Lo 0-2 di Latina porta il Catanzaro a conquistare il quarto successo di fila che permette ai giallorossi di consolidare il secondo posto e lanciarsi con convinzione all’inseguimento del Bari. Ai microfoni di catanzarosport24.it è intervenuto il diesse delle Aquile, Alfio Pelliccioni.
Direttore, quarto successo di fila il Catanzaro si lancia con convinzione all’inseguimento del Bari.
“Il Catanzaro c’è sempre stato, non ci siamo mai nascosti nel voler disputare un campionato di vertice anche nei momenti difficoltà, che sono fisiologici per qualsiasi squadra, ho sempre visto il bicchiere mezzo pieno”.
Di certo le vittorie aiutano ed alzano il morale
“Non potrebbe essere diversamente, alla fine contano i numeri e vincere fa sempre bene soprattutto se ti chiami Catanzaro e sai di dover costruire qualcosa di importante”.
Le 4 vittorie consecutive dicono questo, il Catanzaro ci crede.
“Noi ci abbiamo sempre creduto, dal presidente al sottoscritto passando per l’allenatore. Siamo coscienti di essere in una piazza che ha grosse ambizioni che vanno di pari passo con le nostre motivazioni”.
Prima di questo filotto di vittorie ha mai dubitato della forza del Catanzaro?
“Assolutamente no, sapevamo di aver costruito una squadra che può giocarsi la promozione diretta, certo a chi non piace partire a razzo ed arrivare come un fulmine al traguardo, noi abbiamo rinnovato parecchio la rosa, ed era nelle normalità delle cose attendersi una crescita graduale. Anzi le dico di più, abbiamo ancora buoni margini di crescita”.
Calabro è mai stato in discussione?
“E perché avrebbe dovuto esserlo? Siamo professionisti che per mestiere facciamo calcio, ci confrontiamo tra di noi e non possiamo permetterci di lasciarci trascinare da pressioni esterne che si basano sull’emotività. Abbiamo un allenatore tra i più bravi in circolazione, amato e rispettato da tutto il gruppo”.
A proposito di gruppo il Catanzaro può contare su una rosa ampia e di grande qualità.
“Devo solo ringraziare la proprietà che ha investito risorse economiche importanti permettendomi di allestire, con il Direttore Generale Foresti, una rosa di spessore, noi di fatto abbiamo due squadre. Tutti i nostri elementi sarebbero titolari ovunque”.
A proposito di gruppo esiste un caso Cinelli?
“Dovrebbe esistere un caso solo perché gioca poco? Cinelli è per noi un elemento importante lo abbiamo inseguito a lungo sul mercato, è solo in ritardo di condizione e quando sarà al pieno della forma avremmo acquisito anche il supporto di un grande calciatore”.
Per la promozione diretta in Serie B è una corsa a due tra Catanzaro e Bari?
“Mi piacerebbe che fosse così, ma dopo solo 10 giornate ancora è presto per dirlo. Di certo noi è il Bari ce la giocheremo fino alla fine così come non bisogna sottovalutare l’Avellino che a mio avviso può ancora risalire la classifica”
Delle altre inseguitrici chi non bisogna sottovalutare e chi possiamo considerare un sorpresa?
“Non sottovalutiamo nessuno, rispetto per tutti. Se c’è una squadra che mi ha piacevolmente sorpreso è la Turris che gioca un calcio propositivo. Bene anche Palermo e Foggia che possono puntare a disputare un campionato di alta classifica in linea con le ambizioni delle rispettive piazze che hanno una importante tradizione calcistica.”.
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