21 Luglio 2024

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Taranto – Catanzaro 0-1: analisi tecnico /tattica

scritto il: sabato, 19 Febbraio 2022 - 17:29

Tempo di lettura: 5 minuti

Continua la striscia positiva del Catanzaro che sbanca lo Iacovone al termine di una partita molto combattuta e tatticamente perfetta. Di Fazio il gol partita, Martinelli monumentale.

FORMAZIONI

Laterza è costretto a fare a meno di Marsili (almeno nel primo tempo) disponendo i suoi con un interessante 4-3-3 che vedeva Chiorra in porta, Versienti Riccardi Benassai e Ferrara in difesa, CivilleriDiGennaro e Labriola a centrocampo, MannehSaraniti e Giovinco a comporre il tirdente offensivo.

Formazione tipo per Vivarini, con l’eccezione dello squalificato Scognamillo, per il consueto 3-4-1-2 composto da Branduani in porta, Fazio De Santis e Martinelli in difesa, Bayeye Verna Cinelli e Vandeputte a centrocampo, Sounas dietro le punte Biasci e Vazquez.

PRIMO TEMPO

Partita che è iniziata con un’attenta fase di studio da parte di entrambe le formazioni. Il Catanzaro ha iniziato con la pressione alta deciso a mettere in difficoltà la retroguardia dei padroni di casa, mentre da parte sua il Taranto ha preferito non correre rischi lanciando lungo per Saraniti.

Questa doppia scelta tattica ha comportato che le squadre restassero un po’ lunghe favorendo la giocata nello spazio che tuttavia è stata contenuta da energiche marcature a uomo e dall’incapacità dei cursori di fascia di entrambi gli schieramenti di superare l’avversario nell’uno contro uno.

Al decimo minuto Chiorra è chiamato al suo primo intervento su un preciso colpo di testa di Sounas su angolo di Vandeputte. Intorno al ventesimo si va federe anche il Taranto con l’esperto DiGennaro che riconquista palla su Cinelli e innesca una fulminea ripartenza servendo un pallone d’oro per Saraniti, Branduani in uscita rimedia spazzando in fallo laterale.

Nella zona centrale del campo sono emerse la capacità di recupero e fraseggio di Labriola e Di Gennaro, mentre il Catanzaro si è affidato alla costruzione dal basso proponendo più volte l’inserimento di Martinelli, che libero da marcature ha creato superiorità nella trequarti avversaria facilitando il dialogo sul versante destro fra Sounas e Bayeye.

Proprio dalla proposizione di Martinelli sono nate due ghiotte occasioni per gli ospiti. Alla mezz’ora il capitano giallorosso difende palla sulla trequarti avversaria e smista un’intelligente pallone per Vazquez che scarica all’indietro per l’accorrente Bayeye che prova la botta, ma Chiorra respinge.

Quasi allo scadere il Catanzaro ci riprova due volte, prima un delizioso filtrante per Vazquez che invita Biasci alla conclusione sulla quale si oppone Chiorra. Un minuto più tardi il Catanzaro regala un delizioso dialogo nello stretto fra Bayeye e Sounasche consente a Vazquez di suggerire un invitante pallone per Cinelli. Il regista s’inserisce e crossa sul palo lontano scavalcando il portiere, Biasci e Vandeputte mancano l’appuntamento con il gol.

SECONDO TEMPO

Il Catanzaro alza subito i ritmi ma è il Taranto ad avere la prima chances di portarsi in vantaggio con una rapida ripartenza di Digennaro che lancia Manneh che prova una conclusione insidiosa, Branduani si rifugia in angolo. Il Catanzaro fatica a organizzare la fase di rifinitura, quando è in possesso palla si ritrova Sounas e Cinelli marcati a vista da DiGennaro e Labriola, si cercano soluzioni sugli esterni ma il Taranto reagisce con raddoppi immediati.

Il primo cambio è di marca rossoblu, Laterza toglie un poco incisivo Manneh (reduce da una prima parte di stagione in cui ha giocato pochissimo) e inserisce l’estroso Mastromonaco.

Poco prima dell’ora di gioco arriva il gol partita sugli sviluppi di uno schema su calcio da fermo. La linea degli attaccanti si posiziona molto al di là di quella dei difensori, Vandeputte si incarica della battuta e scodella a centro area dove i difensori perdono tutti i punti di riferimento per il repentino indietreggiamento della linea avversaria. Nell’immobilismo della difesa del Taranto si inserisce libero da marcature Lito Fazio che di testa insacca per la gioia dei supporters giallorossi.

