22 Luglio 2024

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Catanzaro – Monterosi 1-2: analisi tecnico/ tattica

scritto il: domenica, 03 Aprile 2022 - 17:18

Tempo di lettura: 5 minuti

Foto: Massimo Carlostella

Il Monterosi Tuscia bagna il suo debutto al Ceravolo con un’importante vittoria. Per il Catanzaro si complica il finale di stagione con il secondo posto a rischio.

FORMAZIONI

Vivarini cambia poco rispetto alle ultime uscite ripoponendo Sounas sulla trequarti e Welbeck al posto di Verna in mezzo al campo per il 3-5-2 composto da Branduani fra i pali, Scognamillo Fazio e Gatti in difesa, Bayeye Welbeck Cinelli Sounas e Vandeputte a centrocampo, Biasci e Iemmello in attacco.

Mister Menichini conferma Basitin cabina di regia ma è costretto a cambiare le corsie esterne presentandosi con il consueto 3-5-2 che vedeva Alia fra i pali, Mbende Porri e Piroli in difesa, Tonetto Adamo Franchini Parlati e Basita centrocampo con la coppia d’attacco formata da Costantino e Artistico.

PRIMO TEMPO

La prima frazione di gioco è iniziata con una certa vivacità. Le squadre disposte a specchio e una disposizione tattica più orientata alla zona che alla marcatura ad uomo hanno concesso spazi e qualche buona occasione da rete.

La prima buona chance di andare in gol è per gli ospiti con Parlati che imbecca Artistico, due passi dentro l’area e tiro da distanza ravvicinata ma Branduani in uscita bassa si oppone chiudendo lo specchio della porta.

Rispondono i giallorossi con una doppia occasione. La prima si confeziona sull’asse Biasci Vandeputte con il belga che appoggia al centro per Sounas, il greco tenta la mezza girata ma la difesa sventa. La seconda nasce da un bel passaggio di Cinelli per Biasci che dentro l’area riesce a trovare il modo di concludere nonostante l’opposizione di Mbende, respinge il portiere Alia.

Con il trascorrere dei minuti le fiammate iniziali si affievoliscono nonostante i ventidue in campo cerchino di mantenere buoni ritmi.Un po’ il forte vento e un po’ la scarsa determinazione nella conquista dei tre punti regalano però un prosieguo di match meno esaltante nel quale non succede più nulla.

L’unica nota fuori dal coro è l’ennesimo schema su calcio da fermo ad opera dei giallorossi. Un nutrito gruppetto di giocatori parlotta accanto al pallone per poi proiettarsi in area al momento della battuta a due con appoggio morbido a centro area. L’attento Borri, vero leader sulle palle alte, sventa la minaccia.

I giallorossi si concedono qualche giocata leziosa con buone iniziative negli scambi fra Iemmello e Sounas o fra Vandeputte e Wellbeck, gli ospiti in completa casacca nera rispondo con qualche sortita nello spazio lanciando Artistico o proponendo qualche buono spunto di Tonetto sulla corsia sinistra.

I duelli tecnici più interessanti li offrono Tonetto e Bayeye. Entrambi sono più bravi nella fase propositiva che in quella difensiva, ma dai loro piedi non arriveranno cross degni di nota.

SECONDO TEMPO

Anche la ripresa è iniziata con una certa vivacità, ma rispetto ai primi quarantacinque minuti si sono visti anche dei bei gol. Hanno aperto le danze gli ospiti con l’ottimo Parlati (ex giallorosso) che intercetta un buon pallone a centrocampo e calibra un preciso filtrante per Costantino che non ci pensa due volte e incrocia sul secondo palo un preciso rasoterra. Branduani incolpevole, Fazio un po’ meno per la marcatura poco attenta.

Il Catanzaro non ci sta e si riversa in avanti cogliendo il pari con Sounas. Il tutto nasce da una palla in uscita persa malamente dal Monterosi, Cinelli intercetta e scambia con Vandeputte che gli restituisce la palla, tiro immediato respinto ma la palla finisce sui piedi di Sounas che non sbaglia.

Pochi minuti più tardi il Catanzaro ha l’occasione per portarsi in vantaggio. Verna affonda sull’out di sinistra e appoggia al centro, velo di Iemmello ma Vazquez viene anticipato. L’argentino era entrato in campo da pochi minuti al posto di Sounas per l’inedito 3-4-3 dei giallorossi decisi ad aggiudicarsi l’intera posta in palio.

