21 Luglio 2024

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Catanzaro in testa a suon di record, il primato logora chi non ce l’ha!

scritto il: lunedì, 19 Dicembre 2022 - 17:47

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Girone di andata in archivio è questo Catanzaro se lo lascia alle spalle a suon di record, tra cui i 51 punti che lo proiettano al primo posto in classifica e con il record di punti fatti da una squadra in tutta la storia della Serie C alla chiusura del girone di andata.
Un record che fa da traino ad altri primati ben 55 reti realizzate per una media di 2,89 a gara e solo 8 reti subite, signori e signori questo è il Catanzaro di Mr Vincenzo Vivarini! Applausi a scena aperta!!!
E tutto bello – sottolinea lo stesso tecnico – ma quello che ci preme è arrivare in testa alla classifica alla fine del campionato”. Pragmatico e con i piedi ben piantati per terra il tecnico abruzzese, capace di infiammare la piazza con un calcio divertente ma anche deciso a non cullarsi sugli allori pretendendo dai suoi ragazzi il 100% dell’impegno, giornata dopo giornata. “So cosa rappresenta la promozione per questa città e noi dobbiamo fare di tutto per conquistarla , il cammino è ancora lungo ma siamo sulla buona strada”.
E che cosa rappresenta la promozione per questa città lo possiamo raccontare con una citazione di John Keats: “La vittoria ha moltissimi padri, la sconfitta è orfana”. Una citazione che si presta bene a raccontare a quello a cui stiamo assistendo, da una parte una squadra che vince dall’altra una inseguitrice che arranca e che non riconosce i propri limiti, perché evidentemente ne ha e cerca, invece, di screditare una società (quella giallorossa) che nella passata stagione ha avuto un comportamento esemplare davanti ad un arbitraggio scandaloso che è costato il mancato accesso alla finale play off. Senza tanti giri di parole il nostro riferimento è alla semifinale di Padova ampiamente documentata anche dalla stampa sportiva nazionale.
I mal di pancia sono leciti a tutte le latitudini, ed è tutto è lecito finché ricade nella dialettica della tifoseria, e lasciatelo dire e passare vale anche per la stampa, ma quando ad usare alcune espressioni sono dirigenti o componenti del Consiglio di Amministrazione della Società che annaspa dietro, il tutto assume il grottesco, soprattutto se questa società ha beneficiato di alcune “ clamorose sviste arbitrali ”. E malgrado ciò sei ancora dietro. Sarebbe forse il caso di cospargersi il capo di cenere, ovvero fare atto di penitenza, invece sembra più facile immortalarsi ad eroi tolti ingiustamente a un destino glorioso, perché è ciò che la letteratura ama di più.
Sorvoliamo sul nome di questo componente della società non vogliamo regalargli 5 minuti di celebrità che miscelati al “vino” di cui si dichiara intenditore, possano trasformarlo in quel celebre personaggio che dopo una colossale sbronza bussa ad un lampione, un amico gli dice: “E’ inutile che bussi; non c’e’ nessuno dentro”. E l’intenditore di vino risponde: “Lo dici tu, non vedi che la luce e’ accesa”.
Aveva ragione John Keats: “La vittoria ha moltissimi padri, la sconfitta è orfana” .
Rincorrere la capolista è frustrante, e dà origine a sentimenti di infelicità, rabbia, insicurezza, rifiuto, desiderio di rimozione o rivalsa. Essere sconfitti brucia, a volte lacera, lascia spesso dietro di sé una scia vischiosa di rancore, rammarico, rimpianto e delusione, che rischiano di creare un terreno paludoso e mefitico che intrappola come le sabbie mobili, impedendo l’obiettività, la presa reale di coscienza.
Il campionato è ancora lungo, tutto può ancora succedere, noi incrociamo le dita andando avanti per la nostra strada, convinti della forza di questo Catanzaro, una forza che ha avuto una crescita graduale in questi anni della gestione Noto, una forza che passa dalla stessa famiglia Noto, da due grandi dirigenti quali sono Foresti e Magalini, dalla consapevolezza del tecnico Vivarini e dalla forza del gruppo di Martinelli & Co.
Noi siamo il Catanzaro, noi siamo la capolista, “il primato logora chi non ce l’ha”…

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