Ieri a Messina e per la prima volta del corso di questa stagione il Catanzaro è ha ribaltato il risultato una volta passato in svantaggio. Ci era quasi completamente riuscito a Viterbo contro il Monterosi e in casa con il Potenza, circostanze nelle quali una volta subita la rete Martinelli e compagni raggiunsero solo il pareggio. Ieri in riva allo Stretto il Catanzaro è riuscito nell’intento in ben due situazioni: la prima ribaltando momentaneamente lo svantaggio (1-2); la seconda siglando la rete decisiva del 2-3 dopo aver subito il momentaneo pareggio pochi minuti prima. Carattere dunque e voglia di rivalsa dopo l’immeritata sconfitta nello scontro diretto con il Bari di tre giorni addietro sono state alla base della prestazione nel match con i peloritani. Bisogna far leva su questi aspetti da qui al termine della stagione (play off compresi) senza mai arrendersi e cadere nello sconforto qualora si dovesse subire una rete. Le grandi squadre sono tali non solo per il potenziale tecnico di cui dispongono o per li gioco che esprimono, anche per la mentalità e il carattere che non devono mai mancare. A tal proposito vogliamo sottolineare come il Catanzaro da qualche turno a questa parte stia sbagliando l’approccio con cui inizia le gare o li secondo tempo. Lo dimostrano le reti subite a Monopoli dopo soli 26” dall’inizio del match o ad inizio di ripresa nella gara interna con il Bari quando i giallorossi subirono il gol che risultò poi decisivo ai fini del risultato finale e anche in quel caso dopo pochi secondi di gioco. Stava per capitare anche ieri a Messina se non fosse stato per un intervento strepitoso del portiere Nocchi che ha deviato in angolo un insidioso tiro dalla distanza a meno di 1’ dall’inizio della partita. Cosa succede quindi? E’ indispensabile che specie in difesa, che ieri ha evidenziato non poche lacune nell’arco dell’intero incontro, gli approcci alle gare vengano effettuati con la giusta concentrazione e con quella grinta e cattiveria agonistica che bisogna avere fin da l momento in cui si mette piede sul terreno di gioco.
scritto il: giovedì, 17 Marzo 2022 - 11:29
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Aggiungerei i primi 15-20 minuti delle 2 partite di coppa Italia col Padova: siamo stai in balia dell’avversario tutte e due le volte …
Visto questa difficoltà nei primi minuti (anzi nei primi secondi) della partita conviene forse partire invece che con il 3-5-2 con il 5-3-2 e poi con calma riportare gli esterni nel loro ruolo più congeniale. Comunque la concentrazione, la cattiveria la reattività devono essere un bagaglio da usare SEMPRE, fino al 90mo.