Foto: Massimo Carlostella
Fulignati 6,25 – Effettua un solo intervento, neppure troppo difficile, nell’intero arco del match, e sbriga bene l’ordinaria amministrazione. Nel finale di gara, rimedia un giallo per vibrate proteste, per altro giustificabili, nei confronti del mediocre direttore di gara. Regolare.
Martinelli 6,25 – Nel primo tempo, un intervento non ottimale su un pallone deviato dal forte vento. Nella ripresa, qualche metro di troppo concesso a un avversario (Leonetti), che poi calcia la sfera a lato. Di là di tali episodi, gara apprezzabile per grinta, concentrazione e qualche buon passaggio ad ampio raggio. Determinato.
Fazio 7,5 – Titolare inamovibile nelle passate stagioni, ha accettato, in quella corrente, un ruolo da comprimario, da seconda scelta. Tuttavia, quando chiamato in causa, dimostra d’essere difensore di grandi capacità, guidando egregiamente il pacchetto arretrato ed ergendosi a insormontabile baluardo, soprattutto nell’ultima parte di match, quando la Turris, in superiorità numerica, lancia diversi palloni verso l’area delle Aquile. A Lito, a opinione di chi scrive, spetta la palma di migliore in campo. Encomiabile.
Brighenti 7 – Nel ruolo, per la prima volta, di braccetto sinistro, prende le misure a tutti gli avversari che provano ad affacciarsi dalle sue parti. Solido.
Šitum 7,25 – Inesauribile pistone sulla corsia di competenza, sulla quale, specie nel primo tempo, crea non pochi problemi alla difesa ospite. Non fortunato in una conclusione nei primi minuti, anche se, nel proseguimento dell’azione, Sounas metterà a segno il goal decisivo. Molto valida anche la prova come quinto a destra durante il non possesso. Protagonista.
Sounas 7,25 – Trequartista o mezzala, mette sovente in luce la sua formidabile intelligenza tattica e, almeno a tratti, anche le capacità tecniche. Piacevolissime, nella prima frazione, alcune combinazioni con Mario Šitum nell’area destra del terreno di gioco. Con eccellente inserimento e imprendibile conclusione, realizza la rete che risulterà determinante. Ingegnoso.
Ghion 7 – Per settanta minuti, o poco meno, è una delizia per gli occhi, uno splendore sull’erba. Rapido e puntuale nelle geometrie, incantevole in alcune giocate, arcigno nel lavoro di incontro, anche sfortunato in una conclusione a due passi dall’estremo opposto. Fra i minuti 65 e 68, però, incappa in due gialli, e quindi nell’espulsione. Vero che il secondo cartellino è molto dubbio – tanto che la decisione fa infuriare l’intera panchina del Catanzaro – ma con gli arbitri mediocri, che ad un certo punto di un incontro decidono di prendersi la scena, è necessaria una maggiore furbizia. Andrea è molto giovane, ferma restando una personalità già da calciatore consumato: la brutta esperienza gli servirà certamente come importante lezione. Elegante.
Verna 6,5 – Attivo come di consueto, fa tante cose nella sua partita: alcune buone, altre meno. Di sicuro, però, mai diminuisce i giri del suo motore. Vivace.
Vandeputte 6,5 – Molto dinamico ed aggressivo, pur senza strappare gli applausi del pubblico con colpi ad effetto. Va vicino al goal nella ripresa (la conclusione in lob, a portiere battuto, è respinta quasi sulla linea da un difensore), e nell’ultimo quarto di partita, con la squadra in dieci, si rende prezioso in copertura. Mobile.
Cianci 6 – Sostituisce lo squalificato Iemmello, rispetto al quale ha caratteristiche molto diverse. Fa quello che può, mettendoci il cuore, sgomitando e lottando con i difensori avversari, ma dimostrandosi in varie circostanze fuori posizione o macchinoso con il pallone fra i piedi. Nel secondo tempo, fallisce una buona occasione per il raddoppio. Rivedibile.
