Il Catanzaro vince la sfida d’alta quota con il Crotone e lo fa con merito al di là di quello che dice mister Lerda e di qualche opinion leader rossoblu. Una partita sentita, tirata e giocata davanti ad una grande cornice di pubblico. Peccato però che questa bellissima festa di sport è stata macchiata da fatti spiacevoli prima, durante e dopo la partita. Farebbe, pertanto, bene una parte della stampa di Crotone a non lasciarsi andare a commenti e prese di posizione unilaterali. Stessa cosa dovrebbe fare qualche colorito erudito paladino del popolo crotoniate che spesso sui social, tra una passeggiata archeologica e una diretta facebook, ha più volte deriso, denigrato e offeso in modo ironico Catanzaro e i catanzaresi. Ma finchè è qualche personaggio in cerca d’autore a lasciarsi andare in accesi commenti sui social potrebbe passare, ma quando sono giornalisti iscritti all’ordine nazionale allora questo non è tollerabile. Come non è tollerabile la violenza, che in questo caso non ha colore e fazione. I delinquenti ci sono stati da entrambe le parti sia tra i catanzaresi che tra i crotonesi, arrivati a Catanzaro, al grido di “li dobbiamo ammazzare” o con delle felpe con su scritto “noi non siamo catanzaresi”. Perché poi è facile fare le vittime dopo aver caricato oltre misura una partita di calcio che avrebbe dovuto iniziare e finire nel giro di 90 minuti. Fare i giornalisti, inutile dirlo, è raccontare i fatti, in modo asettico, senza farsi prendere dalla frenesia della notizia e dal senso di appartenenza.
QUELLO CHE LA STAMPA CROTONESE NON DICE
A distanza di poco meno di 24 ore abbiamo voluto raccogliere notizie e informazioni sui fatti avvenuti prima, durante e dopo la partita.
LA DOCCIA PURIFICATRICE
Partiamo da questa estate. Paolo Branduani passa al Crotone, l’ex portiere del Catanzaro, invece di ringraziare la presidenza Noto e la tifoseria giallorossa che lo hanno accolto negli ultimi due anni, tant’è che qui ha trovato anche la fidanzata, pensa bene di farsi immortalare in video ridicoli in cui si fa lavare e purificare sol perché aveva vestito la gloriosa maglia delle aquile del Sud. Goliardia si dirà. Verissimo, ma sarebbe stato corretto che le immagini rimanessero nel chiuso dello spogliatoio della società del Crotone calcio e non mandate in giro per punzecchiare i catanzaresi, soprattutto se poi lo stesso Branduani viene a Catanzaro a fare visita alla compagna. Ma questo è il meno peggio.
“LI DOBBIAMO AMMAZZARE”
Dopo Crotone – Picerno al termine del vittorioso incontro giocato allo “Scida” la curva sud chiama a raccolta la squadra e la incita a venire a Catanzaro non solo per vincere ma per “ammazzarci” al grido di “noi non siamo catanzaresi”. E diciamo che anche questo fa parte del colorito mondo ultras.
Durante la settimana le tv e gli organi d’informazione crotonesi raccontano come vive la piazza l’atteso big match, ne vengono fuori interviste divertenti ma anche alcune fuori dai limiti delle decenza. Interviste che potevano essere “tagliate” per non esagitare gli animi. Cosa non si fa per un click in più…
NUDI, BOMBE, CINGHIATE, VANDALISMI E FURTI
Arriva il tanto atteso giorno della verità. Il Ceravolo è sold out. Gi spalti si riempiono di famiglie e sono presenti tanti giovani da tutta la Calabria. E’ un bel colpo d’occhio, anche se la tensione e il pathos si percepiscono nell’aria. I tifosi del Crotone entrano alla spicciolata e prima del fischio d’inizio arriva il grosso della truppa. Appena entrati i tanto civili tifosi del Crotone, invece di iniziare a sostenere i loro beniamini, si arrampicano sulle reti divisorie che dividono la curva Mammì dalle tribune ed iniziano ad inveire contro famiglie, donne e bambini presenti. Ma non contenti alcuni di essi si denudano facendo vedere le parti meno nobili degli avi di Milone e Alcmeone. Uno spettacolo disgustoso specialmente se fatto davanti a donne e bambini che si trovano dall’altra parte dello stadio per il quale ci auguriamo che il troglodita (perché solo così si può chiamare) venga identificato e denunciato per atti osceni in luogo pubblico.
Proprio dove è presente la fidanzata di Branduani che riconosciuta al gol del Catanzaro viene invitata ad esultare in quanto catanzarese. Ma evidentemente l’amore verso il proprio uomo tradisce il senso di appartenenza ad una comunità di cui si fa parte. Ed è, per certi versi, comprensibile. Da qui nasce un battibecco con i vicini di posto e come dice la stessa sui social, ha risposto alla provocazione e ne è nata un’accesa discussione sedata in breve tempo dagli addetti alla sicurezza allo stadio.
