Il difensore giallorosso Riccardo Gatti ha commentato sui social la sua stagione in giallorosso, per il difensore lombardo 16 presenze, un gol in 1130 minuti.
Le dichiarazioni di Gatti
“Impossibile trovare le parole giuste per raccontare le sensazioni provate negli ultimi mesi, difficile dare un senso alla delusione e alle lacrime che abbiamo condiviso.
Ma di una cosa sono sicuro.
Abbiamo acceso insieme un qualcosa che ci brucia dentro, abbiamo un sogno comune che ci mette i brividi e che ci tiene ancora svegli la notte, che continuerà a riempire i vostri cuori allo stadio e i nostri in campo. Abbiamo un obiettivo che ci lega.
Siamo consapevoli che, insieme, si può.
È scattata la scintilla, dobbiamo solo alimentarla.
Che questo sia solo l’inizio”
Grazie per queste belle parole.
Tira buona aria. Che la società cerchi di confermare più giocatori possibile facendo un sacrificio per vandeputte e biasci. Tre puntelli non di più. Questo è un gruppo che si è cementato. Un patrimonio che non bisogna disperdere. E iemmello ovviamente
Tutta la città vi abbraccia calorosamente e vi ringrazia per le forti emozioni che ci avete dato. Giocatori e tifoseria mai uniti come quest anno.
Essere signori è un valore che non ha paragoni ,ma dimostrare la propria signorilità nei confronti di gente che disconosce tale valore è a mio parere un atteggiamento sprecato. Chi sono i signori che governano la lega pro
che decide a priori le sorti dei campionati?
Abbiamo l’esempio del Bari, del Padova attraverso le conduzioni arbitrali. A mio ricordo non era mai successo che un arbitro a distanza di circa 10 giorni arbitrasse la stessa squadra cioè il Catanzaro in un torneo, si perché i play off son un torneo a parte. Appena avuta la notizia della designazione del signor Rutella bisognava farsi sentire da chi di competenza facendo presente che tale designazione era inopportuna dopo la conduzione di Monopoli dove il signor arbitro aveva sventolato solo cartellini gialli contro i giocatori giallorossi. Così come ha fatto il Cosenza il cui Presidente ha comunicato che non avrebbe assicurato l’ordine pubblico per la partita di ritorno dopo quanto successo a Vicenza e il risultato si è visto. Caro presidente il gioco, la bravura dei giocatori la serietà della società sono elementi che passano in secondo piano, oggi conta solo la grandezza della” piazza calcistica” che è l’unico parametro per chi dirige la Lega Pro.
Mi trovo, pienamente d’accordo. Anche in campo quando un arbitro comincia a dare segnali di parte bisogna immediatamente puntare i piedi e dire a sguarcia gola basta. E fare super reclami a 360°sin dalla prima di campionato ok. Adesso basta. E poi si può dire adesso vinca il migliore.