Pur lucidato secondo le tecniche più avanzate, a guardarlo bene nei suoi gesti, lascia molta perplessità un uomo che dall’originario significato ha perduto molto, per quel che si vede in ufficialità e che si vive in popolarità.
Stiamo parlando di Luigi De Laurentiis, presidente del Bari Calcio che nella trasferta di Catanzaro ha tenuto un comportamento che gli organi federali dovrebbero sanzionare. L’illustre rampollo di famiglia, sprezzante alle norme federali, soprattutto nel ruolo che riveste ha rischiato, seriamente di innescare una spirale di violenza tenendo un comportamento provocatorio nei confronti della tifoseria catanzarese, presentandosi allo stadio Ceravolo con una mascherina amaranto e con la sciarpa della Reggina, squadra storicamente rivale alla compagine catanzarese.
Un atteggiamento provocatorio, ed irriguardoso verso la città di Catanzaro e della Società presieduta dal presidente Noto. Una mancanza di stile e di far play di un personaggio che cresce aderente come l’edera alle vesti paterne, privo di individualità e di iniziativa, pieno di codarde paure, per diventare un più codardo libertino. Per essere uomo non basta avere un “papà di peso” e non basta essere presidente di una società di calcio.
Il calcio è un aiuto alla scoperta dell’”IO”, e sta proprio qui il punto fondamentale, il calcio e lo sport, in generale, devono servire come cultura, trasformando in educazione e rispetto, e quindi in stile della persona, considerando lo stile come prodotto della propria personalità.
Il calcio è un fatto sociale di proporzioni vastissime, e chi assume atteggiamenti irriguardosi come quelli tenuti dal presidente del Bari, toglie da se una parte di mondo, una parte di cultura. Il calcio non inganna, il fanatismo e la megalomania di Luigi De Laurentiis ingannano chi si lascia ingannare annullando le vere gioie, macchiando persino una vittoria importante come quella tenuta a Catanzaro. Il tutto nella cornice dello sportivissimo pubblico barese che a Catanzaro, al contrario del loro presidente, è stato impeccabile, ed è stata anche una vera gioia poter ammirare un tifoseria numerosa e passionale.
Il comportamento del presidente De Laurentiis non può essere ignorato dagli organi federali, se da un lato comprendiamo la frustrazione di essere come un’edera che cresce aderente alle vesti paterne, dall’altro emerge di quanto sia privo di essere un uomo vero, povera adolescenza, senza coscienza e dignità che si occupa di mode ultrà che nulla hanno a che fare con chi ricopre il ruolo di presidente di una società di calcio.
Auspichiamo che gli organi Federali prendano le dovute misure per chi ha assunto un atteggiamento provocatorio, soprattutto in casa altrui, che poteva scatenare una spirale di violenza e se ciò non è avvenuto lo si deve alla sportivissima società dell’U.S. Catanzaro e del pubblico catanzarese.
Da parte nostra, rivolgendo alla città di Bari il nostro più caloroso e sincero augurio per l’ormai promozione in Serie B non ci resta che dire al presidente De Laurentiis, che prima di vincere, bisogna essere uomini, impari a gioire al sole senza recare offesa ad altri, solo allora tornerà fattosi uomo e la sua coscienza morale non ne avrà scalpitato.
GRAZIE ALLA FAMIGLIA NOTO “ LA TIFOSERIA DEL CATANZARO “ CONTINUA AD ESSERE UMILIATA DA TUTTI CALABRESI E NON . NESSUNO NEGLI ULTIMI 40 SI PERMESSO DI OFFENDERE COSÌ PESANTEMENTE LA TIFOSERIA DEL CATANZARO . GRAZIE MILLE , FAMIGLIA NOTO !
Grazie alla famiglia dei Signori Noto che ancora abbiamo una squadra vergognati di quelli che scrivi
Ma va curcati e vergognati Dovresti ringraziare il signore per avere un presidente come Noto. Tifoso inutile
Non stai bene con la testa ringraziamo la famiglia noto se abbiamo ancora speranze di salire IN B
Potete cortesemente bannare questo idiota che continua a scrivere……Grazie. ..
Forse non ha i biglietti omaggio….
