“La storia siamo noi” cantava De Gregori, “nessuno si senta offeso”. Questa volta ci sentiamo però offesi, per un articolo comparso stamane sul Corriere del Mezzogiorno a firma di Nicola Lavacca che ripercorre Catanzaro-Bari del 27 giugno del 1971 quando al San Paolo di Napoli il Catanzaro battendo il Bari per 1-0 volò in Serie A. Lavacca scrive: “Una contesa decisa dal gol del calabrese Mammì, viziato da un fallo di mano che ancora oggi a vederlo lascia perplessi”.
Nell’articolo il Corriere intervista Vittorio Spini, ex difensore barese e protagonista di quella gara,che racconta il gol di Mammi: “ Il Bari dominò per lunghi tratti della gara, sfiorando il vantaggio. A 9 minuti dalla fine, però, accadde l’irreparabile. «Disputammo una prova di sostanza, costruendo parecchie occasioni da rete. Insomma, sentivamo la partita ormai nostra. Solo che non avevamo fatto i conti con l’imprevedibilità del calcio. A una decina di minuti dal termine, su un cross dalla sinistra nell’area piccola arriva questo pallone alto insidioso. Il portiere Spalazzi tenta l’uscita acrobatica, io a due passi sono praticamente in posizione di controllo. Dall’altra parte, però, sbuca come un furetto Mammì che sfiora la sfera di testa e con l’aiuto della mano la manda in fondo al sacco. Un gol nettamente irregolare che tuttavia venne convalidato dall’arbitro nonostante le nostre proteste. Oggi, rivedendolo al Var centinaia di volte sarebbe sicuramente annullato. Fu una beffa atroce, una grande delusione per la squadra e per i nostri meravigliosi tifosi che ci avevano seguito fino a Napoli. A fine gara io, Muccini e Pienti non riuscivamo a trattenere le lacrime”.
A distanza di 51 anni ed alla vigilia di Catanzaro – Bari che vale tanto in chiave futura, il Corriere del Mezzogiorno tira fuori l’inverosimile, distorcendo la realtà dei fatti, perché il gol di Mammi, al di la delle proteste baresi, fu regolare perché colpito di testa andando a sbattere sulla spalla finendo in porta.
“La storia siamo noi, ed è per questo che la storia dà i brividi perché nessuno la può fermare” e, ironia della sorte, domenica i tifosi baresi troveranno posto proprio nel settore dedicato ad Angelo Mammì, come se volesse ricordare loro “chi non conosce la storia è condannato a ripeterla”!
Dunque premesso che la foto qualche dubbio lo lascia, prima che qualche tifoso barese rompa il cazzo e con buona pace del corriere del mezzogiorno, volevo aggiungere che gli spareggi essendo a girone, al Catanzaro comunque per andare in A bastava il pari (per differenza reti), mi corregano gli storici se sbaglio, ma credo sa cosi
Pur avendo a disposizione la fotografia che dimostra nettamente come colpisca con la mano a distanza di 50 anni avete la sfacciatagine di dire che era regolare,mediocri…
Mi pare che non fosse così perché noi eravamo reduci da una sconfitta. Comunque che non dicano cazzate, io ero lì in tribuna ed il gol era regolare. Poi l’ho rivisto tante volte in tv e non ci sono dubbi.