Un Catanzaro che ha deluso le aspettative di inizio stagione con un rendimento molto al di sotto rispetto a quelle che erano le premesse della stagione. Una squadra forte, la più forte dell’era Noto, con il secondo monte ingaggi del girone C della terza serie che però ha ottenuto sul campo molto meno rispetto a quanto avrebbe potuto e dovuto. Nel fare un bilancio, giunti al giro di boa del campionato, questa è l’inevitabile conclusione a cui si arriva. Ma cerchiamo di analizzare i motivi che hanno determinato questo risultato. Una squadra costruita secondo il modulo caro a mister Calabro, quel 3-5-2 che nella passata stagione, grazie all’ottimo rendimento dell’ultimo mese in particolare, ha consentito ai giallorossi di agguantare un insperato secondo posto in classifica alle spalle di un’irraggiungibile Ternana. Una campagna acquisti che ha portato sui tre colli dopo un inseguimento praticamente di un mese 3 degli elementi più quotati della categoria che, per un motivo o per un altro hanno ampiamente deluso. Uno si tutti Cinelli che forte delle sue tante presenze tra B e C non ha però reso per come risulta dal suo curriculum. Ha iniziato da titolare ma non ha espresso quanto richiesto, così come nelle occasioni in cui ha giocato tra Coppa Italia e da subentrato a gara in corso. Il regista potrebbe essere uno di quelli che lascerà il Catanzaro anche perché il nuovo tecnico non lo considera importante in base alle sue gerarchie degli uomini da scegliere per la mediana. Tralasciando Rolando che ha giocato poco a causa dell’infortunio che lo terrà fuori almeno fino a marzo, l’altro elemento così tanto acclamato e per il quale è intervenuto il Sassuolo per definire il suo arrivo in città è l’attaccante Cianci. Tecnicamente dotato e dal buon fisico il calciatore barese non è riuscito a fare la differenza nel reparto avanzato come dimostrano le poche reti all’attivo.
Sarà dunque tra centrocampo e attacco che saranno concentrate le attenzioni della dirigenza nella imminente sessione di calciomercato. E’fondamentale però non ripetere gli errori delle passate stagioni e specialmente di inizio stagione quando si diede luogo alla ricostruzione dell’organico cui sarebbe bastato l’innesto di 3-4 pedine di spessore per avere maggiori garanzie in termini di rendimento. Niente ricostruzione quindi ma solo acquisti mirati che possano comprendere oltre al regista, due esterni di centrocampo (Porcino andrà via e in attesa del rientro di Rolando a destra) e un attaccante di categoria che garantisca la doppia cifra in termini di marcature in virtù del fatto che mister Vivarini non ha fatto mistero di voler schierare un tandem offensivo. Necessita quindi la presenza di un uomo d’area che finalizzi le manovre e che comunque rappresenti un’ottima alternativa.
In uscita da valutare anche la posizione (non facile) di Curiale in attacco, quella di Monterisi in difesa e Ortisi e Bayeye a centrocampo. Vivremo l’ennesima campagna acquisti “di riparazione” con le medesime ansie degli anni passati ma ciò che conta è comunque mantenere la compattezza tra tifosi, squadra e dirigenza e credere fermamente nell’operato di questa società alla quale non deve mai mancare la fiducia, se si vorrà continuare a vedere calcio in città
scritto il: mercoledì, 29 Dicembre 2021 - 17:05
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Sig. Maurizio, se mi è permesso vorrei non essere d’accordo con lei che ha definito l’attuale rosa del Catanzaro la più forte dell’era Noto. Mi spiace ma pare che foresti, Pelliccioli e compagnia, non abbiano costruito una squadra forte, altrimenti i risultati sarebbero altri, questo è il mio parere che spero di poter esprimere senza essere additato di non essere tifoso delle aquile che seguo dal lontano 1974.Secondo il mio parere, la più forte dell’era Noto è stata quella di Auteri e Lo giudice, una Squadra che giocava bene e che poteva andare oltre il terzo posto se Giannone avesse segnato al ritorno con la j. Stabia. Da quando è andato via Auteri, non ho più visto una partita decente. Auguri e speriamo di cambiare rotta con Vivarini. Sempre forza Aquile!!!
Inutile leggere il nuovo kilometrico articolo.Gli errori sono noti e sempre uguali: arrivano calciatori a fine carriera o infortunati, o a corto di preparazione fisica o a fine sessione di mercato.Tutto ciò accade anche perché non si è in grado di gestire il rapporto con i vari procuratori,da qui vediamo calciatori inutili e male assortiti…il resto (discussioni su allenatori moduli etc. è solo fuffa)….
Concordo con entrambi, niente da aggiungere
Quello che voglio dire è soltanto una cosa: Risolo sicuramente andrà a Monopoli, Bearzotti a Treviso, mentre Albertini del Catania verrebbe a Catanzaro. Questo è quanto ho letto al momento. Le notizie sono ancora scarne e le voci si susseguono, speriamo di non fare un altro fallimento.
Inutile cercare toppe, il vestito e’ da buttare. Fiducia a Noto e Vivarini;il resto e’ zero.
Abbiamo un CATANZARESE Doc. È il Sig. FRANCESCO CERAVOLO, mi meraviglio che non venga interpellato visto della sua vastissima esperienza calcistica compreso la Juventus!!! Xché il Presidente NOTO è fratelli non lo convocano??? Sicuramente faremo bene, lui sa quale giocatori ci vogliono a CATANZARO!!!! FORZA GIALLOROSSI!!!!
Egregio Vincenzo, mi dispiace deluderla Il Sig Franco Ceravolo non è Catanzarese !
Si parte con i rinnovi per poi mandarli via a luglio. . . E acquistare ulteriori 13/16 nuovi calciatori , questo è il sistema del Catanzaro negli ultimi 10 anni . . . VI ricordate Princi ? Vi ricordate Cosentino ? E IL Sig Noto ? La stessa situazione. . . . Quindi se il piacere è di vendere ed acquistare significa che dove c’è gusto non c’è Perdenza ! Buon Anno 🎈
Egregio Giuseppe , complimenti per il posto . . . In quell ‘ anno mancava solo una persona , che all ‘ interno dello spogliatoio solo con uno sguardo riusciva a capire il giocatore all ‘istante cosa avesse . . . .in mente , tutto ciò lo può capire solo chi ha fatto CALCIO. . . .A CERTI LIVELLI , mi riferisco al BARONETTO DI POSILLIPO , piace o non piace negli ultimi anni senza di lui nessuna società ha mai vinto . . . Tranne Cosentino dalla C2 alla C1 con Cozza . . . . Ma allora era una C2 paragonata al CND di oggi !