21 Luglio 2024

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L’F.C: Catanzaro di Kiev a Catanzarosport24.it: “Fermate la guerra, la Nato chiuda il cielo sopra l’Ucraina!”

scritto il: sabato, 05 Marzo 2022 - 19:42

Tempo di lettura: 3 minuti

Non avrei mai creduto che sarei riuscito a mettere da parte una partita del Catanzaro, soprattutto come quella di oggi a Monopoli, ma concedetemelo oggi il calcio passa in secondo piano, dopo essere stato contattato ho vissuto un lungo pomeriggio a contatto con quei ragazzi dell’F.C. Catanzaro di Kiev, fino a ieri calciatori ed oggi soldati, loro malgrado. Ci hanno affidato un accorato appello che riportiamo.

La guerra non stabilisce chi ha ragione, ma solo chi sopravvive” lo scriveva  il filosovo britannico Bertrand Russel, è della sopravvivenza ne sa qualcosa il popolo ucraino suo malgrado risucchiato in una guerra con la Russia, in una crisi quella russo-ucraina che affonda le sue radici in uno scontro diplomatico-militare iniziato nel febbraio del 2014. Si incentra sullo status della Crimea, della regione del Donbass e sulla possibile adesione dell’Ucraina alla NATO.

L’esercito russo continua a bombardare Mariupol e Volnovakha, bloccando di fatto i canali privilegiati dai quali possono arrivare gli aiuti umanitari al popolo ucraino.

Sono già passati 10 giorni dall’apertura delle ostilità, giorni lunghi ed interminabili e da Kiev la società dell’F.C. Catanzaro ci ha affidato un accorato appello: “Fermate la guerra, che la NATO chiuda il cielo sull’Ucraina, siamo sottoposti incessantemente al bombardamento aereo  russo, e lo sono soprattutto i civili”.

L’appello dell’FC Catanzaro sposa in pieno la linea del presidente ucraino Zalenski che ha avuto parole dure contro la Nato per la mancata istituzione della no-fly zone.

L’appello dell’FC Catanzaro scritto direttamente alla nostra testata fa da eco ai numerosi messaggi che il mondo dello sport ucraino sta diffondendo in questi giorni. Particolarmente accorati quelli del mondo del calcio, o come sta accadendo per i calciatori dell’F.C. Catanzaro fino a 10 giorni fa vestiti in pantaloncini e scarpette a tirare calci ad un pallone ed oggi vestiti di mimetica ed anfibi con un fucile in mano a presidiare le strade di Kiev (vedi foto). Questa guerra, a quanto riferisce il ministro della difesa ucraina, Oleksii Reznikow ha fatto segnare il rientro in patria di 66.224 ucraini per combattere l’invasione russa, tra questi molti calciatori militanti in squadre di club europei.

Dalle 4 del mattino del 24 febbraio 2022, quando è iniziata l’azione militare della Federazione Russa contro l’Ucraina, e le 24 (ora locale) del 4 marzo 2022, l’ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha registrato 1.058 vittime civili in Ucraina: 351 morti e 707 feriti, lo rende noto un comunicato diffuso oggi dall’ufficio Onu.

Abbiamo sintetizzato, in parte, le emozioni che ci sconvolgono, che ci aiutino a elaborarle riuscendo anche a trovare una fonte di speranza che illumini chi ha la possibilità per porre fine alle ostilità.

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