20 Luglio 2024

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Catanzaro – Vibonese 1-1: analisi tecnico/tattica

scritto il: domenica, 19 Dicembre 2021 - 18:35

Tempo di lettura: 4 minuti

La Vibonese strappa un pareggio insperato al termine di una partita molto combattuta. Carlini regala ai tifosi un gol di rara bellezza.

FORMAZIONI

Nessuna sostanziale novità nell’undici deciso da mister Vivarini che ripropone il 3-5-2 con Branduani fra i pali, Martinelli De Santis e Scognamillo in difesa, Fazio Bombagi Wellbeck Verna e Vandeputte a centrocampo, Vazquez e Cianci in attacco.

La Vibonese di D’Agostino scende in campo con l’ormai consueto 3-5-2 che vedeva Marson in porta, Polidori Risaliti e Mahrous in difesa, Ciotti Gelonese Basso Cattaneo e Grillo a centrocampo, Ngom e Sorrentino in avanti. Alla mezz’ora la Vibonese è costretta a rinunciare a Grillo.

PRIMO TEMPO

Prima frazione di gioco avara di emozioni con gli ospiti che hanno provato a vivacizzare la manovra con profondi lanci sulle corsie esterne. In particolare si è messo in evidenza il giovane Grillo che ha creato qualche preoccupazione sulla corsia presieduta da Fazio e Martinelli.

Dopo l’uscita del numero 7, circostanza che è costata il giallo a Fazio per gioco pericoloso (colpisce l’avversario sulla fronte con i tacchetti), gli ospiti si sono asserragliati dietro chiudendo efficacemente tutte le linee di passaggio. I giallorossi hanno accerchiato l’avversario senza però trovare lo specchio della porta.

Vandeputte è stato l’unico ad impensiere Marson con una conclusione velenosa a una manciata di secondi dal duplice fischio dell’arbitro. Sempre il belga pochi minuti prima aveva trovato Cianci in piena area di rigore ma il centravanti giallorosso di testa ha mandato fuori. Davvero troppo poco per aver ragione di un avversario chiuso dietro e pronto a ripartire.

SECONDO TEMPO

La ripresa si apre con i padroni di casa decisi a conquistare l’intera posta in palio e nell’arco di tre minuti il destino si fa beffe dei ventidue in campo con una rocambolesca serie di eventi.

Prima tocca alla Vibonese tirare un sospriro di sollievo per un maldestro rinvio di Ciotti che per poco non beffa il proprio portiere, poi è Vandeputte a impegnare severamente Marson con un insidioso calcio di punizione che il portiere neutralizza a fil di palo. Quindi ancora gli ospiti, in una delle rare occasioni in cui riescono a proiettarsi in avanti, si fanno pericolosi con Ngom che solo a centro area colpisce debolmente fra le braccia di un incredulo Branduani.

A metà della ripresa sale inevitabilmente la pressione dei padroni di casa con l’intera linea difensiva che inizia a proporsi, così Martinelli si ritrova nell’insolito ruolo di esterno alto e appoggia corto per Scognamillo che da due passi tenta la deviazione di tacco, Marson d’istinto si salva in corner.

Non è un Catanzaro da applausi, ma il gol è nell’aria tuttavia la costante iniziativa dei giallorossi si infrange inesorabilmente sul muro eretto dalla Vibonese negli ultimi 20 metri.

Nei minuti finali accade quel che non ti aspetti. Vazquez rimedia il secondo giallo ed è costretto a lasciare anzitempo il terreno di gioco. Sugli sviluppi del calcio di punizione Senesi crossa dalla trequarti, libero da marcature Martinelli svirgola il pallone mettendo fuori causa Branduani per il vantaggio degli ospiti.

Un minuto più tardi ci pensa Carlini a scacciare le streghe dal Ceravolo. Il numero 29 riceve palla dentro l’area e spalle alla porta, da posizione defilata, inventa un pallonetto sul palo più lontano facendo esplodere di gioia l’infreddolito pubblico sugli spalti.

Infine ci prova anche Curiale a tempo scaduto, ma da pochi passi l’attaccante giallorosso spara alle stelle.

CONSIDERAZIONI

Probabilmente senza l’uscita di Grillo la Vibonese avrebbe osato un po’ di più e conseguentemente il Catanzaro avrebbe avuto maggiori chances di aggiudicarsi l’intera posta in palio. Giocare contro un avversario chiuso non è mai semplice, ma questo non può e non vuole essere un alibi.

Con Verna e Bombagi per la prima volta in stagione schierati in posizioni invertite, rispettivamente a sinistra e destra di Wellbeck nell’inedito ruolo di regista, il Catanzaro si è reso pericoloso sulla catena di sinistra grazie all’inesauribile Vandeputte, che come al solito garantisce dinamicità e profondità alla manovra.

L’iniziativa di Vandeputte è stata ben accompagnata dai movimenti e dalle sovrapposizioni di Verna che ha disputato un’ottima prestazione, mentre sulla corsia opposta Bombagi è rimasto un po’ frenato da Fazio, che non ha lo stesso passo del belga ed offre garanzie di carattere difensivo più che offensivo.

Se nella fase di rifinitura Bombagi è stato poco coinvolto, per Vazquez è stata decisamente una giornata opaca. Con i corridoi intasati e un groviglio di magliette bianche a chiudere le linee di passaggio, Vazquez è rimasto tagliato dal gioco per lunghi tratti del match. Cianci si è visto un po’ di più perché ha nelle corde il movimento a venire incontro, tuttavia quando cercava di farsi trovare in area difficilmente ha avuto occasioni giocabili.

La Vibonese non ha mai alzato la linea di difesa né tanto meno ha tentato di pressare alto nonostante Sorrentino abbia più volte invitato i suoi ad alzarsi. Ngom ha cercato di sorprendere la retroguardia giallorossa lanciandosi nello spazio, ma ha avuto pochissimo supporto dai compagni finendo per predicare nel deserto.

Bello e corretto il duello fra Ciotti e Vandeputte, più fisico e con qualche affettuosa scaramuccia quelli offerti da Mahrous e Vazquez da una parte e Ngom e De Santis dall’altra.

La grinta e la determinazione della Vibonese di uscire indenne dal Ceravolo non celano le difficoltà della squadra nel trovare la conclusione a rete. Oltre ad un baricentro decisamente più alto sarebbe indispensabile una maggior collaborazione delle mezzali che in fase di spinta si sono viste pochissimo e quasi esclusivamente con Gelonese. Decisamente interessante il giovane Grillo che ha dimostrato personalità e padronanza nel controllo al cospetto di avversari d’esperienza come Fazio e Martinelli.

Al netto dei possibili e futuri stravolgimenti tattici, il Catanzaro deve necessariamente migliorare la fase conclusiva della manovra.

Affrontare avversari molto chiusi non è mai semplice. Per quanto siano state lodevoli le iniziative di Scognamillo e Martinelli nel tentate di creare la superiorità numerica portando la sfera a ridosso della trequarti, i giallorossi hanno faticato nel trovare la via della rete.

Corretto il primo doppio cambio deciso da Vivarini che ha sostituito Bombagi e Fazio con Carlini e Bayeye. I giallorossi si sono fatti decisamente più pericolosi all’altezza dei 25 metri grazie ai movimenti a incrociare del conte Max, Bayeye invece è rimasto molto largo ben controllato da Senesi.

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