Due vittorie per riprenderci ciò che ci è stato tolto

Foto: Massimo Carlostella

In vista dell’ultima gara interna della stagione regolare la società giallorossa ha deciso di ridurre sensibilmente i prezzi per invogliare i tifosi a riempire il “Ceravolo” e contribuire così ad ottenere la vittoria che consentirebbe a Martinelli e compagni di riprendere ciò che La scellerata decisione arbitrale aveva tolto, quel secondo posto raggiunto e poi perso in seguito alla penalizzazione dei 4 punti conseguiti sul campo contro il Catania.
Una seconda posizione che il Catanzaro deve riconquistare senza se e senza ma, senza cioè badare ai risultati che giungeranno da Avellino in occasione della penultima gara e da Foggia dove gli irpini si recheranno per disputare l’ultima gara stagionale di domenica 24. In questo stesso giorno è in programma anche Bari-Palermo, partita che potrebbe dare la possibilità ai rosaneri di raggiungere quota 66.
Due vittorie che il Catanzaro (terzo a 61 punti) potrà e dovrà ottenere ma solo se disputerà le gare con Campobasso e Vibonese con la stessa mentalità e la medesima determinazione dimostrate nella trasferta di Foggia. Il roboante 2-6 dello “Zaccheria” dove si è ammirato un Catanzaro quasi perfetto per disposizione tattica, per tecnica e per i gioco espresso, non deve però adagiare i giallorossi ma spronarli ancor di più per continuare a dare segnali importanti all’Avellino e allo stesso Palermo (attualmente al secondo posto ma che dovrà osservare sabato un turno di riposo in seguito all’esclusione del Catania).
Concentrazione che deve dunque essere alta nonostante il Campobasso sia ormai salvo ma che ancora classifica alla mano può sperare di occupare uno degli ultimi posti utili per i play off. Stesso atteggiamento mentale anche contro i cugini della Vibonese nonostante gli ipponici siano ormai praticamente retrocessi e non avranno pertanto quella motivazione che generalmente rappresenta uno stimolo in più in occasione delle ultime partite di campionato.
Dopo una settimana in cui la Lega ha dato il peggio di sé prima con la farsa sul “caso Catania” e poi con la decisione ridicola in seguito agli episodi di Foggia, c’è da completare una stagione falsata che noi tutti speriamo possa essere l’ultima disputata in questa fogna (passateci il temine) di categoria dalla quale bisogna assolutamente uscire per non continuare a subire costanti  torti e vessazioni che, vuoi per un verso vuoi per un altro, hanno caratterizzato diversi campionati di terza serie.