“Tutti pazzi per il principino di Catanzaro” non è il titolo di una serie tv ma è un cortometraggio che i tifosi delle aquile stanno virtualmente omaggiando Andrea Ghion.
Nel 4-1 del Catanzaro contro l’Avellino il centrocampista mantovano ha giocato una delle migliori partite in giallorosso. Il centrocampista classe 2000 non sbaglia mai un passaggio filtrante, attacca sempre con grande intelligenza gli spazi e la profondità mettendo sempre in grande apprensione con i suoi inserimenti la difesa di mister Rastelli, il centrocampista di proprietà del Sassuolo corona la sua grande prestazione costringendo il difensore degli irpini Auriletto a commettere il fallo da ultimo uomo con conseguente cartellino rosso che dimostra, una volta di più, come il ragazzo lombardo sia degno di palcoscenici ben diversi dalla serie C. Superfluo rilevare con quale maglia indosso.
Fattore sempre più determinante
Arrivato a giugno in prestito secco dal Sassuolo, Ghion ci ha messo poco a prendersi le chiavi del centrocampo di Vivarini, le ha afferrate e non le ha più lasciate totalizzando 27 presenze in questo campionato condite da un gol contro il Giugliano e otto assist per un totale di 2129 minuti. Non a caso nei calciatori giallorossi di movimento più impiegati in questa stagione segue solo Jari Vandeputte (con 2555 minuti totalizzati), Stefano Scognamillo (2497 minuti), Nicolò Brighenti (2416 minuti), Luca Verna (2403 minuti), Luca Martinelli (2372 minuti) e Pietro Iemmello ( 2200 minuti).
Nonostante la sua giovane età, parla da leader silenzioso capace di farsi sentire più con i fatti che con le parole. Servirà anche la qualità del 18 giallorosso in questo ultimo sprint finale per la cadetteria. A partire da Crotone, quel Crotone che è stata la vera antagonista delle aquile per due terzi della stagione. Un successo allo “Scida” dei giallorossi permetterebbe di “accarezzare un sogno che non è più lontano” come canta Pino Ranieri ( in arte Ulisse) nella canzone “Catanzaro una città nel pallone ”
Ha dimostrato il proprio valore, imponendosi per classe e visione di gioco. 23 anni anagrafici, ma in campo navigato. Ha confermato la bontà della scelta, con buona pace di quanti ritenevano più adeguati altri profili, ora in uso da altre parti, ma con risultati alquanto insoddisfacenti e solo nomi……
Forza Andrea
Speriamo che a Sassuolo siano distratti e che ce lo lascino anche l’anno prossimo. Se resta lui e con lui il resto dei titolari (6-7 rincalzi vanno cambiati perché non sono da serie B), bastano 3-4 giocatori di livello e l’anno prossimo si continua a volare e si va dritti in Paradiso