Biasci 6,25 – Tanto lavoro sul fronte offensivo, anche nel venire incontro al portatore, oppure nel pressing e nei rientri durante il non possesso. Tuttavia, pure poca incisività dalle parti dell’estremo opposto, con un paio di situazioni, forse tre, che potevano essere sfruttate meglio. Volenteroso.
Brignola (dal 65’) 6 – Sostituisce Sounas, ma dopo soli tre minuti dal suo ingresso sul terreno di gioco, la squadra resta in dieci uomini per l’espulsione di Ghion. In conseguenza, il ragazzo con la maglia numero 17 è costretto a spendersi in un’opera che è soprattutto di contenimento, e raramente può mettere in luce qualità che certo non gli mancano. Lo si potrà meglio valutare in altre occasioni. Rimandato.
Curcio (dal 65’) 6 – Rileva Cianci, ma per le ragioni già espresse per Brignola, ha scarse possibilità di mettersi in luce come attaccante. Nondimeno, è bravo, nell’ultima parte di match, a pressare, in concreto da solo, i difensori dell’undici ospite. Immolato.
Pontisso (dal 78’) 6,5 – Avvicenda Biasci e, con il Catanzaro in inferiorità numerica, si sistema come perno centrale del centrocampo. Con muscoli, grinta e ottimo senso della posizione, fa tanta legna nel reparto, per altro chiudendo numerose linee di passaggio avversarie. Robusto.
Vincenzo Vivarini 6,5 – Come sempre, prepara benissimo la sfida contro una Turris che, di là della posizione in classifica, ha certamente un buon organico. Il Catanzaro domina fino a quando rimane in parità numerica, sciupando numerose occasioni per un raddoppio che, dopo il goal quasi in avvio, sarebbe stato ampiamente meritato. Forse un po’ tardiva la sostituzione di Cianci, per ampi tratti apparso poco in linea con i dettami del tecnico. Molto buona, invece, la gestione negli ultimi venti minuti di gara, quando – sostituito Biasci con Pontisso – la squadra è sistemata in una sorta di 3-5-1, con l’ordine di gestire il possesso in almeno qualche situazione di gioco. Esperto.
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ARBITRO (sig. Adalberto Fiero, di Pistoia) e ASSISTENTI (sigg.ri Emilio Micalizzi, di Palermo, e Simone Piazzini, di Prato). Direttore di gara sovente molto lontano dall’azione, qualche calcio di punizione battuto dagli ospiti con sfera in movimento e, nei primi settanta minuti, almeno due sbandieramenti dei collaboratori, entrambi per fuorigioco, apparsi molto dubbi. Il primo assistente, nella ripresa, inverte clamorosamente una rimessa laterale che spettava al Catanzaro. Al minuto 68, eccessivo, e dunque incomprensibile, il secondo cartellino giallo sventolato a Ghion per normale scontro di gioco a centrocampo. In precedenza, per un fallo analogo, calciatore della Turris era stato soltanto richiamato. Negli ultimi minuti, non concesso un calcio di punizione per fallo su Curcio e poi un corner per netta deviazione di un difensore. Praticamente allo scadere, sulla ripartenza ancora di Curcio, fermata fallosamente da un difensore (Di Nunzio) in posizione di ultimo uomo, doveva essere estratto il rosso diretto. Il recupero segnalato è stato allungato di due minuti senza valida giustificazione. Credo sia abbastanza. VOTO: 1. Inadeguati.
ARBITRO DA FUCILAZIONE IMMEDIATA .
Speravo che con lo smontaggio delle vetrate, l’arbitro di turno ci pensasse due volte prima di sbagliare con tanta malafede. Hanno una faccia di bronzo questi maledetti…
Chapeau al pubblico della tribuna per essere stato molto educato per una partita arbitrata maldestramento dall’arbitro.