Cara redazione ma come è possibile che vengano acconsentite queste accuse gratuite contro la famiglia Noto…..
Alessandro sei un ignorante esci da questo forum……
Per rimanere in tema amaranto chi non ricorda la famosa ” maglietta ” …………..in nome della ” fratellanza “, giusto ?
Fatta questa premessa di metodo, maldestri tentativi di rievocare od invocare fohragabbismi ormai scaduti , più scaduti di un uovo scaduto, diventano sterili ed aridi, privi di significato.
Bisogna scendere in campo e pensare al risultato , in qualunque modo arrivi.Ormai è chiaro che il Catanzaro gioca contro 15 con cartellini pronti a scattare , in campo ed in panchina.
Ma ormai il giochino è chiaro. Quindi , non mettendo limiti alla Provvidenza, perchè tutto può accadere,ci sono due strade.Riprendere a combattere per uscire da questo limbo o ricevere strette di mano e complimenti ipocriti.La risposta può darla solo la squadra in un patto fra uomini.
Signori si nasce non ci si diventa
Non servono altri commenti , si possono avere tutte le fortune del mondo ma non la signorilità, questa è per pochi.
Uno che non riesce a gioire senza offendere i suoi avversari, per altro dopo averli derubati, è un perdente nella vita. Con il calcio non ha nulla a che fare
Famiglia Noto, non vi ringraziero’ mai abbastanza per aver rilevato la società giallorossa. Dopo fallimenti, campionati anonimi e tribunali vari, oggi posso parlare di calcio giocato, la mia passione. Non vi curate di qualcuno che ha la memoria corta, avanti così prima o poi usciremo da questa porcheria di campetti piccoli e sintetici. Con stima un tifoso delle aquile
Grazie alla famiglia Noto, vincente in ogni campo, per gli enormi sacrifici sostenuti finalizzati a riportare la compagine giallorossa nelle serie superiori a quella attuale.
Per quanto riguarda poi De Laurentis, volevo ricordare che giorni fa la dirigenza partenopea era molto amareggiata dal comportamento della tifoseria scaligera, che condannò in pieno.
Bisogna comunque dire che chi semina vento, raccoglie tempesta.
Vorrei poi dire, a chi si firma con il nome di Alessandro ad evitare di scrivere simili stupidaggini.
Buona sera, sono un tifoso del Bari e mi/vi chiedo…. Ma non è possibile che sia una sciarpa della Salernitana con cui il Bari ha un gemellaggio storico? Avete verificato quanto scritto?
Vivo a como dall’età di quindici anni ho il mio Catanzaro sempre nei cuore. Avere degl’imprenditori come la famiglia Noto in Calabria è un vanto persone per bene poche da noi non parlate a vanvera perché dopo ci sarà il deserto meditate!!!
Vivo a como dall’età di quindici anni ho il mio Catanzaro sempre nei cuore. Avere degl’imprenditori come la famiglia Noto in Calabria è un vanto persone per bene poche da noi non parlate a vanvera perché dopo ci sarà il deserto meditate!!!
Già in troppi sono venuti ad irridere la gloriosa tifoseria del Catanzaro il 13 il cerchio si è chiuso e definitivamente. Per fratellanze rivolgersi a Reggio, Crotone e Cosenza, le ultime frontiere. Qui c’é un distaccamento infernale in cui vige il contrappasso dantesco
De Laurentiis si è qualificato da solo. È un tamarrello con un bel po’di soldi in tasca, ma resta comunque un ignorante ed anche un cafone.
Imparagonabile con la famiglia Noto, imprenditori con la i maiuscola.
De Laurentis viene costantemente premiato dalla Federcalcio, quest’anno l’asservimento arbitrale ha superato i limiti massimi della decenza. Certo tutto questo per il Bari ha un prezzo che però la famiglia De Laurentis è disposta a pagare dati i fallimenti molto onerosi degli ultimi anni. Quest’anno pagano sul sicuro e non sulla forza della squadra
Sono offeso come tifoso e come uomo dalla classe arbitrale, lega e dall’ ominicchio de laurentis piccolo e insignificante.
Ringraziate la famiglia noto perché a Catanzaro il calcio era finito. Per sempre forza Catanzaro