E dire che l’occasione ce l’ha avuta, facile facile: dopo il gol bastava levarsi la maglia e l’arbitro sicuramente lo avrebbe ammonito. Così Stefano Scognamillo avrebbe fatto contenti tutti. O quasi. Di sicuro non sarebbe stato contento il suo allenatore e coloro che credono che non bisogna avere paura, che è necessario pensare a una gara per volta.
Di contro c’è una buona maggioranza calcolatrice che già da domenica scorsa, dalla gara contro il Taranto, quasi incitava il buon Stefano, in diffida, a farsi ammonire in modo da saltare la gara con il Latina (sulla carta più facile) e non rischiare di non esserci per Monopoli e Bari. Che strano il tifoso, se giallorosso ancora di più: una stagione intera, sommando la scorsa e l’attuale, a criticare il difensore per i troppi cartellini gialli, dieci mesi a protestare – spesso ironizzare – perché “ogni gara si fa ammonire” e ora che, pare più disciplinato, tutti a chiedergli di farsi ammonire.
Un paradosso che fa sorridere, benchè dovrebbe far riflettere. Il tifoso del Catanzaro – non tutti ovviamente – non è mai contento, anche queste piccole cose lo fanno percepire e rischia, così facendo, di creare dei grandi paradossi: da “chi è sto Pierno?” a “ma è forte sto ragazzino”, da “Calabro out” a “complimenti mister”. Le ultime incongruenze di una tifoseria matta, ma nel senso buono, pazza ma di amore. Perché la passione è così accecante da non far vedere con lucidità determinate cose e farsi coinvolgere troppo dal risultato.
Così, nel caso specifico, ad esempio, non si capisce che Scognamillo sia pedina fondamentale per la difesa giallorossa e lo era a maggior ragione dopo l’infortunio di Martinelli (sostituto egregiamente da De Santis). E poi ha siglato il gol della tranquillità, quello subito dopo il quale avrebbe potuto levarsi la maglia e farsi ammonire. Avrebbe saltato la gara col Monopoli, non facile, e ci sarebbe stato sicuro col Bari. Ma soprattutto avrebbe fatto contento tutti.
Si proprio tutti: chi lo ha sempre criticato per i troppi gialli che può dire con orgoglio “visto, te lo avevo detto” e chi già pensa al Bari col terrore di non poter schierare Scognamillo. Caro Stefano, non ti curar di loro ma guarda e…segna, come stai facendo in questa stagione. Li si che metteresti d’accordo tutti, anche i matti tifosi delle Aquile.
Ottimo articolo, chissà se servira’ da lezione. Premesso che Scognamillo (a proposito dite a Cianci che non si chiama Scognamiglio come detto nell’intervista di Eleven Sports dopo la partita col Taranto) lo scorso anno in giallorosso è stato espulso solo una volta (cosa che per un difensore è quasi fisiologico), quindi se si fa ammonire e poi si sa gestire non vedo quale è il problema…Giudicare un giocatore perché si fa spesso ammonire e non per come gioca è da autolesionisti. Io di Scognamillo in squadra ne vorrei 11 (e per fortuna in squadra ne abbiamo più di uno…), uno che per superarlo gli devi sparare, non so tira mai indietro, ci tiene alla maglia e ora si scopre pure come goleador. Grande Scognamillo, con gli altrettanto grandi Martinelli e Fazio i Magnifici 3 Moschettieri del Catanzaro
Direi che Scognamillo ha migliorato il suo rendimento da quando Calabro gli ha invertito la posizione con Martinelli