Il Taranto prova la reazione immediata con l’ennesima ripartenza, questa volta è Labriola a innescare Civilleri che sgroppa sulla fascia e confeziona un assist perfetto per Mastromonaco che tira di prima impressione ma Branduani è reattivo.

Lo scampato pericolo induce il Catanzaro a restare con la linea di pressione alta ma non altrettanto quella di difesa che cerca di prendere le misure del rinnovato assetto tattico deciso da Laterza che allunga i suoi con un 4-2-3-1 che vede Labriola e Civilleri restare nella zona centrale del campo e DiGennaro avanzare sulla trequarti per coadiuvare Giovinco e Mastromonaco.

Vivarini decide quindi che è arrivato il momento di mettere in campo Carlini al posto di Sounas per disturbare con maggior efficacia la costruzione dal basso del Taranto. Costruzione che non avverrà mai e che spingerà Laterza a cambiare i due perni centrali DiGennaro e Labriola per Marsili e Barone.

Il Taranto varia nuovamente l’assetto disponendosi con il 4-4-2 e Vivarini fa altrettanto inserendo Bjarkason e spostando Vandeputte interno con Carlini largo a destra. Nel frattempo Cianci rileva un Biasci stanchissimo ma poco utile alla nuova fase del match che il Catanzaro decide di addormentare spezzettando il gioco e concedendo praticamente nulla ai padroni di casa.

CONSIDERAZIONI

Giocare ogni tre giorni consuma rapidamente energie fisiche e mentali, eppure la truppa giallorossa continua a regalare prestazioni di alto livello dimostrando di aver recepito molto bene i dettami del tecnico, che per la prima volta da quando è alla guida delle aquile ha provato la difesa a quattro con una motivazione prettamente tattica che ha dato i suoi frutti.

Con un pressing posizionale ben calibrato e un Martinelli in stato di grazia, la squadra giallorossa è stata in grado di impedire all’avversario di costruire dal basso e proporsi continuamente nella trequarti avversaria macinando gioco e costruendo moltissimo. In fase di rifinitura è mancato il guizzo vincente, ma le occasioni costruite dai giallorossi sono state diverse e va dato merito al portiere Chiorra di aver effettuato almeno due ottimi interventi così come è giusto riconoscere i meriti della buona difesa rossoblu sempre attenta nelle marcature.

Il Taranto ha preferito bypassare la costruzione dal basso lanciando lungo per Saraniti che ha spesso vinto il duello aereo con Fazio ma raramente è stato in grado di liberare i compagni consentendo così alla difesa giallorossa di recuperare. Dove il Taranto ha avuto la meglio, almeno nella prima frazione di gioco, è stato sulla linea mediana con una buona capacità di recupero delle seconde palla e una discreta aggressione uomo su uomo che ha complicato di piani di Cinelli e Verna.

I due centrocampisti del Catanzaro sono risultati determinanti più nella fase di rifinitura che in quella di contenimento, ma la partita a scacchi intavolata dai due allenatori non ha consentito vivacità al gioco che ne è risultato spezzettato. Alla fine ne hanno risentito entrambe le squadre la cui manovra ha perso fluidità fino alla stagnazione della mezz’ora finale con il Catanzaro disposto a specchio in un insolito 4-4-2.

Qualche buona giocata in velocità e qualche discreta accelerazione si è anche vista, ma si è trattato di situazioni di gioco nate dalle squadre lunghe e da qualche corridoio insolitamente libero. Per tutta la partita le due squadre hanno rispolverato tanta tattica con marcature uno contro uno.

Per il Catanzaro ha funzionato decisamente meglio la corsia destra con Cinelli che ha più volte partecipato alla manovra offensiva dialogando nello stretto con Sounas e Bayeye, meno propositivo Vandeputte a sinistra che, nonostante i movimenti di Biasci e gli inserimenti di Verna, ha faticato molto per gli efficaci raddoppi di Civilleri e Versienti più il recupero di Giovinco.

La solita ecatombe di cartellini gialli ha visto ancora coinvolta la difesa, con DeSantis e Fazio che hanno rimediato il giallo per fallo su Giovinco, e i due attaccanti Cianci e Vazquez, rispettivamente per gioco pericoloso e perdita di tempo. Per il Taranto gli ammoniti saranno soltanto due, Benessai per trattenuta e Saraniti per gioco pericoloso.

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