Durante la partita, iniziano i classici sfottò, che sono il vero sale del calcio fino a quando, ovviamente, rimangono nei limiti della decenza, anche se dalle parti del settore ospiti vengono lanciate otto bombe carta una di queste invece di finire in campo scoppia all’interno della curva “Mammì” con il rischio che qualcuno si potesse fare male seriamente. Non contenti di questo i tanti civili tifosi crotonesi pensano bene di picchiarsi tra di loro.
Non sappiamo se proprio l’episodio della bomba carta genera questa rissa tra gli stessi tifosi rossoblu. Se non ci fosse di mezzo la violenza verrebbe da ridere quasi come se fosse una gag di Stanlio e Ollio. Ma non siamo su scherzi a parte e lo si capirà alla fine della partita quando i civilissimi tifosi crotonesi lasciano il settore ospiti. Sono decine i seggiolini piegati o divelti dello stadio Ceravolo.
Ma gli atti di vandalismo non finiscono qui. Prima aggrediscono un ispettore della Digos a cinghiate e poi danneggiano diverse macchine. Saliti sugli autobus i tifosi del Crotone iniziano a lasciare il Capoluogo, ma arrivati a via Papa Giovanni XXIII (in quel momento, come si può vedere dai video che circolano in rete, sgombra da persone) qualcuno presente sul primo pullman nota una sciarpa appesa ad una finestra. I coraggiosissimi e civilissimi tifosi del Crotone pensano bene di scendere dal mezzo, si arrampicano su una grondaia per portar via il trofeo per poi farsi fotografare sull’autobus con il prezioso vessillo, ma non contenti aggrediscono verbalmente e prendono a pietrate chi stava assistendo alla scena dai balconi.
Ripartiti indisturbati arriva la sassaiola da parte di qualche facinoroso tifoso catanzarese. Piovono sassi che mandano in frantumi diversi mezzi dei tifosi del Crotone con il rischio che qualcuno si potesse far male sul serio. Questi sono i fatti, da stigmatizzare senza se e senza ma, da entrambe le parti e non come ha fatto una parte della stampa crotonese e qualche novello Masaniello e opinion leader puntare il dito solo sui catanzaresi etichettandoli in ogni modo. Sarebbe opportuno, cari colleghi e caro “influencer” in salsa rossoblu, approfondire i fatti e poi raccontarli, senza offendere un’intera comunità. E già che ci siete, quando parlate di Catanzaro e dei catanzaresi, pulitevi la bocca!
Bravi e obiettivi avete letto nel pensiero quanto ho scritto sotto altro post.
Analisi completa di quanto accaduto ieri….. peraltro corredata da foto e video….. Tutto il resto è aria fritta……
Complimenti……
Fate in modo che venga divulgata il più possibile. Ho appena visto una trasmissione “vomitevole” su Ten, nella quale hanno scaricato tutte le colpe sulla tifoseria catanzarese.
Questi video vanno mandati in Lega. Così gli danno il triplo di multa è anche parecchie partite a parte chiuse.
Non esultare, anche se si è Catanzarese, a un gol SUBITO dal proprio fidanzato non è “per certi versi comprensibile” è semplicemente normalissimo , sarebbe stato assurdo se lo avesse fatto
ma io dico…se questi hanno le strade e si muovono con le automobili grazie alla “vecchia” provincia di Catanzaro, ma di cosa volete parlare?? Arriveranno a capire la qualità di questo articolo??
e poi…vi prego…non parliamone più di questi…un’altra volta a marzo…e poi speriamo iddio a non rivederli mai più
Pitagora si è rivoltato nella tomba, gli insegnamenti di matematica e filosofia della Magna Grecia non sono serviti . Non si può educare un popolo di primitivi dell’era mesozoica
La redazione dovrebbe mandare questo articolo a rai3 cosenza, perchè da quello che hanno mandato in onda oggi, sarebbero stati i catanzaresi a provocare tutto. Veramente una mistificazione della verità.
Leggo su alcune testate che da quelle parti, vi prego non fatemi pronunciare il nome di quella città dove si credono tutti Gesù Cristo, si lamentano del comportamento avuto solo esclusivamente dai tifosi giallorossi, come se poco meno di mille santini tutti devoti a chissà quale beato, fossero presenti al Ceravolo.
Io personalmente non ci sto a questo giochino organizzato in primis dalla società Crotone (scusate se ho pronunciato questo nome così aberrante) e da alcuni giornalisti di la che si credono solo vittime e basta.
Un bel bagno, e non doccia come al.sig branduani, purificatrice farebbe bene a questi signori che di signore non hanno nulla!!!
Io il bagno glielo farei con una tanica di pisciazza
Caro Gaspare a me quello che mi sta sui coglioni in primis e quel bastardo di vrenna che continua a dichiarare che bisognerebbe punire gli episodi che hanno visto vittime gli zingari…BASTARDOOOOO
😁😁😁 Giusto! Almeno profumerebbero
Vedere e sentire tutte queste notizie negative per una partita di calcio è sconcertante, e mi chiedo perchè non se ne stanno a casa a vederla in tv invece di creare danni e violenze che nulla hanno a che fare con il calcio. Quindi le autorità dovrebbero intervenire (tanto i biglietti sono nominativi) e non farli entrare in nessun stadio per tutta la vita.
