Foto: Massimo Carlostella
Il Catanzaro parte al piccolo trotto poi stende la Vibonese con un rotondo tre a zero. Apre le danze Sounas, chiude i conti Bombagi con una doppietta.
FORMAZIONI
Vibonese 3-5-2: Mengoni; Polidori, Suagher, Risaliti; Panati Basso Bellini Gelonese Corsi; Spian Curiale. All. Orlandi.
Catanzaro 3-5-2: Branduani; DeSantis Fazio Gatti; Bayeye Welbeck Cinelli Sounas Bjarkason; Vazquez Iemmello. All. Vivarini.
PRIMO TEMPO
Il Catanzaro ha iniziato al piccolo trotto e manco a dirlo le primissime occasioni sono state di marca rossoblu. Già al sesto minuto di gioco, Spina lanciato in contropiede sull’out destro si è accentrato e ha preferito incrociare sul secondo palo anziché servire al centro l’accorrente Curiale. A distanza di pochi minuti è Gelonese a provare la botta da fuori con palla di poco a lato. Più tardi sarà Basso a provare da fuori.
I giallorossi ci hanno messo un po’ a carburare. Dopo un’iniziale fase interlocutoria in cui si è cercato lo sfondamento per vie centrali, le catene laterali hanno alzato i ritmi di gioco e così gli avanti giallorossi hanno iniziato ad aggredire l’area avversaria con sempre maggior decisione. Buone ma infruttuose le incursioni di Iemmello, ghiotta la chance capitata sui piedi di Vazquez che approfitta di un rimpallo ma da buona posizione manda alto.
Alla mezz’ora il Catanzaro si sblocca. Prima è Iemmello a sciupare una favorevole occasione dopo aver superato Suagher sullo scatto, poi finalmente arriva la pregevole e meritata marcatura di Sounas. Il greco riceve da Bayeye dentro l’area, stop col destro torsione del corpo e tiro immediato col sinistro sul quale nulla può Mengoni.
Il vantaggio rivitalizza gli ospiti che non modificano l’assetto e cercano di approfittare di alcune rapide ripartenze. La più clamorosa è quella sull’asse Vazquez Iemmello con il 90 giallorosso che perde l’attimo per concludere a rete.
Nonostante la matematica retrocessione, la Vibonese ha comunque onorato l’impegno con una discreta capacità di riconquista e qualche buona verticalizzazione dove si è cercato di innescare la rapidità di Spina, il migliore dei suoi. Il Catanzaro dal canto suo ha macinato la solita gran quantità di gioco anche in assenza di alcuni elementi cardini. Si è sentita soprattutto l’assenza di Vandeputte.
Interessante il duello sulla corsia presieduta da Panati e Bjarkason, i più giovani fra i ventidue in campo. L’esterno della Vibonese deve ancora limare qualche difetto in fase difensiva dove si è mostrato un po’ apprensivo nei disimpegni, mentre per il giocatore del Catanzaro bisogna rivedere i movimenti durante la fase di costruzione dal basso perché non riesce a ritagliarsi lo spazio di manovra per il dai e vai, ma è bensì costretto allo scarico indietro e quindi far ripartire il giro palla dalla linea di difesa. In fase offensiva entrambi sono più avvezzi ai tagli centrali che a guadagnare il fondo.
SECONDO TEMPO
Abbiamo introdotto il confronto fra Panati e Bjarkason perché è proprio su quella corsia che Vivarini ha deciso di intervenire procedendo al cambio di Bjarkason con Rolando. La mossa ha avuto subito i suoi effetti dato il differente tasso tecnico del 77 giallorosso che ha dominato la corsia di competenza chiudendo di fatto i conti con la Vibonese.
I giallorossi si sono riversati in avanti sfiorando il raddoppio prima con Cianci che ha eseguito un terzo tempo perfetto sul traversone di Bayeye e con Iemmello che ha seminato il panico in area rossoblu senza però trovare il modo di concludere.
