Branduani 7 –Riprende il suo posto fra i pali dopo qualche gara in cui il titolare è stato Timothy Nocchi. Risponde presente nelle circostanze in cui è chiamato in causa dagli attaccanti ospiti, e si disimpegna bene nell’ordinaria amministrazione. Reattivo.
Scognamillo 6,5– Forse un po’ distratto in una o due situazioni, ma per il resto consueta gara all’insegna della grinta e della determinazione, per altro senza alcun condizionamento derivante da un inspiegabile cartellino giallo sventolatogli dal direttore di gara intorno alla metà del primo tempo. Coriaceo.
Fazio7–Un errore su palla in uscita nel primo tempo, una rete clamorosamente fallita nel finale della stessa frazione e un cartellino giallo proprio allo scadere dell’incontro. Tre episodi che tuttavia non macchiano particolarmente una prestazione di alto livello in sede difensiva. Determinato.
Gatti 6–Certamente meglio rispetto alla disastrosa performance di quattro giorni fa, ma ancora qualche errore, soprattutto di piazzamento, nella zona di competenza, oltre a una notevole lentezza nel recupero della posizione dopo transizione negativa o tentativi di scorribanda verso l’area avversaria. Volenteroso.
Bayeye6,5–Presente e dinamico in entrambe le fasi, anche se in qualche occasione, specie nel primo tempo, è messo in difficoltà dall’intraprendenza del dirimpettaio Nunziante. Attivo.
Carlini 6,5 – Prova a cucire il reparto mediano con quello d’attacco, oppure a favorire la corsa di Bayeye, e si sacrifica molto nella fase di non possesso, o di transizione negativa, creando densità a centrocampo o coprendo nel settore di centrodestra o anche sulla corsia. Il lavoro, molto dispendioso, ha come conseguenze che il Conte Max non è sempre lucidissimo quando la sfera transita fra i suoi piedi, e mai davvero geniale. Il grande impegno, tuttavia, non può esser messo in discussione. Generoso.
Maldonado 7 – Fa girare rapidamente il pallone a centrocampo, in fase di possesso, e scherma molto bene il pacchetto arretrato in quella opposta, manifestando notevole senso della posizione. Ordinato.
Verna 7,5 – Corre e interdice, sradicando palloni dai piedi dei centrocampisti avversari o chiudendo efficacemente le linee di passaggio. Durante il possesso, partecipa sovente alla manovra, offrendosi come valida soluzione per i compagni di squadra, senza disdegnare qualche intelligente tentativo di incursione in area avversaria. Su azione da calcio d’angolo, nella prima frazione, realizza anche un goal, che l’arbitro annulla per (dubbio) fuorigioco, su segnalazione del secondo assistente. Gagliardo.
Vandeputte8–Un primo tempo tutto estro e fantasia, da calciatore con qualità di almeno una categoria superiore. Sua la rete che sblocca subito la gara, suoi i passaggi e i vari movimenti che mettono in perenne affanno la difesa ospite. Né Jari si risparmia quando è necessario percorrere in senso inverso la fascia sinistra per contrastare e difendere. Si placa un po’ nell’ultimo terzo di gara (prima di essere sostituito), quando tutta la squadra mantiene ritmi più blandi. Impetuoso.
Biasci 6,5 – Prova più volte a iscrivere il suo nome fra i marcatori di giornata, ma è impreciso o sfortunato. Molto belle, nel primo tempo, alcune combinazioni con Vandeputte, mentre l’intesa con Pietro Iemmello sembra ancora da affinare. Intraprendente.
Iemmello8 –Sostenuto da condizione in crescita evidente, realizza uno splendido goal (il primo al Nicola Ceravolo), nel primo tempo, e coglie una traversa, nella ripresa, con delizioso pallonetto. Costante, inoltre, il contributo al gioco offensivo, contanti movimenti intelligenti e diversi servizi preziosi in favore dei compagni. In breve, Pietro è l’incarnazione, il simbolo, del centravanti moderno. Match winner.
Cinelli(dal 63’)6,5– Rileva Maldonado, surrogandolo bene nei compiti, al di là di un imprudente passaggio in orizzontale all’altezza della linea mediana. Molto bello, intorno al minuto 70, un invito in favore di Biasci. Affidabile.
Sounas (dal 63’) 6+ – Subentra a Carlini ed impatta benino sulla sfida. Non si rende protagonista di grandi giocate, ma è abile a muoversi sempre con i tempi giusti. Applicato.
Tentardini e Vázquez(dal 77’); Rolando (dall’86’)S.V. – Sostituiscono, rispettivamente, Vandeputte, Biasci e Bayeye in fasi di partita in cui il Catanzaro è andato in gestione ormai da un pezzo. Ad ogni modo, se per Federico l’aggettivo è ingiudicabile (non considerando una personale occasione mancata), a entrambi gli esterni si preferisce assegnare quello di bentornati.
Vincenzo Vivarini7 – Schiera il collaudatissimo 3-5-2 (5-3-2 in fase di non possesso), operando due cambi rispetto alla formazione che si è imposta, quattro giorni prima, al Franco Scoglio di Messina. Branduani è preferito a Nocchi fra i pali, mentre Bayeye sostituisce Bjarkason. Il Catanzaro trova due reti nei primi dieci minuti, e domina l’incontro per oltre un’ora, prima di limitarsi ad opportuna gestione. Numerose le occasioni create, a fronte di un paio concesse ai volenterosi ospiti, per altro falcidiati da squalifiche, infortuni e un paio di defezioni dovute a casi di positività riscontrati nei minuti precedenti il match (e cagionanti un ritardo nel fischio d’inizio). Molto pregevoli la rapidità negli scambi, i movimenti richiesti ai calciatori più tecnici, l’aggressività, la distanza fra i reparti, giusto per citare solo qualcuno fra i dogmi del bravo tecnico abruzzese. Da apprezzare le scelte in sede di sostituzioni: se a Iemmello, per intuibili ragioni, è stato giusto far giocare l’intera partita, è apparso corretto sia risparmiare un po’ di fatica a Maldonado e Carlini sia inserire Tentardini e Rolando, da tempo assenti dal terreno di gioco, e addirittura all’esordio nell’anno solare 2022. Se proprio si vuol trovare il pelo nell’uovo, l’unica pecca è la mancanza di un pizzico di cinismo in più: davvero troppe le occasioni sciupate. Le reti realizzate, se poco importanti in questa fase, potrebbero avere valore determinante in quella che sarà la coda del campionato. Naturalmente, sarà compito del Mister quello di lavorare su tale aspetto, inculcando nei suoi calciatori una cattiveria agonistica maggiore rispetto a quella attuale. Tutti gli avversari vanno rispettati, ma non può esserci pietà. Per nessuno. Preparato.
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