Un pareggio che può stare bene solo ai padroni di casa che a piccoli passi viaggiano verso la salvezza. Non sta bene al Catanzaro messo su per aspirare a ben altri scenari si ritrova invece, con affanno, impantanato in una sesta posizione a ben 11 punti dal Bari capolista.
A Viterbo comincia male con il vantaggio lampo del Monterosi e finisce malissimo con il Catanzaro in 9 uomini per via dell’espulsione di Cinelli e l’uscita di Tentardini per infortunio con Calabro che aveva ormai effettuato tutti e 5 i cambi. Eppure i giallorossi la partita l’hanno fatta, storditi nei primi 10 minuti dal vantaggio iniziale si sono riorganizzati finendo in crescendo un primo tempo che dopo il pareggio di Carlini su rigore hanno avuto almeno tre occasioni per portarsi in vantaggio. Anche nel secondo tempo tanto possesso palla ma poca incisività e se si è riusciti a venire via con un punto il merito va a Branduani autore di una parata strepitosa a dieci minuti dal termine.
In altre occasioni avremmo detto che il bicchiere è mezzo pieno, oggi invece il bicchiere è mezzo vuoto. La squadra da evidenti segnali di cedimento sia qualitativo sia caratteriali e si rischia davvero di buttare al vento l’ennesimo campionato.
Sarebbe fin troppo facile in questo momento alimentare polemiche e sparare nel mucchio, ma non è nostro costume essere “populisti”, ci piace ragionare in un’ottica costruttiva invitando società e proprietà ad una immediata riflessione con prese di posizione che diano una scossa immediata.
Da informazioni in nostro possesso, al momento sembrerebbe che Calabro rimanga saldo al suo posto per cui le cause del momento poco felice vadano ricercate in altre direzioni e non è da escludere che a “pagare” dazio possa essere qualche calciatore.
Poveri noi Direttore, che scempio trattenere questo incompetente, q
Testo sta’ a significare che sia Foresti che Pelliccione hanno fallito in concomitanza con Calabro la stagione, allora se i tifosi avranno gli attributi, dovrebbero disertare gli spalti fino a quando questo Allenatore siedera’ sulla panchina Giallorossa
Situazione insostenibile, è evidente che Dg ed allenatore non sono da vittoria del campionato.Poi dobbiamo metterci d’accordo anche tra noi tifosi e stampa: l’obiettivo è la B? allora servivano dirigenti ed allenatore di spessore e palmares, che avrebbero avuto un altro costo evidentemente.Ma l’obiettivo è davvero la B? Forse a parole ma l’operato del presidente NOTO e la sua intoccabilita’ da parte di tifosi e stampa, fanno pensare che vada bene vivacchiare in una mediocre serie C.
La scelta dei giocatori è stata sbagliata, lenti ed impacciati, preservando la difesa e con un centrocampo agile e di qualità forse avremmo avuto qualche chance, Richiamate Ortoli.
Si chiaramente anche i calciatori non sembrano all’altezza di un primo posto, d’altra parte basta vedere l’organico che ha il Bari ,e se vediamo gli altri gironi ,Il Padova, Sud tirol, Modena,Reggiana che davvero vogliono lottare per arrivare primi, i nostri è vero appaiono lenti e macchinosi, ma ieri Gigi Mardente a Catanzaro informa, parlando di preparazione fisica diceva una cosa interessante su una domanda sul preparatore atletico, che ovviamente deve essere all’altezza ma poi durante la settimana l’allenatore decide che tipo di lavoro atletico preferisce far fare ai giocatori, quindi altro punto a sfavore di Calabro.
Il tifoso del Catanzaro è giustamente stanco di vedere giocare in questo modo, ma dare tutta la colpa a Calabro e, soprattutto, a Foresti è ingiusto. Da dove si è partiti per formare la squadra? Da una difesa compatta e da elementi che hanno disputato un buon campionato l’anno scorso. Cosa dovevano fare il DG e il DS? Trovare giocatori (dal centrocampo in su) che servissero al gioco di Calabro. Mi sembra che la qualità dei singoli arrivati non manca. Il vero problema è che manca la cattiveria agonistica e un impegno constante di alcuni calciatori irriconoscibili sul piano caratteriale. Non voglio fare nomi perché fomentare le polemiche non serve e peggiora la situazione. Serve stare vicini il più possibile alla squadra e alla società per risolvere questi aspetti, così come stanno facendo i meravigliosi Ultrà, soprattutto in trasferta. Forza Catanzaro.
Ormai questo gioco scusate NON GIOCO di Calabro con il Catanzaro lo hanno capito tutti.
Basta attaccarci nei primi minuti e la squadra va subito in affanno se è MOLTO FORTUNATA, se non lo è prende immediatamente GOAL.
Noi non sappiamo RIMONTARE le partite, e quindi è subito notte fonda.
Il Foggia domenica ci farà una goleada gia’ dopo mezz’ora vedrete con questo ancora in panchina saremo sotto di almeno 2 reti.
Ci hanno tolto pure la speranza di credere in qualcosa.
Andate a fare inculo
Col vostro permesso e quello di altri amici voglio dirvi qualcosa, per sommi capi
Giusto e sacrosanto ciò che dice Francesco: disertare in massa lo stadio
La redazione non vuole fare populismo?
Allora facciamo buonismo e teniamo in groppa Calabro che non ha colpe
Preparazione atletica? Che cos’è? È chiara la scarsa preparazione. I nostri preparatori son bravi solo a fare passerella, ogni domenica pomeriggio. Insomma chi sono i responsabili della ns fine?
No Calabro, no il DG, no il DS, no il preparatore atletico. Chi? I tifosi dei distinti? Insomma, chi?
È chiaro che la proprietà non ha né voglia né interesse alla rivoluzione. A giugno Noto lascerà e noi lasceremo il posto alla FC Lamezia che, a grandi passi, ci sta raggiungendo. Però una cosa per chiudere questo penoso fallimento: CALABRO VATTENE. FORESTI VATTENE. Toscano fatti avanti. Altrimenti andate tutti a quel paese
Anch’io sono convinto che dovesse andar male anche questo campionato, Noto vorrà abbandonare ed è per questo che chiedo che venga a parlare con i tifosi e dire cosa vuol fare, per tempo,per non trovarci poi con l’acqua alla gola alla fine della stagione, tanto che in questi 5 anni non c’è stata la volontà vera di provare l’assalto alla B è evidente.
Premettodi non aver mai amato Calabro, ma a questo punto del campionato e con tante partite pareggiate, credo che tutte le colpe non possono essere solo del mister e nemmeno di Foresti. State attenti: se avessimo vinto soltanto 4 partite delle 7 pareggiate cioè poco più della metà, oggi saremmo qui a commentare in modo totalmente diverso, vedendo il Bari a soli 3 punti di distacco. Le colpe secondo me sono da dividere equamente, fra tutte le componenti. L’unica a salvarsi è la tifoseria più accanita. Per il resto anche il GRANDE pubblico, che non si è mai visto allo stadio, ha una percentuale di colpa. Comunque nulla è perduto. Tutti allo stadio ad incitare i nostri beniamini (un po’ leziosi)