Dopo un’ora di gioco fa il suo ingresso in campo Bombagi e il giocatore di origini sarde non tradisce le attese realizzando una bellissima doppietta. La prima marcatura arriva con un bolide di rara potenza, palla intercettata su rimessa laterale dei padroni di casa e tiro immediato che si insacca nel set. La seconda marcatura vede il 10 giallorosso fare lo slalom in area saltando Suagher Spanò e Risaliti per poi infilare l’incolpevole Mengoni.
La Vibonese ha retto finché ha potuto, sfortunato il giovane Spina che al 76esimo è costretto a lasciare il campo per infortunio. Applausi per l’ex Curiale, oggi chiamato al non facile duello con Fazio.
CONSIDERAZIONI
Il Catanzaro conquista meritatamente i tre punti e il secondo posto in classifica affrettandosi a proiettare tutte le proprie energie sulla coda del campionato che offrirà impegni sicuramente più probanti di quello odierno. La Vibonese ha chiuso a testa alta la regular season, onorando l’impegno sportivo nella consapevolezza di dover ripartire dalla categoria inferiore.
Ne è scaturito dunque un match a tratti vivace, senza eccessivi tatticismi, che ha visto i padroni di casa cercare la via della rete sfruttando la velocità di Spina mentre gli ospiti hanno iniziato centralmente per poi dirottare i loro sforzi sulle corsie laterali.
I maggior pericoli sono arrivati dalla corsia destra dove Bayeye ha dimostrato di avere un passo decisamente diverso rispetto al dirimpettaio Corsi, poi nella ripresa con l’ingresso di Rolando il Catanzaro ha marciato a velocità doppia su entrambe le corsie senza concedere più nulla in fase difensiva e trovando altri due gol grazie alla tecnica di Bombagi.
Positiva la costruzione dal basso della Vibonese che ha trovato in Gelonese l’indispensabile punto di riferimento per innescare la manovra, tuttavia Basso e Bellini hanno sofferto l’interdizione di Welbeck e Sounas lasciando il passo a una serie di soluzioni affrettate che non davano agli avanti rossoblu il tempo di tagliare il campo.
Di contro c’è da dire che la fase di pressione e riconquista dei padroni di casa è apparsa pregevole ed ha consentito di innescare diverse buone ripartenza sulle quali però è mancato il supporto di Curiale che non è riuscito a proporsi adeguatamente in appoggio a Spina. Applauditissimo, l’ex di turno ha avuto un’unica chance di concludere a rete.
Il Catanzaro dal canto suo ha iniziato un po’ sulle uova per poi chiudere il match dominando l’avversario in tutti i reparti. Segno evidente che non si voleva forzare più di tanto la giocata né esporre i diffidati a qualche pericolosa decisione arbitrale.
La mancanza di Vandeputte, nonché di due terzi della difesa titolare, si è fatta sentire ma non ha impedito di dare a mister Vivarini alcuni spunti su cui lavorare come per esempio i tagli centrali di Bjarkason. Quando infatti Iemmello o Vazquez si allargano a sinistra, l’islandese tende ad accentrarsi. In quei frangenti però manca una piena intesa nei movimenti e negli scambi con Sounas, che prova a tagliare verticalmente ma senza ricevere la palla di ritorno.
Decisamente più collaudati invece gli ingranaggi della fase di rifinitura sulla corsia destra dove Bayeye e lo stesso Sounas si trovano a memoria e riescono a confezionare le occasioni più importanti sia liberando l’uomo per il cross e sia individuando l’immediato taglio in area della punta.
A proposito di punte, la coppia Vazquez Iemmello avrebbe meritato un maggior minutaggio durante la seconda parte di stagione, ma lo stato di forma di Biasci ha per così dire rotto le uova nel paniere dell’argentino che per visione di gioco e capacità di dialogare con il compagno di reparto rimane uno dei punti saldi dell’attacco giallorosso. Un paio di sue imbeccate proprio per Iemmello sono state davvero interessanti.
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