Il Monopoli ad oggi è una delle poche società virtuose della terza serie italiana, grazie a una gestione parsimoniosa delle risorse e una forte propensione a valorizzare i giovani talenti.
Il patron Onofrio Lopez è entrato in società nel 2015 e dopo due anni ha rilevato tutte le quote societarie diventando l’unico proprietario e primo responsabile di una visione del calcio decisamente affascinante per le motivazioni che lo hanno spinto a prendersi il Monopoli: l’amore per il calcio e la voglia di misurarsi nello sport. Due elementi cardine che da diverse stagioni consentono alla squadra biancoverde di esprimersi su buoni livelli, lontano dalle pressioni di piazze più blasonate.
Terminata l’era Scienza, 4 stagioni con i gabbiani e più di 120 match all’attivo, tocca ad Alberto Colombo prendere il testimone e dare continuità al progetto biancoverde.
IL TECNICO
Il neo tecnico di origini brianzole è ancora in cerca di una piena affermazione. Dopo la lunga e positiva esperienza alla guida della Reggiana sono arrivate una serie di panchine corte con Sud Tirol, Vicenza, Alessandria e Virtus Francavilla.
Un paio di esoneri, un paio di chiamate a stagione già iniziata. Quella di Monopoli vuole essere un’esperienza da sfruttare al meglio facendo leva su una società solida e un ambiente ottimale per far calcio.
La stagione 2021/2022 è iniziata in modo altalenante, subito tre vittorie, poi qualche match interlocutorio cui sono seguite tre sconfitte. Nel turno infrasettimanale il Monopoli di Colombo è tornato alla vittoria domando una Juve Stabia in aperta crisi.
Due sono i moduli preferiti da Colombo: il 4-3-1-2 adottato in passato con diverse squadre e il 3-5-2 con il quale schiera oggi il Monopoli. Dal rombo a centrocampo al play basso, corrono più di due linee di pensiero.
LA ROSA
Il Monopoli ha fatto una scelta di continuità mantenendo in massima parte l’ossatura principale della squadra allenata da Scienza nella passata stagione.
Diversi gli innesti di qualità e quasi tutti mirati a rinforzare i reparti: Hamlili Nocciolini e Viteritti i nomi di maggior esperienza cui si aggiungono giovani di spessore come Langella e D‘Agostino.
Nonostante la finestra del mercato sia stata sfruttata per consentire il pieno svolgimento della preparazione atletica, ad oggi sono diversi i problemi fisici di alcuni elementi. Cosa che non rende semplice il lavoro di Colombo.
Il reparto offensivo gode dello splendido momento di forma di Starita che ha realizzato metà dei gol fin qui messi a segno dalla squadra. Accanto a lui si alternano il giovane D’Agostino oppure Grandolfo in attesa che Nocciolini recuperi il pieno stato di forma.
Il centrocampo è il reparto più interessante grazie alla presenza di capitan Piccinni, del mediano Vassallo e dei laterali Viteritti e Guiebre. La quinta posizione se la giocano Bussaglia Morrone e Langella, ma il pezzo forte rimane Hamlili che tuttavia non ha ancora i 90 minuti nelle gambe.
Il pacchetto arretrato è invece rimasto grosso modo quello dello scorso anno con Mercadante Bizzotto e Arena a comporre il terzetto di difensori titolari. I rincalzi sono tutti giovani (fra questi l’ex Riggio passato in biancoverde a titolo definitivo) ad eccezione di Fornasier che è stato acquistato dalla società pescando fra gli svincolati. Per lui una stagione utile a riscattarsi, ma al momento non è al meglio della condizione.
COME GIOCA
Il Monopoli mantiene sempre molto alta l’intensità di gioco portandosi in pressione alta con il fine di aggredire l’avversario, chiudere le linee di passaggio e quindi tentare di recuperare palla per ribaltare l’azione di gioco.
Un evidente dispendio di energie che costa tanta lucidità, fattore da non sottovalutare e che si è manifestato in tutta la sua portata nelle recenti sconfitte subite dai biancoverdi.
La fase di pressione alta è impostata dalle due punte e da tre centrocampisti, fra cui uno dei due esterni di centrocampo. Questo comporta che il Monopoli si trovi scoperto tutte le volte che l’avversario riesce ad uscire dai blocchi sulla corsia dove insiste il pressing (quindi quando viene superata la posizione del centrocampista esterno) oppure con un rapido cambio gioco sulla corsia opposta.
Si tratta dei classici pro e contro della fase di pressing, che per quanto possa essere ben accompagnata dal pacchetto arretrato non copre mai in maniera esaustiva le possibili contromosse che l’avversario può mettere in atto. Contromosse che tuttavia necessitano di velocità e precisione.
Per avere ragione del Monopoli bisogna essere veloci nella trasmissione della palla e decisamente precisi negli appoggi, altrimenti si corre il rischio di andare sotto scacco proprio per quella insistita aggressività sull’uomo e nello spazio.
Un altro dei punti forti della manovra biancoverde è data proprio dall’occupazione degli spazi ad opera del pacchetto centrale che in fase di impostazione si dispone con Piccinni vertice basso mentre le mezzali Vassallo e Bussaglia salgono per cercare il dialogo con Starita.
Altro possibile sviluppo della manovra è ovviamente quello sulle corsie laterali dove Viteritti e Guiebre sanno offrire profondità e rapidità di cross. Soprattutto Viteritti è capace di saltare l’uomo e crossare con l’uomo addosso, mentre Guiebre oltre alla corsa sa anche interpretare bene la fase difensiva.
Foto: Monopoli calcio
I prezzi sono esagerati per un campionato di lega pro, una tribuna non puo’ costare 27,00 €, come i distinti 22,00 €, Presidente rivedi i prezzi e vedi che li stadio lo riempirsi.