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Catanzaro: in un mondo che non ci vuole più, batti il Bari, poi sarà quel che sarà!

scritto il: lunedì, 07 Marzo 2022 - 10:04

Tempo di lettura: 2 minuti

Ero ragazzino allora, non trascorreva giornata che non fossi in quel rettangolo sassoso di via Murano, o in piazza Dogana, scalzo sull’asfalto a tirare calci ad un pallone con gli amici di sempre ad imitare le gesta di Palanca. Non saltavamo un pomeriggio, assolati o piovigginosi, noi eravamo sempre lì, gli altri tifavano una squadra, noi tifavamo il Catanzaro. Eravamo la playstation di noi stessi, Palanca, Pellizzaro, Silipo, Ranieri i nostri idoli.

L’innocenza della memoria mi riporta alla spensieratezza di quando il Catanzaro era la Regina del Sud ed il timore del Nord, da allora molta acqua e passata sotto i ponti, e di quel Catanzaro resta solo l’orgoglio di noi cinquantenni, difficile spiegare ad un ragazzo di oggi chi era il Catanzaro di quell’epoca. Non possiamo far altro che ricordarlo ai posteri attraverso i nostri ricordi.

Il questi ultimi 35 anni, la storia ci ha chiuso fuori dal mondo, come cantava Battisti sembra che: “In un mondo che non ci vuole più”, il clichè è sempre lo stesso, lo è stato in 11 play off e lo è in quelle gare, vedi Monopoli, dove ti aspetti che arrivi quella svolta che cambia la storia, ed invece il grido resta strozzato negli abissi della gola, ti resta il nodo in gola di non essere riuscito ad urlare al mondo intero di essere i più forti, di essere i migliori. Alt! Forse non saremo i migliori, ma siamo i più forti, lo siamo come popolo legato a questi colori, a questa maglia, lo siamo perché abbiamo attraversato le più impervie delle tempeste, ma la nostra fede è rimasta inossidabile.

Lo so che la fuori la speranza è l’ultima a morire, so che molti di voi, pensano quello che penso io, sabato prossimo vorremmo esserci noi in campo, noi inguaribili romantici abituati a vendere cara la pelle. Non possiamo esserci a livello atletico ma posiamo esserci con la nostra presenza e passione sugli spalti: battiamo il Bari e poi sarà quel che sarà! Questo ci sentiamo di chiederlo e pretenderlo da Vivarini e i suoi ragazzi che hanno l’obbligo di crederci e provarci fino alla fine.

I sogni sono fatti per le persone coraggiose, per tutte le altre ci sono i cassetti, e allora andiamo a sostenere questa squadra “In un mondo che non ci vuole più Il mio canto libero sei tu… al di là del limite degli occhi tuoi” battiamo il Bari e poi sarà quel che sarà!

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