La sensazione è che, come spesso accade nel calcio, qualcosa non va come dovrebbe. Che sul rettangolo verde dove rotola un pallone rotondo qualcosa non quadra. O peggio, che questo accada nelle stanze della giustizia sportiva e a bocce ferme. Perché, se è accettabile un errore di un arbitro che deve decidere in pochi secondi, assolutamente da condannare sono le decisioni prese in maniera quantomeno incoerente – per non dire ambigua – dai giudici del calcio che hanno tempo per analizzare, vedere, sentire prima di prendere una decisione. La dimostrazione nelle ultime sanzioni disciplinari comminate al Catanzaro, ormai da quattro settimane oberato di multe.
Tutto fumo e niente arrosto
La prima perché nella gara d’esordio di questo campionato i supporters della “Capraro” si sono resi colpevoli di “aver acceso nel recinto di gioco […] piu di 50 fumogeni” – si legge testualmente – di colore giallo e rosso che […] ha causato il ritardato inizio della gara di un minuto”. Addirittura, un minuto, sessanta interminabili secondi di paura sugli spalti e di rischio per l’incolumità degli addetti ai lavori. Ma va bene, lanciare fumogeni non si può fare, è vietato e allora si paga e zitti. Poi però succede che a Cerignola l’…audace tifoseria pugliese accolga la propria squadra e il Catanzaro con un acceso – è proprio il caso di dire – lancio di fumogeni gialli e blu. E ovviamente…niente multa. La domanda nasce spontanea: perché? Forse si sanzionano solo i fumogeni rossi? Forse erano meno di cinquanta? Si vero, non hanno ritardato l’inizio del match ma è questa la discriminante che provoca una multa rispetto alle zero sanzioni? Beh, se così fosse allora quanto dovrebbero pagare i giocatori pugliesi viste le continue perdite di tempo??? Risposte cercasi, sapendo già che non arriveranno.
L’orecchio assoluto
E così verrà da arrabbiarsi, mandare tutti a quel paese, magari dicendo parolacce. Non bestemmie però, primo perché non è bello, secondo perché non si può. Ne sa qualcosa Dimitros Sounas, squalificato perché avrebbe proferito frasi blasfeme al termine della gara. Se qualcuno avrà sentito dire qualcosa tipo “Oh mio Dio” sappiate, giudici della lega che era riferito alla bellezza dei fumogeni dei tifosi del Cerignola, talmente belli da non dover essere sanzionati. E chissà invece cosa avrà detto un altro ex giallorosso, Alessio Di Massimo, oggi all’Ancona anche lui squalificato per un turno per lo stesso motivo. O contro chi avrà imprecato l’allenatore del Crotone Lerda che per ben due volte, si legge nel comunicato, avrebbe pronunciato frasi blasfeme. Una pratica diffusa insomma, che di certo non giustifica il gesto, ma che fa capire che ci vuole anche fortuna. Quella che non ha avuto il nostro Sounas che nel pieno del vocio di fine gara, tra urla per il gol fatto e quelle di disperazione dei pugliesi ha trovato un commissario con un orecchio sopraffino, quasi assoluto. E poi, diciamocela tutta, senza fare facili populismi, equiparare una bestemmia a una gomitata, una giocata violenta o un’entrata di dietro ci sembra un pò troppo anche perché – detto senza ironia – quell’ingiuria non per tutti equivale a un’offesa. Magari non lo è per Sounas che, poiché greco, potrebbe essere di altra religione. Ma tant’è, quel che fatto è fatto e Sounas guarderà dalla tribuna Catanzaro Messina dove, siamo certi, i suoi compagni sfodereranno una prova perfetta da non dover far imprecare contro nessuno.
Non dovranno insomma far battere il record di Andrea Sottil, oggi allenatore dell’Udinese. Lui, che un anno e mezzo fa, pronunciò “circa 12 volte frasi blasfeme” quando allenava l’Ascoli. In quella stessa domenica il “nostro” Antonio Calabro se ne lasciò scappare solo una. Risultato? Sottil prese una multa, Calabro una giornata di squalifica. Misteri della fede, quella che non può essere offesa con frasi che rischiano di arrivare fino al cielo. Quel cielo pieno di residui di fumogeni i cui odori forse danno alla testa a chi deve decidere nel momento necessario. Perché certe decisioni appaiono cervellotiche e prive di senso ma ricche di sensi: la vista e l’olfatto soprattutto.