Il nuovo assetto tattico non riesce a sfondare l’attenta difesa ospite, ci prova Biasci da fuori area ma la conclusione è centrale e non desta particolare pensieri ad Alia.

Menichini manda in campo forze fresche, entrano Verde ed Eluban per Adamo e Artistico. La mossa si rivelerà vincente perché Verde è un diabolico funambolo che rianima il gioco sulla corsia sinistra, proprio dai suoi piedi nasce il traversone vincente che vede Ekuban svettare di testa su Cinelli e insaccare il definitivo 1-2.

Il motivo per cui è Cinelli a cercare di contrastare Ekuban resta un mistero da spogliatotio, pochi minuti prima mister Vivarini aveva deciso di sostituire l’infortunato Fazio con l’ingresso di Maldonado relegando appunto Cinelli al ruolo di difensore centrale.

Mossa sfortunata che costa tre punti e un imprevisto e complicatissimo finale di stagione nel quale il Catanzaro rischia di perdere la seconda posizione in classifica.

CONSIDERAZIONI

Il Monterosi Tuscia ha fatto la sua onesta partita ed ha vinto meritatamente. Certo i valori tecnici erano ben diversi, ma nel calcio le vittorie bisogna conquistarsele sul campo. Ed il campo ha detto che oggi gli ospiti sono stati più cinici, più intelligenti, più affamati e più meritevoli di tornare a casa con l’intera posta in palio.

Proprio ciò che Vivarinicontina a ripetere da settimane, forse a testimonianza del fatto che la squadra ha ormai perso mentalmente quella carica agonistica che l’ha contraddistinta quando il recupero sulla capolista si era ridotto a solo quattro lunghezze.

Proprio il Mister oggi è sembrato fra i meno lucidi, l’idea di forzare la giocata schierando il tridente è stata la montagna che partorisce il topolino con gli ospiti schierati ordinatamente e l’unica conclusione tentata da Biasci.

Agli esperimenti non si finisce mai di abituarsi, ma oggi al Catanzaro serviva maggior proposizione e recupero nella zona centrale del campo, invece il mister ha deciso per il tridente contro una difesa a tre con lo scopo di tenere gli esterni bassi e schiacciare il baricentro degli avversari.

La mossa non ha sortito l’effetto sperato perché il Monterosi con due linee compatte, buona capacità di recupero e molta velocità nelle ripartenze è riuscito a soffrire poco o nulla. Il vero harakiri è arrivato con la sostituzione di Fazio per Maldonado e il conseguente riposizionamento di Cinelli in difesa. Alla prima occasione lo statico Ekuban è saltato quel centimetro in più del marcatore diretto. Un centimetro che ha fatto la differenza.

In casa giallorossa si avverte una certa mancanza di serenità, a più riprese Scognamillo Vandeputte ma soprattutto Iemmello hanno avuto da ridire con i compagni per un passaggio fuori misura, un posizionamento errato, una soluzione di gioco inconcludente. Saranno pure questioni di campo, ma la sensazione è quella di una squadra che ha assoluto bisogno di ritrovare lucidità e spensieratezza per approcciare ai play off nel modo più opportuno.

Tatticamente la partita ha offerto pochi spunti con le due squadre disposte a specchio e nessuna marcatura a uomo, il Monterosi si è difeso bene costringendo il portatore a cercare le soluzioni esterne e creando immediatamente le gabbie per la riconquista e ripartenza che ha coinvolto positivamente l’ex Parlati autore di una buona prestazione.

In fase di possesso gli ospiti hanno costruito poco dal basso preferendo il lancio nello spazio per Artistico oppure cercando lo sfondamento sulla corsia sinistra con Tonetto e successivamente sulla destra con Verde. Due giovanissimi talenti che con un po’ di grinta e cuore hanno ben figurato.

In casa giallorossa le note positive arrivano dall’inossidabile Vandeputte, dal giovane Biasci e anche dal ritrovato Welbeck che in cabina di regia si è ben mosso cercando di velocizzare la manovra che tuttavia, superata la metà campo, finiva per impattare sulla prima linea di difesa ospite.

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