21 Luglio 2024

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Monopoli – Catanzaro 1-2 – le pagelle

scritto il: mercoledì, 18 Maggio 2022 - 10:00

Tempo di lettura: 5 minuti

Foto: Massimo Carlostella

Branduani6,5 –Reattivo, a metà del primo tempo, su un colpo di testa di Grandolfo, nulla può, alcuni minuti dopo, sulla conclusione, ancora di testa, di Viteritti. Non più impegnato nel corso del match, se non in un paio di uscite, nelle quali si dimostra sicuro. Tranquillo nell’ordinaria amministrazione. Sereno.

Martinelli 6,5– Sovente destinatario finale del giro-palla fra i difensori, prova più volte la soluzione a lunga gittata, ma di rado si dimostra preciso. In fase difensiva, non si lascia andare a pericolose distrazioni, per altro dimostrando notevole grinta durante l’arrembaggio finale dei padroni di casa, dopo che il Catanzaro resta in dieci per il doppio giallo comminato a Scognamillo. Concentrato.

Fazio 6,5–Anticipato da Grandolfo nel gioco aereo, intorno al minuto 22 (rimedia Branduani), concede poco o nulla, allo stesso o ad altri avversari, nel resto dell’incontro, manifestando i consueti impegno e attenzione. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, dopo circa un quarto d’ora, impatta malissimo, di sinistro, il pallone, con il medesimo che termina a lato. Coriaceo.

Scognamillo 6– Non lascia spazi invitanti ai calciatori di casa che transitano dalle sue parti, ma si dimostra talvolta eccessivo negli interventi, finendo per rimediare doppio cartellino giallo, con conseguente rosso, che lo costringerà a saltare la sfida di ritorno. In fase di possesso, prova di frequente ad accompagnare l’azione offensiva, ma raramente si dimostra realmente incisivo. Irruento.

Bayeye7-–Soprattutto nella prima frazione, un treno sulla corsia di competenza, con il suo dirimpettaio, il pericoloso Guiebre, costretto a gioco prevalentemente di copertura. Raramente insidioso nei cross, ma è da una sua buonissima progressione, al minuto 27, che scaturisce un calcio di rigore, poi malamente sciupato da Pietro Iemmello. Quando si tratta di difendere, il colored del Catanzaro non ha alcun problema, finché resta sul terreno di gioco, a percorrere la fascia a ritroso. Attivo.

Sounas6,5 – La gabbia preparata su di lui lo costringe a ricevere sovente il pallone con le spalle alla porta avversaria. In tali condizioni, il calciatore greco si dimostra abile a cercare spazio di manovra, provando ogni tanto il dribbling o scaricando rapidamente la sfera su Bayeye o altro compagno relativamente libero. Nella ripresa, un suo tentativo di conclusione, dopo ottimo inserimento, è respinto da un difensore dei locali (Bizzotto), forse con un po’ di fortuna. Durante la fase di non possesso, sfruttando la sua intelligenza tattica, è piuttosto bravo a creare densità sulla mediana. Efficiente.

Cinelli 6+ – Nei primi quindici minuti di gara, o poco più, è probabilmente il migliore fra i calciatori sul prato di gioco. Rapido nella trasmissione della sfera, efficace in interdizione, abilissimo nel leggere le situazioni per le incursioni in area avversaria. Proprio in una di queste, arriva alla conclusione impegnando severamente Loria, portiere del Monopoli. In seguito, preoccupato per un’ammonizione rimediata per un fallo a centrocampo, aziona il freno a mano, e si limita quasi sempre al cosiddetto compitino. Timido.

Verna 6,5 – Contributo prezioso soprattutto in sede di interdizione, ma anche per la costruzione della manovra, durante la quale si offre sovente come soluzione per i compagni pur non godendo di piede educatissimo. A suo discapito, invece, il non aver tentato inserimenti nei sedici metri opposti. Forse, sfruttando i raddoppi studiati nei confronti di Sounas e Vandeputte, avrebbe avuto la possibilità di aggredire qualche spazio. Prudente.

Vandeputte6,5–Causa la feroce guardia montata dai calciatori avversari, disputa un cattivo primo tempo, nel quale – per di più – si macchia di responsabilità in occasione del punto del temporaneo vantaggio siglato da Viteritti poco oltre la mezz’ora. Anche l’inizio della ripresa non è dei migliori, con il ragazzo belga che praticamente mai riesce a regalare qualche colpo di genio. Improvvisamente, però, si desta nell’ultimo quarto di match, in particolare regalando assist a Iemmello per il goal del pareggio, ma anche iniziando a muoversi da par suo sul terreno di gioco. Imprevedibile.

Biasci 6 – Non una grandissima prestazione. Probabilmente neppure grande. Costantemente imbottigliato fra i difensori (o centrocampisti) di casa, non riesce a far avvertire la propria presenza, pur provando a combattere con grande prodigalità. La sufficienza che si assegna è figlia di quest’ultima, ma anche del risultato finale. Generoso.

