Il Catanzaro conquista la quinta vittoria consecutiva ai danni di una modesta Paganese. Gol partita realizzato da Biasci.
FORMAZIONI
Vivarini opta per qualche cambiamento rispetto alle precedenti uscite posizionando DeSantis al centro della difesa e Welbeck dal primo minuto al posto di Verna, mentre in attacco si rivede Cianci titolare per il 3-4-1-2 così composto: Branduani, Scognamillo DeSantis Martinelli, Bayeye Cinelli Welbeck Vandeputte, Sounas, Biasci Cianci.
Poche le novità nelle fila della Paganese guidata dall’ex Grassadonia che nel consueto 3-5-2 sceglie di partire con Tomassini al posto di Castaldo e Bensaja al posto di Firenze. Formazione composta da Baiocco fra i pali, Sbampato Celesia e De Santis in difesa, Zanini Cretella BensajaTissone e Brogni a centrocampo, Diop e Tomassini in attacco.
PRIMO TEMPO
Prima frazione di gioco bloccata per vie delle marcature a zona ed a uomo decise da Grassadonia. Con Bensaja molto alto nella fase di pressing, Tissone su Cinelli e Cretella su Welbeck, la retroguardia giallorossa ha faticato a trovare le giuste geometrie finendo per restare imbrogliata in una manovra con scarso costrutto.
Si è dunque assistito a una moltitudine di lanci lunghi da ambo le parti. Martinelli ha provato spesso a imbeccare Biasci che è stato francobollato efficacemente da Sbampato, mentre Cianci e Celesia hanno duellato fisicamente finendo entrambi per rimediare il giallo. Per entrata scomposta l’azzurrostellato, per simulazione il centravanti giallorosso.
Gli ospiti hanno rinunciato alla fase di costruzione cercando di scavalcare la mediana con profondi lanci per Diop, non sempre in perfetto equilibrio sul manto del Ceravolo, ma De Santis e Martinelli non si sono fatti sorprendere.
Bloccate anche le corsie laterali dove Brogni ha ben controllato Bayeye, mentre Zanini ha faticato più del dovuto nel contenere Vandeputte. Il belga quando ne ha avuto l’occasione non si è fatto pregare, pregevoli due incursioni in area avversaria.
Le occasioni migliori sono arrivate poco prima della mezzora. A una buona conclusione di Diop, respinta in angolo da Branduani, ha risposto Martinelli con una gran botta che ha impegnato severamente Baiocco.
Sul finire del primo tempo ancora un’occasione per parte. Traversione di Zanini per Tomassini che non ci arriva per un soffio e ottimo inserimento di Biasci dall’out di sinistra con appoggio centrale per Vandeputte che in scivolata non riesce a imprimere potenza alla conclusione.
SECONDO TEMPO
La ripresa è stata totalmente di marca giallorossa. Il Catanzaro ha aumentato i giri del motore e la rapidità della manovra ha consentito di avere la meglio sull’avversario.
Ha iniziato Sounas con un tiro a incrociare che è terminato poco a lato, poi l’azione del gol magnificamente orchestrata dagli uomini chiave dello scacchiere tattico giallorosso.
Il gol nasce infatti da una palla recuperata da Bayeye a centrocampo, l’esterno si accentra e passa per Vandeputte anch’egli accentrato nella ripartenza. Palla in profondità per Cianci che resiste l’intervento di Celesia e scarica su Biasci, il giovane attaccante giallorosso con estrema freddezza si porta la palla sul sinistro eludendo la marcatura di Sbampato e lasciare partire un bolide su cui nulla può Baiocco.
Trovata la condizione di vantaggio il Catanzaro resta alto esercitando una buona fase di pressing che induce a più riprese gli ospiti a commettere errori anche banali. Questo approccio alla gara non è nuovo per i giallorossi che vogliono chiudere l’avversario e la partita senza concedere nulla.
Cianci si divora il gol del raddoppio su cross di Bayeye. Il numero 99 libero da marcature si ritrova nella migliore delle posizioni per centrare lo specchio della porta, ma l’incornata di testa finisce a lato provocando un moto di delusione sugli spalti per la clamorosa occasione sciupata.
Poco o nulla verrà concesso alla Paganese di Grassadonia che al 60esimo decide di effettuare ben quattro cambi. L’ingresso in campo Castaldo Firenze Murolo e Scanagatta non sortisce alcun effetto. La Paganese fatica a costruire e si affida al solito lancio lungo, facile preda della difesa giallorossa.
Vivarini dal canto suo toglie dalla mischia Sounas e Cinelli (quest’ultimo deludente rispetto alle precedenti partite) per Carlini e Verna. Più tardi sarà il turno di Bombagi (finalmente!) e Vazquez.
In pieno recupero la più ghiotta chances per gli ospiti di conclude con un tiro di Diop smorzato dalla difesa giallorossa.
CONSIDERAZIONI
Netto il divario tecnico fra le due squadre che hanno evidentemente obiettivi molto diversi. Il Catanzaro si conferma squadra quadrata e tenace, capace di alzare o abbassare i ritmi dell’incontro mantenendo pieno controllo dell’avversario.
La Paganese ha fatto quel che ha potuto cercando di impedire al Catanzaro di costruire dal basso, chiudendo le linee di passaggio su Sounas e infine raddoppiando sulle corsie esterne dove Bayeye e Vandeputte non hanno espresso il loro solito potenziale.
Con Cinelli non in giornata si è tornato a vedere il potenziale di Welbeck che ha girato bene davanti la difesa. Con il pressing orchestrato dagli ospiti non è stato facile costruire dal basso per via del fatto Biasci era tallonato a vista da Sbampato anche molto lontano dall’area di rigore e per via della posizione decentrata di Sounas sul quale Tissone chiudeva bene la linea di passaggio.
Con Bensaja molto alto la Paganese ha corso i suoi rischi, tuttavia la mossa tattica è stata bene ripagata e probabilmente Grassadonia non avrebbe cambiato nulla se i suoi non avessero subito il gol.
Nella ripresa, la situazione di svantaggio ha costretto la Paganese a cambiare modalità di approccio alla gara e a quel punto Bensaja si è dovuto abbassare facilitando i compiti di Welbeck e successivamente Verna che hanno avuto la possibilità di giocare più alti. A quel punto la linea di difesa si è alzata e per gli ospiti non c’è più stato modo di uscire dalla propria metà campo.
Tatticamente il Catanzaro si è espresso molto bene, Vivarini ha dimostrato ancora una volta di saper leggere bene la partita gestendo le cospicue risorse tecniche a sua disposizione con tempi di inserimento sicuramente pregevoli.
L’unico neo dell’attuale fase di campionato sono i tanti cartellini gialli comminati ai danni dei giallorossi. Non è sempre colpa di decisioni arbitrali errate, la verità va ricercata nella troppa foga con cui i giallorossi affrontano il match. Maggior attenzione non guasterebbe.
È anche con la troppa foga, nel cercare sempre l’anticipo, nel non far respirare l’avversario che questa squadra non subisce gol da più di 4 partite ed è stranettamente la miglior difesa del campionato.