Foto: Massimo Carlostella
Fulignati 6,5 – Inoperoso, come guardiano dei pali, per l’intero arco della sfida, di là di qualche raro intervento di ordinaria amministrazione. Nondimeno, dimostra una notevole qualità nel gioco con i piedi quando coinvolto nel giro-palla oppure nei rinvii. Disinvolto.
Martinelli 6,5 – L’avversario che agisce maggiormente nella sua zona è Lorenzo Catania, il più tecnico fra i calciatori ospiti, forse anche il più rapido. Il capitano, di là di una sola circostanza, che gli costa il cartellino giallo, lo contiene piuttosto bene, concedendosi ogni tanto qualche sortita offensiva o lanci ad ampio respiro. Gagliardo.
Brighenti 8 – In piena obiettività, gli attaccanti del Messina non sono esattamente dei fuoriclasse di caratura internazionale. Tuttavia, il centrale con il numero 23, sovente giocando in anticipo, o scegliendo perfettamente il tempo dell’intervento, concede loro nulla, palesandosi quale muro insormontabile, oltre a manifestare ottime capacità nei passaggi. Leader.
Scognamillo 6,5 – Per quanto già espresso in sede di altri giudizi, non deve dannarsi l’anima per contenere i tentativi portati nella sua zona. In ogni modo, svolge i suoi compiti senza concedersi alcuna distrazione, e in qualche circostanza prova pure ad accompagnare l’azione offensiva, sia pure senza particolare successo. Concreto.
Šitum7 – Costante nel proporsi come valida soluzione sulla corsia di competenza, e certamente abile nei movimenti a tagliare il campo, soprattutto nella prima parte di gara. Alcuni palloni scodellati nel cuore dell’area avversaria non sono adeguatamente sfruttati dai compagni.Pendolino.
Bombagi 7 – Nessuno squillo particolare, a parte una conclusione che sfiora la traversa, nessuna giocata leggendaria, ma in ogni caso sempredentro il match. Presente.
Ghion 7,5 –Preciso e rapido nella distribuzione della sfera, a tratti straordinario nel palleggio, ma anche bravo nella lettura di diverse situazioni di gioco. Quando necessario, pure grintoso.Gioiellino.
Verna 6,5– Da mezzalamancina, corre, intercetta e riparte. Magari senza grande agilità, senza straordinaria qualità, ma con l’efficacia della generosità e dell’applicazione. Sfortunato nel primo tempo, sugli sviluppi di un corner, mentre altra conclusione, nella ripresa, termina distante dai pali. Atletico.
Vandeputte8 – La faccia che ricorda il crollo di una diga: è proprio così, mutuando una frase di Francesco De Gregori, dal brano Atlantide, che si può descrivere l’espressione di un avversario che si trovi di fronte un calciatore come Jari Vandeputte quando questi è in condizioni di grande spolvero. Come contro l’ACR Messina. Due reti personali e un assist per il punto del 3-0, siglato da Pietro Iemmello, ma anche altre due conclusioni in porta, neutralizzate non senza affanni, e diverse giocate di altissima scuola e grande intelligenza calcistica. Questo è lo Jari Vandeputte che i tifosi del Catanzaro conoscono dalla scorsa stagione, e che sperano, quindi, di poter ammirare se non sempre (si tratta pur sempre di un uomo, non di un robot) quanto meno spesso. Incantatore.
Iemmello 7 – Non un gran primo tempo, durante il quale, in linea di massima, finisce sovente per smarrirsifra i due difensori centrali avversari, oppure per farsi trovare oltre i medesimi e dunque in fuorigioco. Molto molto meglio nella ripresa, quando riesce a venir fuori dai blocchi, sistemandosi come costante boa d’attacco e muovendosi in maniera sapiente e armoniosa. Suo l’assist per il goal del raddoppio e suo il definitivo sigillo all’incontro. Altra due conclusioni, in precedenza, non hanno particolare fortuna.Riferimento.
Biasci 6 – Qualche tentativo di accendersi, nel primo tempo, ma pure un po’ troppa leziosità sotto porta. Nella ripresa, fin quando resta sul terreno di gioco, si nota pochino, sebbene il Catanzaro sia costantemente in proiezione offensiva. Dopo un parapiglia successivo a un brutto intervento su Scognamillo è inspiegabilmente ammonito. Sufficienza di stima, più che per quanto in concreto mostrato sul terreno di gioco.Imperfetto.
Curcio (dal 65’)6 – Sostituisce Biasci, ma pur muovendosi con eleganza, non riesce a estrarre dal cilindro giocate degne del suo genio e della sua classe. Anche per lui, come per il compagno rilevato, il voto è di riguardo e d’incoraggiamentoSuperficiale.
Tentardini (dal 77’) 6,5 – Avvicenda Vandeputte, lavorando in maniera solida, e senza alcuna sbavatura, sul settore a lui assegnato.Concreto.
Cianci (dal 77’) 6 – Al posto dell’altro Pietro(Iemmello), spedisce alto, di testa, un pallone proveniente da destra. In alcuni momenti, il suo impegno e la sua volontà si trasformano in autentica trance agonistica, e il 99 finisce per rimediare un’inutile ammonizione per un fallaccio su un avversario. Per la terza volta in questi giudizi, il voto è d’incitamento: il ragazzo ci mette l’anima, ma deve placare vacue esuberanze. Eccessivo.
Cinelli e Pontisso (dall’84’) S.V. – Qualche minuto nel finale, a risultato ormai scritto, in luogo, rispettivamente, di Ghion e Bombagi.Ingiudicabili.
Vincenzo Vivarini 7 – Ripropone, per dieci undicesimi, la medesima squadra che, sei giorni prima, ha pareggiato in extremis in quel di Cerignola. L’unica variazione è quella di Bombagi per Sounas, squalificato per un turno dal Giudice Sportivo. Nel primo tempo, il Catanzaro, pur dimostrandosi molto superiore all’avversario, non è del tutto convincente: in particolare, alcune giocate son troppo leziose e il pressing offensivo non sempre sembra portato con la dovuta intensità. Dopo ipotizzabile strigliata negli spogliatoi, ben altra musica nella ripresa quando l’undici in magia rossa e gialla si ripresenta sul terreno di gioco con maggiori grinta, sicurezza e cattiveria agonistica, ma anche con schemi molto efficaci. Cresce, per altro, la prestazione di Iemmello e per il volenteroso Messina dell’ex Gaetano Auteri è notte fonda. Solo di rado riuscirà a superare la linea di centrocampo, e giusto nel finale a rendersi pericoloso con un tiro dal limite. Senza dubbio corrette le sostituzioni effettuate, e in particolare quella di Biasci, non in grandissima giornata, con Curcio, sebbene quest’ultimo non regali, alla fine, un’ottima prova. Giusto, inoltre, concedere qualche minuto a Pietro Cianci, desideroso di cancellare la pessima passata stagione, così come a Cinelli e Pontisso, due calciatori che potranno offrire il loro valido contributo nel proseguimento del campionato. Persuasivo.
Odio le pagelle quando si gioca in 11,si vimce in 11xe si perde in 11 mancate di rispetto a chi anche non facendo una grande partita ha contribuito alla vittoria.Rispettando l’articolo .Forza Catanzaro