse nel vano tentativo di raccogliere dalla dea bendata ciò di cui il Catanzaro aveva beneficiato dopo l’ingenuità di Teraschi.

Nonostante il match fosse alla portata di qualsiasi formazione mister Calabro decidesse di schierare, il Catanzaro non ha offerto nuove sperimentazioni disponendosi ancora con il 3-4-2-1 e cioè con i due mediani Verna e Wellbeck a girare davanti la difesa. Segno dunque che di tornare al play basso non se ne parla.

In futuro, con impegni maggiormente probanti, analizzeremo il percorso tattico di Calabro che al momento sembra indirizzarsi verso decisioni importanti e inattese, che con tutta probabilità saranno da prendere nella prossima finestra di mercato.

Le note degne di menzione, giusto per non ripetersi citando sempre gli stessi giocatori, sono per De Santis che ha svolto bene il ruolo assegnatogli proponendosi anche in avanti sulle palle inattive (un suo gol è stato annullato per carica sul portiere) e per Curiale che ha fatto un gran movimento fra le linee con la consueta padronanza di mezzi tecnici.

Nel Latina sono invece da segnalare la velocità di Atiagli che è stato prima schierato esterno di centrocampo e successivamente terzino quando Di Donato ha deciso per il 4-2-4, nonché Tessiore che si è distinto su entrambe le corsie.

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