21 Luglio 2024

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Foto: US Catanzaro 1929

Potenza – Catanzaro 3-2 – le pagelle. Sala innocente, Sounas professionale.

scritto il: lunedì, 24 Aprile 2023 - 09:00

Tempo di lettura: 3 minuti

Sala 6 – Un paio di buoni interventi, ma forse poco reattivo nella circostanza che conduce alla prima marcatura dei padroni di casa. Nessuna responsabilità, invece, sulle altre due reti subite, e in generale sulla sconfitta. Innocente.

Brighenti 5 – Pochissime note liete in una giornata, per il resto, piuttosto negativa. Davvero tanti gli errori commessi sia in sede difensiva sia in appoggio alla manovra d’attacco. Distratto.

Fazio 4 – Il fantasma del difensore fortissimo tante volte ammirato. Prestazione pessima. Sconcertante.

Gatti 4 – Subisce gli attaccanti opposti praticamente per tutta la sfida. Inguardabile.  

Katseris 5,5 – Pressoché assente nella prima frazione, si riprende un po’ nella seconda, durante la quale, fra l’altro, prima serve l’assist per il punto dell’1-2, e poi salva la squadra dal quarto goal al passivo, respingendo la sfera proprio sulla linea fatale. Altalenante.

Sounas 7 – Uno dei pochi sui suoi normali standard di rendimento. Tanto lavoro nelle due fasi, con un paio di ottimi servizi nel primo tempo, e anche una rete personale, con tiro molto preciso dal limite dell’area di rigore. Professionale.

Pontisso 6 – Fa tante cose in mezzo al campo, ma senza mai essere particolarmente brillante. Non fortunato in una conclusione sul finire del primo tempo. Opaco.

Verna 5,5 – Protagonista di eccellenti prestazioni durante la stagione, soprattutto nel ruolo di equilibratore, al Viviani, nonostante l’impegno, incontra grandi difficoltà. Spento.

Tentardini 4 – Essenzialmente mai in partita. Inesistente durante la fase offensiva, lento e svagato in quella opposta. Insufficiente.

Iemmello 6,5 – Nei primi quarantacinque minuti, non riceve alcun pallone davvero invitante, ma anche vero che Pietro lavora poco per la squadra. Più attivo nel secondo tempo, nel corso del quale realizza il ventottesimo goal personale (così eguagliando il record di segnature in una sola stagione), serve a Sounas l’assist per il 2-3, e si dimostra incisivo in altre situazioni. Recordman.

Biasci 5 – Fallisce un’ottima opportunità sullo 0-0, su cioccolatino di Sounas. Nel prosieguo, pur provando a muoversi sul fronte offensivo, con frequenti spostamenti sulla corsia mancina, mai riesce ad essere tagliente, perdendo anzi diversi palloni. Spuntato.

Šitum (dal 62’) 6,75 – Rileva Tentardini, e a sinistra, per il Catanzaro, cambia la musica. Il croato attacca con continuità, rapidità e intelligenza, costringendo il dirimpettaio sulla difensiva e mettendo sovente in crisi la difesa avversaria. Alacre.

Curcio (dal 62’) 6 – Sostituisce Biasci e cerca di rendersi pericoloso facendo leva sulla sua tecnica. Non ci riesce, pur esibendo qualche colpo, e in generale dimostrandosi abbastanza operoso. Attivo.

Bombagi (dal 77’) 4 – Avvicenda Pontisso, presumibilmente con l’incarico di giocare come una sorta di play alto, in linea con Sounas. Impossibile saperlo: il 10 si nota pochissimo sul terreno di gioco, e nelle rare circostanze in cui succede, commette soltanto errori. La scarsa condizione fisica non lo salva da sonora bocciatura. Non pervenuto.

Rolando e Cianci (dall’84’) S.V. – Ultime carte giocate dal tecnico nel finale di gara, in luogo di Katseris e Sounas, non hanno modo di entrare a pieno titolo nel match, e quindi farsi valutare  Ingiudicabili.

Vincenzo Vivarini 5 – Presenta un undici con tante seconde linee, per dare spazio a ragazzi poco impiegati, dal fischio d’inizio, durante la stagione. Decisione comprensibile, anche in ottica futura (valutare possibili conferme per la cadetteria), ma non ripagata. Alla prova del terreno di gioco, diversi calciatori manifestano poca grinta, limitata concentrazione, scarsa cattiveria agonistica. Latitano gli schemi tanto cari al tecnico, che hanno consentito al Catanzaro di stracciare la concorrenza e di battere una serie di record. Forse qualche scelta diversa, dal primo minuto, o qualche altra meno tardiva, a gara in corso, avrebbero permesso alle Aquile di salutare la serie C (si spera per sempre) in maniera migliore. Questo, però, è il cosiddetto senno di poi: inutile, se non per trarne validi insegnamenti. Vale a dire: per provare a vincere la Supercoppa di categoria, servirà ben altro approccio. Siamo certi che sarà così. Indulgente.

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