Anche su TEN se facciamo nomi e cognomi si sono resi protagonisti conduttore e valletta supportati da una mediocre giornalista crotonese, di un racconto a senso unico.Ad onor del vero però un plauso voglio farlo al mister Gagliardi (non quello più conosciuto) che ha giustamente detto:bisognerebbe sentire pure l’altra campana
Salve. Sono un docente e giornalista pubblicista crotonese e sono d’accordo con il commento diffuso da questa redazione: il “campanile” non dovrebbe mai sfociare nella violenza e nell’ingiuria verso chi la pensa in modo diverso da noi (si legga e rilegga, fra gli altri, Voltaire 😊). Da condannare gli eccessi, da qualsivoglia parte vengano. E a chi fa il cronista da cronista dico: sportività fa rima con obiettività.
Degli antichi Greci, queste genti non son che…. feci! 💛❤️
Bravo !!! Questa è la fine che ha fatto la grande e colta città della Magna Grecia. Oggi ha il record dell’ultima posizione in classifica in tutte le graduatorie delle città italiane. Il suo simbolo non è più l’eroe Milone ma …… il culo nudo di un tamarro maleducato. È cresciuto Crotone nei secoli !!!!😁🤮😁🤮
Ten televisione ridicola ed a senso unico …..vergogna direttore…..
Il video de “li dobbiamo ammazzare” è davvero inquietante, ma sta gente viene dalla A e dalla B, e ancora non ha maturato una mentalità da tifo degna?
Menomale che il campo è il vero giudice di giornata.
Pensiamo già al Monterosi, squadra velenosa
Salvo, a “scorza e a scorza”, non c’è niente da fare 😝
zingari erano, zingari sono e singari saranno e ci resteranno !!!
Mi auguro che chi di competenza possa prendere seri provvedimenti nei confronti di questi pseudo tifosi, tali da non farli mettere più piede in uno stadio per parecchi anni.
Invito tutti a non seguire più quella pagliacciata di trasmissione sportiva trasmessa sulla Ten.
Non avendo più nulla da commentare perché solo i fatti parlano da soli , il mio unico e solo grido sarà sempre e per sempre FORZA AQUILE !
Salve. Sono un docente e giornalista pubblicista crotonese e sono d’accordo con l’analisi della redazione. No alle ingiurie e violenze, da qualsiasi schieramento provengano. E da cronista ai colleghi cronisti dico: sportività fa rima con obiettività.
Bravo.
Ma di che parliamo. Purtroppo è così dappertutto. Io sono di Foggia e sapete lo schifo che hanno fatto alcuni mesi fa i curvaioli foggiani per IEMMELLO che andrebbe invece ringraziato per le gioie che ci ha dato in passato. Ieri qui altra puntata vergognosa tra cafoni avellinesi e foggiani con lancio di petardi da una tifoseria all’altra posizionate sulla stessa curva. L’unico rimedio sarebbe identificare i responsabili ed impedirgli l’accesso allo stadio per 10 anni. Nel caso di Catanzaro – Crotone mi sembra che i crotonesi siano i maggiori responsabili. Purtroppo anche i giornalisti locali se ne guardano bene dal criticare i propri tifosi perché temono ritorsioni da questi 4 cafoni e temono anche di non essere più amati e richiesti nelle trasmissioni sportive delle TV locali. Anche questo succede anche qui. Tra 1 mese a Foggia arriva il Catanzaro e già mi vergogno di quello che accadrà. Ma io amo il RE e farò il tifo per Lui. Forza Catanzaro.
Complimenti.
🔝
Su pisciari (pescivendoli) puzzolenti e gargiusi. Dalla provincicia di kr.
Errore: dalla provincia di kr
Un articolo scritto come Dio comanda che descrive in ogni dettaglio gli incresciosi episodi accaduti prima, durante r dopo l’incontro. Se non vado errato mi sembra anche che c’è stato un giovane tifoso giallorosso ferito sugli spalti da qualche oggetto lanciato da qualche tifoso crotonese che l’ha costretto abbandonare anzitempo lo stadio. Tale notizia se risultasse vera non è stata menzionata nell ‘ottimo ed esaustivo articolo scritto sopra.
Bravo il redattore articolo da vero professionista a prescindere dall’appartenenza e bene raccontare i fatti come realmente accaduti, domenica io ero allo stadio a seguire la partita ho visto realmente tutto quello che è successo i tifosi del Crotone se li possiamo chiamare così hanno provocato, e a me dispiace che alcuni nostri tifosi sono caduti nel tranello danneggiando la società con tutte queste multe , invece bisogna dimostrare che siamo superiori quindi aiutiamo il presidente Noto che ci sta’ facendo sognare un signore veramente e non Vrenna un vero Tamarro si u piscia puzza da capu figuriamoci chi lo segue. Scusate lo sfogo e d’ora in avanti facciamoci distinguere e portiamo questa squadra dove merita.