Iemmello7 –Circa 70 minuti di.. nulla, giocati con apparente indolenza. Addirittura un penalty calciato malissimo, al minuto 28 del primo tempo. Tuttavia, fra il 70’ e il 77’, è venuto fuori l’attaccante di almeno una categoria superiore, quello che può spostare, in un amen, gli equilibri di un match, facendo saltare i piani di qualsiasi allenatore. Prima un colpo di testa su lancio di Vandeputte, per l’1-1; poi un goal straordinario, con tiro al fulmicotone, di destro, dopo eccellente controllo e ubriacante dribbling, all’interno dell’area di rigore, su malcapitato avversario. Proprio grazie a queste due reti di Pietro (anche se i meriti vanno attribuiti all’intera squadra), il Catanzaro ha vinto una sfida play off dopo tantissimo tempo. Decisivo.

Rolando (dal 67’) 6,5– Rileva l’esausto Bayeye sistemandosi nella medesima posizione. Sebbene fallisca un’occasione clamorosa, offre apprezzabile contributo alla remuntada disimpegnandosi bene in entrambe le fasi. Valido.

Carlini(dal 67’)7-– Sostituisce Cinelli, e pur non dimostrandosi sempre abilissimo nelle scelte e nei tempi di gioco, regala alla squadra carisma, esperienza, qualità e – quando necessaria – pure quantità. Navigato.

Welbeck(dal 78’) 6,5 – Subentra a Sounas (con Carlini che ne surroga il ruolo), e si dimostra piuttosto attento nel ruolo di frangiflutti a centrocampo.  Diligente.

Vázquez (dal 78’)6 – Avvicenda Biasci e prova, con sufficiente successo, a mantenere bassi i difensori del Monopoli, in collaborazione prima con Iemmello e poi con Bombagi. Disciplinato.

Bombagi (dall’86’) S.V. – Nove minuti nel finale (recupero incluso) al posto di Pietro Iemmello. Tempo insufficiente per poterlo valutare. Ingiudicabile.

Vincenzo Vivarini8 – Una celebre frase, pronunziata in un vecchio film, Amici Miei Atto II, suona come segue: «Che cos’è il genio? È fantasia, intuizione, decisione e velocità d’esecuzione». Tutte qualità che, in terra pugliese, il tecnico ha dimostrato, anzi confermato, di possedere. Due sostituzioni al momento giusto, oltre alla scelta di mantenere sia Vandeputte sia Iemmello sul terreno di gioco, sebbene gli stessi atleti, e soprattutto l’attaccante, sembrassero con la testa su Marte, se non addirittura inghiottiti dal Black Hole di recente scoperto nella Via Lattea. Sia chiaro: la partita era stata ben preparata, e il Catanzaro, schierato con gli attesi modulo e interpreti, l’aveva ampiamente dominata per oltre mezz’ora. Nonostante la tattica ostruzionistica del Monopoli, e la conseguente sofferenza di qualche calciatore (Biasci e Sounas, oltre Pietro e il belga), la squadra, appunto, aveva sciupato due o tre ghiotte occasioni, mettendo in pratica molti dei dettami cari all’umile e preparatissimo tecnico abruzzese. Poi, la rete di Viteritti, al minuto 33 – complice Vandeputte – sembrava aver tagliato le gambe e confuso le idee dei ragazzi, per lunghi tratti dell’incontro apparsi colpiti, spaesati, in qualche frangente addirittura disorganizzati. La manovra lenta, gli inutili lanci lunghi dei difensori (soprattutto di Martinelli), la progressiva scomparsa di Cinelli dal prato del Veneziani, i calciatori teoricamente più forti apparentemente fuori partita (o quasi), non erano certo di buon auspicio per gli irriducibili tifosi del Magico. Soltanto il genio del Mister, nel senso sopra richiamato, poteva regalare una svolta. Così è stato. Al minuto 67, Carlini play al posto di Cinelli, più Rolando in luogo dell’ormai stanco Bayeye, hanno rappresentato le mosse decisive. In dieci minuti, le Aquile hanno capovolto il risultato, grazie, in particolare, ai calciatori che, prima di allora, erano stati fra i peggiori: Vandeputte e Iemmello. Il primo nella consueta veste di assist man, di atleta tutto estro e fantasia; il secondo nei panni di implacabile cecchino. Molti allenatori li avrebbero sostituiti con altri, o almeno ne avrebbero avvicendato uno. Vivarini no, perché, a differenza di diversi colleghi, discreti o poco più, è un grandissimo tecnico. Attento agli sviluppi di una gara, e quindi abilissimo nel leggerla; sempre sul pezzo, e quindi con la condizione dei suoi calciatori costantemente tenuta sott’occhio; velocissimo nelle determinazioni. Al timone della nave Catanzaro c’è uno straordinario comandante. Geniale.

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