In foto: i fumogeni lanciati dai tifosi del Cerignola nel prepartita di Cerignola- Catanzaro
Molto semplicemente é la Società che dovrebbe farsi sentire. Ma dopo aver assistito al silenzio assordante del post-Padova – Catanzaro, credo che resteremo come sempre proni a 90°. E se va bene a loro, buona inculata a tutti direbbe Maurizio Costanzo.
Tu parlando saresti capace di risolvere questi problemi?? Non credi che alzando la voce le cose potrebbero ritorcersi contro? Sei capace di usare il cervello? Dai commenti che leggo mi pare proprio di no!!!
Ah dimenticavo…non difendo assolutamente la società.. è il sistema che è sbagliato e corrotto ok???
Ancora sprechi tempo a rispondere caro Massimo ad un essere così insignificante? Lascia perdere. Forza Catanzaro
Ancora sprechi tempo a rispondere caro Massimo ad un essere così insignificante? Lascia perdere. Forza Catanzaro
…e poi vogliamo parlare del “lancio di 2!!!??? bicchieri vuoti o qualcuno ,secondo loro, pieni di birra!!!???, non poteva essere acqua!!!???, ma è vergognoso… così come la diversità sul lancio dei fumogeni…credo che la Società debba “farsi” sentire in Lega…sbagliare è umano, perseverare è DIABOLICO…
LA SOCIETA’ LE RISPOSTE LE DEVE PRETENDERE ALTRIMENTI SI RIFIUTI DI PAGARE . QUESTI LURIDI GIUDICI FIGLI DI UNA COOPERATIVE DI TROIE CI TARTASSERANNO PER TUTTE LE PARTITE . A QUELLA MERDA CHE HA RIFERITO DELLA BESTEMMIA CHE GLI MUOIA LA MADRE , LA MOGLIE , I FIGLI , SEMPRE SE LI HA E POI ANCHE LUI CON UN PALO CONFICCATO SU PER QUEL SUO CULO ROTTO.
L’accanimento contro il Catanzaro degli organi Federali è cosa ormai risaputa da anni. Il metro diverso che si usa per giudicare e punire lo avete già ben evidenziato, tra l’altro protestare anche tramite una comunicazione scritta da parte della Società sarebbe giusta, ma ogni volta che succederà questi mafiosi corrotti aumentano la dose. Ma poi l’esempio più eclatante della partita di Foggia dell’anno scorso, dopo entrata in campo, minacce e tentativi di aggressione da parte del pubblico “costrinse” la Federazione sancire il divieto dei tifosi ultras della curva sud per UNA partita a entrare. Nella partita successiva in casa, gli ultras con tanto di striscione in bella evidenza (l’ho visto con i miei occhi in tv) erano assiepati tranquillamente in tribuna a fianco la curva sud. Cosa volete aspettarvi da questa massa di delinquenti, se fossero successe a Catanzaro quelle cose avremmo avuto multa di 50.000 euro e 5 giornate di squalifica del campo.
I VOSTRI COMMENTI HANNO UN VALORE , VENGONO DAL PROFONDO DEL CUORE. . . PURTROPPO LA REALTÀ . . . LA CITTÀ DI CATANZARO NON HA UNA CLASSE POLITICA , NE UNA CLASSE DIRIGENTE . . . CI VORRÀ DEL TEMPO PER COSTRUIRE UNA NUOVA CLASSE POLITICA , UNA NUOVA CLASSE DIRIGENTE . . . . FARE MOLTO ATTENZIONE A CHI SI VOTA , PERCHÉ POI SI FANNO DANNI IRREPARABILI . . . APRITE GLI OCCHI SE NON VAI A VOTARE ALTRI DECIDONO PER TE ! L ‘ UNICA SPERANZA RIMANE LA 🅱️ 🙏
Alessandro Ritrovato Bologna
Credo semplicemente che Noto ha una statura ed una dignità sufficienti per farsi sentire. Perché non dice mai nulla? Neanche di fronte ad un furto plateale e nazionale che ci è costato la B?
Io penso che il ruolo di un Presidente sia anche questo e non credo sia un problema legato alla mia capacità di ragionare. È semplicemente che non possiamo essere sempre destinati a subire
Sai cosa penso Aska che tu hai veramente problemi seri ma i tuoi li sanno? Posso aiutarti con un buon psicologo a curarti se vuoi. Fammi sapere
Va bene siamo stati fortunati che a questo giro non ci hanno multato per i due fumogeni sul portiere avversario. Perché tu hai visto quelli pre partita dei nostri avversari, ma quelli in testa al portiere dell’Audace non gli hai visti. Vero?