21 Luglio 2024

catanzarosport24.it

l'informazione giallorossa

“13 anni sono passati”: le risposte al coro (impreciso) dei cugini crotonesi (video)

scritto il: sabato, 11 Marzo 2023 - 14:58

Tempo di lettura: 3 minuti

C’è un coro, tra i tanti originali e simpatici che si sentono nella curva del Crotone (tipo: chi non salta giallorosso è; che gli avranno fatto mai questi del Lecce?), c’è un coro, anzi il coro che esalta la tifoseria rossoblu e deprime Marcella Bella, sulla cui musica della celebre “Montagne verdi” si dipana questo vociare sonoro pieno di domande e imprecisioni alle quali ora è giunto il momento di dare una risposta.

LA DATAZIONE

Si inizia con “13 anni sono passati, vi avevamo dimenticati”: ok, ma 13 anni da quando? Se, come si vede sul web, una delle prime apparizioni del suddetto coro è del 2007 allora, tredici anni prima ci riferiamo al 1994 come ultima volta dei giallorossi con il Crotone. All’epoca, infatti, pare che ancora i pitagorici fossero gli sparring partner delle partitelle del giovedì. Nel mezzo però gli anni degli scontri in c1 e in B. Mistero della fede, ma soprattutto coro mai aggiornato perchè i supporters rossoblu dal 2007 almeno, ad oggi, cantano sempre che 13 anni sono passati.
Può essere che ci avevano dimenticati, talmente tanto da dedicarci un coro apposito, a volte però banale. Perchè continua con: “poi la mafia del palazzo vi ha rimesso in mezzo al cazzo”. A parte la banalità della rima con palazzo (quasi peggio di cuore-amore) ma poi quale palazzo? Quello che ci ha retrocesso per una telefonata mai comprovata o la stessa mafia – calcistica – che in questi anni ha visto il Crotone coinvolto in scandali di calcio scommesse e Calciopoli? Stavolta la domanda la facciamo noi.

BASTA INFORMARSI

E rispondiamo alle vostre. Il coro prosegue infatti con dei quesiti linguistici: “ajaddina cosa vuol dire? Foragabbu me lo devi spiegare”. Presto detto: ajaddina indica meraviglia, stupore. Ad esempio: quando Iemmello ha segnato nel derby di andata molti catanzaresi hanno detto: ajaddina gol. Foragabbu è più semplice: via la sfiga, il malocchio, la iella, vietato indossare il colore viola che si ottiene dall’unione del rosso e del blu, così per informazione.
Ma loro imperterriti: “tu vuoi fare l’ultras inglese, ma poi parli catanzarese, voi vivete sulle montagne, e qualcuno nelle campagne”. E anche qui due puntualizzazioni: a parte il passaggio repentino dal tu al voi (vi concediamo la licenza poetica), poi per l’ultras inglese che parla catanzarese potete rivolgervi ai colleghi di lavoro, amici, anche parenti che questa vita la fanno ogni domenica dal 1929. Ma l’errore più grande è di geografia: “Voi vivete sulle montagne”: quali? Forse quelle della Sila ma lì allora parliamo della provincia. Campagne sì ne abbiamo e ne siamo orgogliosi, ma così come anche mare e collina. Ma montagne davvero poche e nulla, ma avete dimostrato che per le rime non avete grande fantasia.

DA CHE PULPITO

Lo dimostra il prosieguo del coro: “la tua squadra sempre perde, e voi siete delle merde”. Capiamo la necessità di inserire in un coro la parola merde e associarla alla vostra ossessione, anche perchè un coro con volgarità fa più ultras macho, pronta ad ammazzarci (cit). Ma, ancora una volta, che banalità: perde-merde. Dicendo una falsità guardando ai risultati di questa stagione, quando tutto ha fatto il Catanzaro tranne che perdere. E allora non era meglio: sul prato verde siete delle merde? Almeno riprendevate anche parte del titolo della canzone usata per il coro.
E arriviamo al top: “quando i Greci sono arrivati a Crotone sono sbarcati, puoi gridarlo finchè vuoi, ma la storia siamo noi!”. E qui alziamo le mani. In storia sicuro andate meglio che in geografia e nulla si può dire su Pitagora, Milone, Alcmeone. Personaggi che hanno scritto la storia senza dubbio. Ma non è un tantino esagerato vantarsi di una storia lontana secoli e che poco ha a che fare col calcio? Specie se poi accusate noi di vantarci per la serie A, temporalmente e logisticamente più vicina a un campo di calcio ma per voi troppo lontano per esibirla come vanto. Tanto che ci dite che “la serie A l’ha vista solo tuo papà” (anche qui davvero originali) ma poi vi attaccate a personaggi, sì storici e importantissimi, ma che forse i vostri avi avranno avuto la fortuna di incontrare.
Beati loro, che hanno potuto conferire con medici, matematici, filosofi mentre noi oggi dobbiamo vedercela con gente che scrive rime banali e poi mostra il sedere in curva. Altro che tredici anni sono passati, qui si parla di secoli di discendenza, anzi di discesa ripida e rovinosa.

Categorie

P