Difficile parlare di una gara che per entrambi non aveva interessi particolari, il Catanzaro già ufficialmente promosso in Serie B ed un Pescara che ha soltanto l’obbligo di mantenere salda la terza posizione in classifica in virtù del piazzamento play off.
Ad attendere il match un cornice di pubblico che ha fatto segnare il sold out per i settori riservati al pubblico catanzarese, peccato per quella Curva Est settore riservato alla tifoseria ospite lasciato negli anni senza nessun progetto di sviluppo. A volte desolatamente vuota (2229) quando la si poteva riempire, come in questa occasione dove migliaia di tifosi delle Aquile sono rimasti fuori.
Bella partita, due ottime squadre in una domenica perfetta. L’unica nota stonata, l’arbitraggio affidato alla signora Maria Marotta di Sapri. Se diciamo che che inadeguata a dirigere un match di calcio non rendiamo completamente l’idea di come sia stata scarsa. Ma fermiamoci qui.
Per Catanzaro è un giorno di grande festa, reso anche più bello dalle parole di Matteo Marani, presidente della Lega Pro, che va voluto sottolineare che questo Catanzaro può sognare davvero in grande grazie all’impegno del presidente Floriano Noto.
In sala stampa mister Vivarini non può sottrarsi a presentarsi dopo circa 90 minuti di grande festa.
“Che grande spettacolo – esordisce mister Vivarini, capisco che per voi giornalisti oggi la partita passa in secondo piano, e forse è anche giusto che sia cosi, ma è stata una bella partita, condizionata dal vento”
Una squadra da record quella del Catanzaro, costruita con tanta pazienza in tre lunghi anni e sulla squadra il tecnico ha le idee chiare: “Questo Catanzaro potrebbe fare anche in Serie B, non c’è tanta differenza sotto molti aspetti tra le due categorie, ovviamente bisognerà alzare l’asticella della qualità ma la base su cui lavorare c’è “
scritto il: domenica, 26 Marzo 2023 - 19:22
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Sicuramente oggi l’arbitraggio è stato molto scadente, menomale che abbiamo lasciato la serie C , sperando di non ritornarci mai più .
Il calcio non è una scienza esatta ma 2+2 fa sempre 4 … il Catanzaro lo scorso anno dopo gli acquisti di gennaio ha fatto più punti del Bari poi arrivato primo … diciamo che eravamo agli stessi livelli del Bari. Quest’anno il Bari più o meno con la stessa squadra è attualmente quarto in piena lotta per la serie A … considerato che noi siamo molto più forti dello scorso anno (per giocatori, mentalità acquisita e modo di giocare consolidato) , se 2+2 fa ancora 4, quest’anno con questa squadra saremmo stati in serie B a lottare alla grande per la promozione (forse anche senza passare dai playoff…). Si può essere fiduciosi che l’anno prossimo il divertimento continua 💛❤️
Si sono d’accordo con voi è una squadra che può far bene anche in serie B ,ma se avete ascoltato le parole del mister in serie B servono 3/4 puntelli ma di spessore ed io concordo con lui se la società l’appoggia con le scelte quest’uomo ci porterà in serie A
Da Tarantino faccio i più sinceri complimenti per questa grandissima promozione in ” B “.
Spero tanto che possa salire anche in seti “A” come ai tempi del grande Palanca.
Buona Fortuna Giallo Rossi.
Sei un vero sportivo Nicola, auguro anche a voi tarantini un grande campionato come quello nostro di questo anno…
Vorrei invitare lo sponsor tecnico ad abbassare un po’ i prezzi delle maglie ufficiali… penso che la gente ne acquisterebbe a valanga!!!
Sono sicuro che il prossimo anno in serie B, questo catanzaro farà molta paura alle altre concorrenti. Nel giro di due stagioni i giallorossi saranno nella massima serie. Forza Catanzaro.
La prima priorità è tenere Vivarini e tutelarlo, vuol dire prevedere possa esserci una flessione e, anche se fosse in serie B, fare cordone intorno a lui, aiutarlo a superarlo e confermargli la fiducia. Successivamente dargli, all’interno dei paletti finanziari che un piccolo club come il Catanzaro ha, carta bianca sul mercato, tre acquisti, uno per ruolo dovrebbero essere sufficienti. Infine, nel limite del possibile, confermare il blocco che quest’anno ha macinato record su record, ghion su tutti.
Poi mi rivolgo ai tifosi, non bisogna mai dimenticare da dove arriviamo e gli anni di sofferenza vissuti, non dobbiamo ne possiamo montarci la testa. Piedi per terra, testa sulle spalle e vicinanza al club e alla squadra.