22 Luglio 2024

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Il prossimo avversario – Turris

scritto il: venerdì, 12 Novembre 2021 - 17:04

Tempo di lettura: 3 minuti

Quello fra Turris e Catanzaro sarà uno scontro di alta classifica, con i padroni di casa determinati a sfruttare il buon momento di forma e gli ospiti proiettati nella rincorsa alla capolista.

IL TECNICO

Chiamato alla guida della Turris a metà della passata stagione, Bruno Caneo è uno di quegli allenatori emergenti che fa già parlare di sé.

Sebbene la carriera da allenatore sia iniziata da appena qualche anno con la guida di Messina Savona e Rende in serie D, Caneo è stato allenatore in seconda di Gasperini nel Genoa e successivamente assistente allenatore nell’Inter. Un assaggio di grande calcio nel quale l’allenatore sardo conta di rientrare dopo la classica gavetta nelle serie minori.

Il suo marchio di fabbrica è un 3-4-3 decisamente propositivo che consente alla squadra di mantenere un alto tasso di pericolosità per tutto l’arco della partita. Poco importa se la difesa subisce tanti goal, per Caneo l’aspetto saliente è che i calciatori si possano esprimere al meglio delle loro potenzialità, magari anche divertendosi.

I REPARTI

Il tipo di calcio voluto dal mister comporta un notevole dispendio di energie, aspetto valutato attentamente in sede di calcio mercato e che ha spinto la dirigenza a indirizzarsi verso una rosa con un’età media fra le più basse del girone. Basti pensare che i “vecchietti” in rosa sono soltanto quattro: l’ex Giannone, la prima punta Santaniello, il terzino Varutti e infine il difensore Di Nunzio.

La difesa è affidata ai giovani e volenterosi Esempio Manzi e Lorenzini con Di Nunzio pronto ad entrare in corsa. L’impiego di una difesa giovane e poco esperta è una scelta motivata da esigenze legate alla prestazione.

La Turris infatti pone la linea di difesa a continui strappi che inevitabilmente determinano un netto calo di reattività nella parte conclusiva del match. Così Caneo ha deciso di sopperire al fattore esperienza con la corsa e la grinta che solo i calciatori più giovani riescono a garantire per tutto l’arco dei 90 minuti.

Le due caselle centrali del centrocampo sono occupate da Tascone (altro ex dell’incontro) e uno tra Franco e Bordo. Sulla corsia sinistra troviamo Varutti, una vita in serie C fra il ruolo di terzino sinistro e quello di esterno di centrocampo. A destra agisce invece il talentuoso e giovanissimo Ghislandi, scuola Atalanta.

Anche in questo caso la giovane età e la mancanza di esperienza sono valutate più in ragione della prestazione in campo che del tasso tecnico. Tascone, ad esempio, prima di approdare alla Turris ha militato tra le fila della Paganese, dell’Alma Juventus, del Catanzaro e della Casertana. Bordo è alla sua seconda esperienza in Lega Pro, Franco viene dalla serie D.

Il trio offensivo composto da Santaniello Giannone e Leonetti rappresenta senza dubbio il reparto più interessante con un bottino complessivo di ben 17 reti in 13 incontri. In questo caso il tecnico ha puntato le proprie fiches sull’esperienza anagrafica dei suoi interpreti, infatti Leonetti e Santaniello hanno trascorso metà della carriera in serie D.

COME GIOCA

Caneo ama due accorgimenti tattici: innanzitutto schierare i suoi con la filosofia dell’uno contro uno e in secondo luogo esercitare una costante fase di spinta allargando le giocate in favore degli esterni.

Il 3-4-3 di Caneo non ha segreti da svelare, ma un’impostazione tattica ben nota che per quanto possa essere letta e studiata a tavolino mantiene quel grado di imprevedibilità che nessun altro modulo sa offrire in egual misura.

Si passa da un eccesso all’altro, dall’attacco più prolifico alla difesa più perforata. L’assetto tattico garantisce un alto grado di spettacolarità a dispetto del tasso tecnico, che incide molto poco. Le linee di passaggio sono frutto di fraseggi nello stretto, le triangolazioni hanno lo scopo di liberare il compagno.

In tutte le zone del campo si assiste al dai e vai, alla sovrapposizione. C’è una ricerca continua di superare l’avversario arrivando alla conclusione con pochi e rapidi passaggi.

La Turris di Caneo gioca dunque a viso aperto, soffre gli avversari che fanno molto possesso palla e che esercitano quel tipo di contrasto fisico che impedisce sul nascere lo sviluppo della manovra.

Contando molto sulla condizione fisica, la Turris deve dimostrare maggiore intensità e reattività nella riconquista mantenendo i reparti cortissimi, ma questo porta l’undici a un notevole dispendio di energie che costa molti goal al passivo.

Foto: SS Turris

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